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IL MINISTRO - Crosetto incontra una delegazione della Flotilla: "Rischio effetti drammatici"
28.09.2025 17:44 di Napoli Magazine
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"L'obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali".

Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che oggi pomeriggio ha incontrato una delegazione del movimento.

Per Crosetto "qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l'obiettivo di 'forzare' un dispositivo militare". 

"Le istituzioni italiane - a partire dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio e da tutte le principali cariche dello Stato - stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo affinché prevalga il senso di responsabilità", ha detto Crosetto. "Ho ribadito loro tutte le mie preoccupazioni, ma anche l'importanza del dialogo e la necessità di evitare azioni che possano mettere a rischio qualunque vita, in primis degli attivisti italiani", ha aggiunto Crosetto. 

"Le navi della Flotilla stanno continuando a muoversi verso sud-est, e si sono lasciate Creta alle spalle. Si trovano già in acque internazionali. La situazione è rischiosa ma speriamo che le pressioni di questi giorni le tutelino dagli attacchi". A dirlo la portavoce italiana del Global Movement to Gaza Maria Elena Delia. "È stata una notte difficile per le condizioni del mare molto mosso - spiega -. Le imbarcazioni sono state monitorate da doni che, questa volta, si sono mantenuti alti. Non ci sono stati attacchi. Sono seguite a distanza dalla fregata della Marina. L'idea - sottolinea - è di proseguire verso la Striscia". 

"La flottiglia - ha scritto il ministero degli Esteri israeliano su X - ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas".

Un collettivo di oltre 140 artisti, scrittori, giornalisti e figure pubbliche di Francia e Belgio ha chiesto ai due governi di garantire protezione diplomatica alla Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. "Chiediamo un'azione immediata per assicurare l'accesso umanitario e porre fine al genocidio del popolo palestinese", si legge nell'appello pubblicato dal settimanale francese Nouvel Obs.

Tra i firmatari spiccano volti di primo piano della scena musicale, cinematografica e del web francofona: dalla popstar belga Angèle al dj e produttore francese di fama mondiale Snake, autore di collaborazioni con Justin Bieber, Selena Gomez e altri big. Tutti chiedono "protezione diplomatica e consolare" per le imbarcazioni che trasportano cittadini francesi e belgi, denunciando il silenzio del presidente francese Emmanuel Macron e del premier belga Bart De Wever. "Il diritto internazionale obbliga Francia, Belgio e tutti gli Stati a tutelare i propri cittadini nelle zone di conflitto e a consentire il trasporto di aiuti umanitari".

La Flotilla, composta da oltre 50 navi e centinaia di passeggeri provenienti da più di 45 Paesi, comprende anche 15 cittadini belgi e 54 francesi, tra cui artisti, parlamentari, medici e operatori umanitari. I promotori ricordano che "sedici Paesi, tra cui Spagna e Irlanda, hanno già garantito protezione diplomatica" e che "Italia e Spagna hanno inviato unità militari per assicurare la sicurezza dei propri cittadini". 

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IL MINISTRO - Crosetto incontra una delegazione della Flotilla: "Rischio effetti drammatici"

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28/09/2025 - 17:44

"L'obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali".

Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che oggi pomeriggio ha incontrato una delegazione del movimento.

Per Crosetto "qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l'obiettivo di 'forzare' un dispositivo militare". 

"Le istituzioni italiane - a partire dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio e da tutte le principali cariche dello Stato - stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo affinché prevalga il senso di responsabilità", ha detto Crosetto. "Ho ribadito loro tutte le mie preoccupazioni, ma anche l'importanza del dialogo e la necessità di evitare azioni che possano mettere a rischio qualunque vita, in primis degli attivisti italiani", ha aggiunto Crosetto. 

"Le navi della Flotilla stanno continuando a muoversi verso sud-est, e si sono lasciate Creta alle spalle. Si trovano già in acque internazionali. La situazione è rischiosa ma speriamo che le pressioni di questi giorni le tutelino dagli attacchi". A dirlo la portavoce italiana del Global Movement to Gaza Maria Elena Delia. "È stata una notte difficile per le condizioni del mare molto mosso - spiega -. Le imbarcazioni sono state monitorate da doni che, questa volta, si sono mantenuti alti. Non ci sono stati attacchi. Sono seguite a distanza dalla fregata della Marina. L'idea - sottolinea - è di proseguire verso la Striscia". 

"La flottiglia - ha scritto il ministero degli Esteri israeliano su X - ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas".

Un collettivo di oltre 140 artisti, scrittori, giornalisti e figure pubbliche di Francia e Belgio ha chiesto ai due governi di garantire protezione diplomatica alla Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. "Chiediamo un'azione immediata per assicurare l'accesso umanitario e porre fine al genocidio del popolo palestinese", si legge nell'appello pubblicato dal settimanale francese Nouvel Obs.

Tra i firmatari spiccano volti di primo piano della scena musicale, cinematografica e del web francofona: dalla popstar belga Angèle al dj e produttore francese di fama mondiale Snake, autore di collaborazioni con Justin Bieber, Selena Gomez e altri big. Tutti chiedono "protezione diplomatica e consolare" per le imbarcazioni che trasportano cittadini francesi e belgi, denunciando il silenzio del presidente francese Emmanuel Macron e del premier belga Bart De Wever. "Il diritto internazionale obbliga Francia, Belgio e tutti gli Stati a tutelare i propri cittadini nelle zone di conflitto e a consentire il trasporto di aiuti umanitari".

La Flotilla, composta da oltre 50 navi e centinaia di passeggeri provenienti da più di 45 Paesi, comprende anche 15 cittadini belgi e 54 francesi, tra cui artisti, parlamentari, medici e operatori umanitari. I promotori ricordano che "sedici Paesi, tra cui Spagna e Irlanda, hanno già garantito protezione diplomatica" e che "Italia e Spagna hanno inviato unità militari per assicurare la sicurezza dei propri cittadini".