NAPOLI - Pioggia, vento, ma anche un po’ di sole. Antonio Conte, nella conferenza pre Cagliari-Napoli, ha chiesto continuità, ricordando che mancano tre vittorie di fila da un bel po’. Mi è piaciuto il passaggio in cui ha invitato a non essere mentalmente provinciali (in vista della Juve), sottolineando anche che il discorso sul 4-3-3 (se avverrà) sarà solo perché si è alla ricerca costante del miglior abito da far indossare al suo Napoli. Nessun retaggio particolare, dunque, nessun titolarissimo, e grande stima in Lukaku (che si è allenato pure nei giorni liberi per essere al passo con i compagni) oltre che Lobotka e Anguissa (bravi a tirare la carretta finora), fermo restando che in Sardegna ci saranno anche McTominay e Gilmour, con Kvara (le cui condizioni, da monitorare, non destano particolari preoccupazioni). Prima di lasciare il centro sportivo ho incrociato un sorridente Politano, segno tangibile che il gruppo è sereno (ho scrutato lo stesso sorriso di passaggio anche sui volti di Meret e Juan Jesus). A proposito di Politano va detto che non c’è un dualismo con Neres, anzi la concorrenza (e la scelta del titolare di volta in volta in base all’avversario di turno) permetterà a tutti di trovare il proprio spazio; ricordiamoci pure che la staffetta con Lozano portò frutti importanti e si potrebbe delineare qualcosa di simile con il brasiliano. La titolarità, in sintesi, dipende essenzialmente dai calciatori. Infine sulla posizione di Buongiorno, a sinistra ha maggiore responsabilità nei disimpegni ma (volendo) può giocare anche centrale. Considerazioni più che condivisibili, con una carezza al presidente e alle sue ambizioni per il futuro dopo la commozione avvertita per i suoi primi 20 anni al timone del club. Da Castel Volturno è tutto, se vi va, come sempre, trovate la conferenza (con i miei reportage) su NapoliMagazine.Com.
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
13/09/2024 - 16:58
NAPOLI - Pioggia, vento, ma anche un po’ di sole. Antonio Conte, nella conferenza pre Cagliari-Napoli, ha chiesto continuità, ricordando che mancano tre vittorie di fila da un bel po’. Mi è piaciuto il passaggio in cui ha invitato a non essere mentalmente provinciali (in vista della Juve), sottolineando anche che il discorso sul 4-3-3 (se avverrà) sarà solo perché si è alla ricerca costante del miglior abito da far indossare al suo Napoli. Nessun retaggio particolare, dunque, nessun titolarissimo, e grande stima in Lukaku (che si è allenato pure nei giorni liberi per essere al passo con i compagni) oltre che Lobotka e Anguissa (bravi a tirare la carretta finora), fermo restando che in Sardegna ci saranno anche McTominay e Gilmour, con Kvara (le cui condizioni, da monitorare, non destano particolari preoccupazioni). Prima di lasciare il centro sportivo ho incrociato un sorridente Politano, segno tangibile che il gruppo è sereno (ho scrutato lo stesso sorriso di passaggio anche sui volti di Meret e Juan Jesus). A proposito di Politano va detto che non c’è un dualismo con Neres, anzi la concorrenza (e la scelta del titolare di volta in volta in base all’avversario di turno) permetterà a tutti di trovare il proprio spazio; ricordiamoci pure che la staffetta con Lozano portò frutti importanti e si potrebbe delineare qualcosa di simile con il brasiliano. La titolarità, in sintesi, dipende essenzialmente dai calciatori. Infine sulla posizione di Buongiorno, a sinistra ha maggiore responsabilità nei disimpegni ma (volendo) può giocare anche centrale. Considerazioni più che condivisibili, con una carezza al presidente e alle sue ambizioni per il futuro dopo la commozione avvertita per i suoi primi 20 anni al timone del club. Da Castel Volturno è tutto, se vi va, come sempre, trovate la conferenza (con i miei reportage) su NapoliMagazine.Com.
Antonio Petrazzuolo
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