“Seguo da sempre il Napoli, sin dall’epoca di Maradona ma anche in serie C, dalla gara col Cittadella in poi che aprì la fase della ripartenza. Ho seguito - ha detto Diego Nargiso, ex tennista e commentatore di SuperTennis, a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live anche gli anni bui, perché poi vengono quelli belli e c’è maggiore felicità. Il Napoli di Conte è in un momento di ricostruzione, Conte è un allenatore che dobbiamo fare di tutto per trattenerlo per più anni. E questo riguarda tutti: i tifosi, i giornalisti, il presidente e i calciatori. Conosco personalmente e so che ora ha un grande entusiasmo nell’affrontare questa sfida. Se, come spero, rimarrà a lungo riusciremo a costruire una volta per tutte una società vincente. La squadra, lo abbiamo visto, può essere vincente come èp capitato con lo scudetto con Spalletti e in altre occasioni. Ma stavolta si può costruire un club vincente a 360°, dove i ruoli di ognuno sono ben definiti e diventano parte trainante dei successi nel tempo. Sinner? Quando dico che può fare ancora meglio intendo che può realizzare quello che hanno fatto in pochi, diventando un giocatore simbolo di questa epoca e che resta nella storia del tennis. Lui, con Alcaraz, sembra essere diventare un dominatore del tennis, come lo sono stati Federer e Nadal o Borg e McEnroe e altri nel passato. Barazzutti ha detto che Alcaraz è più forte di Sinner? Dissento un po’, la completezza di un atleta non è solo la tecnica, perché la parte mentale è fondamentale. I più grandi atleti di tutto i tempi non sono solo talento puro. Alcaraz forse, dalla nascita, dal punto di vista tecnico ha qualcosa di più, ma Sinner ha resilienza, serenità e cattiveria nei momenti importanti della partita”
di Napoli Magazine
14/10/2024 - 17:05
“Seguo da sempre il Napoli, sin dall’epoca di Maradona ma anche in serie C, dalla gara col Cittadella in poi che aprì la fase della ripartenza. Ho seguito - ha detto Diego Nargiso, ex tennista e commentatore di SuperTennis, a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live anche gli anni bui, perché poi vengono quelli belli e c’è maggiore felicità. Il Napoli di Conte è in un momento di ricostruzione, Conte è un allenatore che dobbiamo fare di tutto per trattenerlo per più anni. E questo riguarda tutti: i tifosi, i giornalisti, il presidente e i calciatori. Conosco personalmente e so che ora ha un grande entusiasmo nell’affrontare questa sfida. Se, come spero, rimarrà a lungo riusciremo a costruire una volta per tutte una società vincente. La squadra, lo abbiamo visto, può essere vincente come èp capitato con lo scudetto con Spalletti e in altre occasioni. Ma stavolta si può costruire un club vincente a 360°, dove i ruoli di ognuno sono ben definiti e diventano parte trainante dei successi nel tempo. Sinner? Quando dico che può fare ancora meglio intendo che può realizzare quello che hanno fatto in pochi, diventando un giocatore simbolo di questa epoca e che resta nella storia del tennis. Lui, con Alcaraz, sembra essere diventare un dominatore del tennis, come lo sono stati Federer e Nadal o Borg e McEnroe e altri nel passato. Barazzutti ha detto che Alcaraz è più forte di Sinner? Dissento un po’, la completezza di un atleta non è solo la tecnica, perché la parte mentale è fondamentale. I più grandi atleti di tutto i tempi non sono solo talento puro. Alcaraz forse, dalla nascita, dal punto di vista tecnico ha qualcosa di più, ma Sinner ha resilienza, serenità e cattiveria nei momenti importanti della partita”