Il maltempo e le previsioni meteorologiche molto incerte, se non negative, hanno costretto gli organizzatori delle gare di Beaver Creek a cambiare nuovamente il programma delle prove di coppa del mondo uomini previste in Colorado.
La discesa in programma venerdì, la seconda in calendario è stata inizialmente cancellata per poi venire ripristinata, verrà disputata domani, giovedì, alle 19 ora italiana. Un'ora prima, è cioè alle 18 italiane sempre di domani, la giuria deciderà invece se disputare il superG originariamente previsto per sabato.
Nessuna notizia - e dunque sembra un'implicita conferma della programmazione - è stata diffusa riguardo al gigante fissato per domenica. Lo slalom tra le porte larghe è comunque una disciplina che risente meno delle avverse condizioni meteo.
La rivoluzione del programma delle gare veloci è stata resa necessaria mentre era stata disputata una sola prova cronometrata di discesa libera. Un test estenuante perchè durato più di tre ore, con continue interruzioni per la nebbia. E dalla nebbia era emerso con il miglior tempo il solito svizzero Marco Odermatt che, seppur sospettato di aver saltato una porta, ha confermato il suo ruolo di dominatore.
Per gli azzurri, tra i primi erano finiti Florian Schieder e Dominik Paris. Una situazione modificatasi nella prova odierna, svoltasi sempre su un tracciato accorciato, che è stato coperto in poco meno di cento secondi dai protagonisti. Odermatt non ha brillato come ieri, pur realizzando un tempo simile ma che è risultato più alto di diversi decimi rispetto a quello dei più veloci, tra i quali il canadese Cameron e gli svizzeri Monney e Rogentin. Non è rimasto troppo staccato Schieder, mentre Paris dopo le prime venti discese era già sfilato oltre il 15/o posto, preceduto poi anche da Mattia Casse.
In attesa di capire quel che succederà, nella stagione olimpica si attendono segnali bene auguranti per un clan azzurro che - tra uomini e donne - è ancora a caccia del primo podio stagionale. Forse saranno i velocisti a dare finalmente una svolta a questo inizio di stagione non esaltante. Intanto c'è da augurarsi che il meteo non provochi troppi altri sconquassi e che Beaver Creek possa essere palcoscenico degno per le gare dei jet sugli sci che affrontano la micidiale pista Birds of Prey, disegnata quasi 30 anni fa dall'ex discesista svizzero Bernhard Russi. Gli azzurri hanno vinto solo due volte la prova di discesa, nel 1997 con Kristian Ghedina e nel 2012 con Christof Innerhofer, ancora in pista oggi. Sempre nel 2012 ci fu il successo di Matteo Marsaglia nel SuperG.
di Napoli Magazine
03/12/2025 - 21:27
Il maltempo e le previsioni meteorologiche molto incerte, se non negative, hanno costretto gli organizzatori delle gare di Beaver Creek a cambiare nuovamente il programma delle prove di coppa del mondo uomini previste in Colorado.
La discesa in programma venerdì, la seconda in calendario è stata inizialmente cancellata per poi venire ripristinata, verrà disputata domani, giovedì, alle 19 ora italiana. Un'ora prima, è cioè alle 18 italiane sempre di domani, la giuria deciderà invece se disputare il superG originariamente previsto per sabato.
Nessuna notizia - e dunque sembra un'implicita conferma della programmazione - è stata diffusa riguardo al gigante fissato per domenica. Lo slalom tra le porte larghe è comunque una disciplina che risente meno delle avverse condizioni meteo.
La rivoluzione del programma delle gare veloci è stata resa necessaria mentre era stata disputata una sola prova cronometrata di discesa libera. Un test estenuante perchè durato più di tre ore, con continue interruzioni per la nebbia. E dalla nebbia era emerso con il miglior tempo il solito svizzero Marco Odermatt che, seppur sospettato di aver saltato una porta, ha confermato il suo ruolo di dominatore.
Per gli azzurri, tra i primi erano finiti Florian Schieder e Dominik Paris. Una situazione modificatasi nella prova odierna, svoltasi sempre su un tracciato accorciato, che è stato coperto in poco meno di cento secondi dai protagonisti. Odermatt non ha brillato come ieri, pur realizzando un tempo simile ma che è risultato più alto di diversi decimi rispetto a quello dei più veloci, tra i quali il canadese Cameron e gli svizzeri Monney e Rogentin. Non è rimasto troppo staccato Schieder, mentre Paris dopo le prime venti discese era già sfilato oltre il 15/o posto, preceduto poi anche da Mattia Casse.
In attesa di capire quel che succederà, nella stagione olimpica si attendono segnali bene auguranti per un clan azzurro che - tra uomini e donne - è ancora a caccia del primo podio stagionale. Forse saranno i velocisti a dare finalmente una svolta a questo inizio di stagione non esaltante. Intanto c'è da augurarsi che il meteo non provochi troppi altri sconquassi e che Beaver Creek possa essere palcoscenico degno per le gare dei jet sugli sci che affrontano la micidiale pista Birds of Prey, disegnata quasi 30 anni fa dall'ex discesista svizzero Bernhard Russi. Gli azzurri hanno vinto solo due volte la prova di discesa, nel 1997 con Kristian Ghedina e nel 2012 con Christof Innerhofer, ancora in pista oggi. Sempre nel 2012 ci fu il successo di Matteo Marsaglia nel SuperG.