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A NAPOLI - Diciottenne ucciso da un colpo d'arma da fuoco alla testa, un fermo
09.11.2024 20:50 di Napoli Magazine

Arcangelo Correra, morto stamattina a soli 18 anni per un colpo di arma da fuoco alla testa, sarebbe morto per un 'gioco' finito male. In serata il fermo di un suo amico e parente: sarebbe stato lui a esplodere il colpo "per errore". Poco prima delle 5 Arcangelo, incensurato, era con altri due amici tra cui un suo parente, Renato Caiafa, 19 anni, fratello minore di Luigi Caiafa, un ragazzo ucciso nel 2020 nel corso di una rapina da un poliziotto. Sembra che proprio Renato stesse maneggiando una pistola quando è partito un colpo che ha raggiunto Arcangelo alla testa. In particolare, forse per testare l'arma, il giovane avrebbe "scarrellato" e sarebbe stato espulso anche un proiettile, trovato a terra, sul posto. Poi è partito il colpo mortale. Inutile la corsa e il ricovero all'ospedale Vecchio Pellegrini. A raccontare questa versione è stato lo stesso Caiafa, che si è recato spontaneamente in questura. Il fermo riguarda i reati di porto illegale d'arma e ricettazione; il giovane è stato poi indagato per omicidio colposo. La polizia dovrà ora verificare se le cose sono andate effettivamente così.

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A NAPOLI - Diciottenne ucciso da un colpo d'arma da fuoco alla testa, un fermo

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09/11/2024 - 20:50

Arcangelo Correra, morto stamattina a soli 18 anni per un colpo di arma da fuoco alla testa, sarebbe morto per un 'gioco' finito male. In serata il fermo di un suo amico e parente: sarebbe stato lui a esplodere il colpo "per errore". Poco prima delle 5 Arcangelo, incensurato, era con altri due amici tra cui un suo parente, Renato Caiafa, 19 anni, fratello minore di Luigi Caiafa, un ragazzo ucciso nel 2020 nel corso di una rapina da un poliziotto. Sembra che proprio Renato stesse maneggiando una pistola quando è partito un colpo che ha raggiunto Arcangelo alla testa. In particolare, forse per testare l'arma, il giovane avrebbe "scarrellato" e sarebbe stato espulso anche un proiettile, trovato a terra, sul posto. Poi è partito il colpo mortale. Inutile la corsa e il ricovero all'ospedale Vecchio Pellegrini. A raccontare questa versione è stato lo stesso Caiafa, che si è recato spontaneamente in questura. Il fermo riguarda i reati di porto illegale d'arma e ricettazione; il giovane è stato poi indagato per omicidio colposo. La polizia dovrà ora verificare se le cose sono andate effettivamente così.