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Tennis, US Open, Paolini: "Fiera di quello che ho fatto"
02.09.2024 22:43 di Napoli Magazine

Il sorriso di Jasmine Paolini è l'immagine della stagione Slam 2024. Il cammino della tennista toscana si è chiuso sul 'Louis Armstrong' contro Karolina Muchova che lo scorso anno qui si era spinta fino alle semifinali. Va in archivio una stagione Slam da incorniciare per la tennista toscata. "Sono contenta e fiera di come sono andate le cose - dice in conferenza stampa - Sono stati quattro tornei indimenticabili ma sicuramente Wimbledon è stato il migliore… senza nemmeno tanti dubbi, più di Parigi. Sarà per l'atmosfera magica, sarà perché mi aspettavo meno visto che non avevo mai superato un turno, sarà perché Wimbledon è Wimbledon. Mi è rimasto dentro". Il match con Muchova è stato complicato: "La grossa differenza oggi l'ha fatta il servizio - l'analisi del match - , io non ho servito benissimo, lei invece lo fa sempre al meglio. Con una giocatrice con queste caratteristiche sono fondamentali le partenze, il servizio e la risposta, se non funzionano quelle è dura poi imporre il proprio gioco e le proprie idee". Paolini traccia il suo bilancio: "Questa stagione è stata positiva su tutte le superfici - spiega - ho giocato bene a Dubai, poi sulla terra, sull'erba. La terra è la superficie dove sono nata e dove da subito mi sento più a mio agio, ma so che facendo le cose giuste e lavorando in un certo modo, posso esprimermi su tutte le superfici. L'ho sempre pensato e ora l'ho anche dimostrato a me stessa".

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Tennis, US Open, Paolini: "Fiera di quello che ho fatto"

di Napoli Magazine

02/09/2024 - 22:43

Il sorriso di Jasmine Paolini è l'immagine della stagione Slam 2024. Il cammino della tennista toscana si è chiuso sul 'Louis Armstrong' contro Karolina Muchova che lo scorso anno qui si era spinta fino alle semifinali. Va in archivio una stagione Slam da incorniciare per la tennista toscata. "Sono contenta e fiera di come sono andate le cose - dice in conferenza stampa - Sono stati quattro tornei indimenticabili ma sicuramente Wimbledon è stato il migliore… senza nemmeno tanti dubbi, più di Parigi. Sarà per l'atmosfera magica, sarà perché mi aspettavo meno visto che non avevo mai superato un turno, sarà perché Wimbledon è Wimbledon. Mi è rimasto dentro". Il match con Muchova è stato complicato: "La grossa differenza oggi l'ha fatta il servizio - l'analisi del match - , io non ho servito benissimo, lei invece lo fa sempre al meglio. Con una giocatrice con queste caratteristiche sono fondamentali le partenze, il servizio e la risposta, se non funzionano quelle è dura poi imporre il proprio gioco e le proprie idee". Paolini traccia il suo bilancio: "Questa stagione è stata positiva su tutte le superfici - spiega - ho giocato bene a Dubai, poi sulla terra, sull'erba. La terra è la superficie dove sono nata e dove da subito mi sento più a mio agio, ma so che facendo le cose giuste e lavorando in un certo modo, posso esprimermi su tutte le superfici. L'ho sempre pensato e ora l'ho anche dimostrato a me stessa".