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NEWS - Trump: "Dazi al 100% sui farmaci", l'Ue avverte: "Per noi resta il 15%"
27.09.2025 00:50 di Napoli Magazine
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Dazi al 100% sui farmaci di marca o brevettati dal primo ottobre, con eccezione per le aziende che stanno costruendo uno stabilimento in America: Donald Trump alza l'asticella dello scontro commerciale globale e in parallelo annuncia tariffe al 50% su mobili da cucina e da bagno e al 25% sull'import di camion pesanti. Per l'Europa il punto fermo resta però il tetto del 15% ai dazi dell'intesa Ue-Usa: una garanzia che Bruxelles chiama "polizza assicurativa" per proteggere gli operatori dell'Unione dal rischio che si introducano tariffe più alte. È lo stesso Trump a elencare sul social Truth il pacchetto di nuove misure, motivate con la necessità di "proteggere i nostri produttori" e la "sicurezza nazionale", denunciando un mercato americano "inondato" da importazioni di mobili e armadi. Per i farmaci, la Casa Bianca intende colpire i prodotti di marca o brevettati al 100%, salvo prevedere esenzioni per chi "STIA COSTRUENDO" (in maiuscolo) stabilimenti di produzione negli Usa. Per ora si tratta solo di una mossa politica - un post di Trump - e non di un atto ufficiale. Potrebbe però anche essere la via scelta per blindare i dazi ricorrendo a motivazioni di sicurezza nazionale (la cosiddetta Sezione 232), potenzialmente più solida in tribunale: il timore sarebbe insomma quello di veder bocciate dalla Corte Suprema altre tariffe con diverse basi legali. I farmaci restano intanto un bersaglio costante per il tycoon, tornato a scagliarsi di nuovo contro il paracetamolo invitando le donne incinte a non usarlo "se non assolutamente necessario" e a collegarlo ancora una volta all'autismo nei bambini (nesso contestato dalle autorità sanitarie europee). Tornando ai dazi, la risposta europea è netta. "Il limite tariffario globale del 15% per le esportazioni dell'Ue inserito nell'accordo quadro su prodotti farmaceutici, legname e semiconduttori rappresenta una polizza assicurativa che garantisce agli operatori economici Ue che non saranno applicate tariffe più elevate. L'Ue e gli Stati Uniti continuano a impegnarsi per attuare gli impegni assunti nella dichiarazione congiunta, esplorando ulteriori esenzioni e una cooperazione più ampia", ha affermato il portavoce della Commissione Ue Olof Gill. Il tetto del 15% ottenuto da Bruxelles è onnicomprensivo, considerato cioè come somma tra i dazi di base (quelli della 'nazione più favorita') e le tariffe extra introdotte dalla Casa Bianca con la Sezione 232 (quella che evoca la sicurezza nazionale). Viene previsto esplicitamente nella dichiarazione congiunta Usa-Ue, quella che ha formalizzato le intese del vertice in Scozia di luglio. Alcuni impegni con l'Ue (come su auto, aeromobili, sughero) sono già stati messi in pratica dagli Usa e, da quanto filtra a Bruxelles, a maggior ragione si ritiene che l'accordo sarà operativo anche sui farmaci che sono previsti nella dichiarazione congiunta. Non ci sono invece mobili da cucina e da bagno o camion, ma i dazi maggiori potrebbero avere un impatto limitato, anche se andranno comunque fatte delle verifiche sulla classificazione di quali siano i 'prodotti correlati'. Quella farmaceutica è invece una filiera strategica sia per l'industria europea sia per i pazienti, ed è qui che Bruxelles ritiene di avere una "assicurazione" avendo già ottenuto l'ancoraggio al 15% di dazi massimi nell'accordo con Washington. Il canale tra Ue e Usa resta aperto, anche rispetto al lavoro in corso per ampliare le esenzioni. Nelle prossime settimane l'attenzione europea si concentrerà anche sui negoziati sui contingenti tariffari. Resta forte l'attenzione sulle misure di salvaguardia per l'acciaio. E andranno ancora approfondite le aree di collaborazione con Washington su vino e alcolici, molto sensibili per alcuni produttori europei.

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27/09/2025 - 00:50

Dazi al 100% sui farmaci di marca o brevettati dal primo ottobre, con eccezione per le aziende che stanno costruendo uno stabilimento in America: Donald Trump alza l'asticella dello scontro commerciale globale e in parallelo annuncia tariffe al 50% su mobili da cucina e da bagno e al 25% sull'import di camion pesanti. Per l'Europa il punto fermo resta però il tetto del 15% ai dazi dell'intesa Ue-Usa: una garanzia che Bruxelles chiama "polizza assicurativa" per proteggere gli operatori dell'Unione dal rischio che si introducano tariffe più alte. È lo stesso Trump a elencare sul social Truth il pacchetto di nuove misure, motivate con la necessità di "proteggere i nostri produttori" e la "sicurezza nazionale", denunciando un mercato americano "inondato" da importazioni di mobili e armadi. Per i farmaci, la Casa Bianca intende colpire i prodotti di marca o brevettati al 100%, salvo prevedere esenzioni per chi "STIA COSTRUENDO" (in maiuscolo) stabilimenti di produzione negli Usa. Per ora si tratta solo di una mossa politica - un post di Trump - e non di un atto ufficiale. Potrebbe però anche essere la via scelta per blindare i dazi ricorrendo a motivazioni di sicurezza nazionale (la cosiddetta Sezione 232), potenzialmente più solida in tribunale: il timore sarebbe insomma quello di veder bocciate dalla Corte Suprema altre tariffe con diverse basi legali. I farmaci restano intanto un bersaglio costante per il tycoon, tornato a scagliarsi di nuovo contro il paracetamolo invitando le donne incinte a non usarlo "se non assolutamente necessario" e a collegarlo ancora una volta all'autismo nei bambini (nesso contestato dalle autorità sanitarie europee). Tornando ai dazi, la risposta europea è netta. "Il limite tariffario globale del 15% per le esportazioni dell'Ue inserito nell'accordo quadro su prodotti farmaceutici, legname e semiconduttori rappresenta una polizza assicurativa che garantisce agli operatori economici Ue che non saranno applicate tariffe più elevate. L'Ue e gli Stati Uniti continuano a impegnarsi per attuare gli impegni assunti nella dichiarazione congiunta, esplorando ulteriori esenzioni e una cooperazione più ampia", ha affermato il portavoce della Commissione Ue Olof Gill. Il tetto del 15% ottenuto da Bruxelles è onnicomprensivo, considerato cioè come somma tra i dazi di base (quelli della 'nazione più favorita') e le tariffe extra introdotte dalla Casa Bianca con la Sezione 232 (quella che evoca la sicurezza nazionale). Viene previsto esplicitamente nella dichiarazione congiunta Usa-Ue, quella che ha formalizzato le intese del vertice in Scozia di luglio. Alcuni impegni con l'Ue (come su auto, aeromobili, sughero) sono già stati messi in pratica dagli Usa e, da quanto filtra a Bruxelles, a maggior ragione si ritiene che l'accordo sarà operativo anche sui farmaci che sono previsti nella dichiarazione congiunta. Non ci sono invece mobili da cucina e da bagno o camion, ma i dazi maggiori potrebbero avere un impatto limitato, anche se andranno comunque fatte delle verifiche sulla classificazione di quali siano i 'prodotti correlati'. Quella farmaceutica è invece una filiera strategica sia per l'industria europea sia per i pazienti, ed è qui che Bruxelles ritiene di avere una "assicurazione" avendo già ottenuto l'ancoraggio al 15% di dazi massimi nell'accordo con Washington. Il canale tra Ue e Usa resta aperto, anche rispetto al lavoro in corso per ampliare le esenzioni. Nelle prossime settimane l'attenzione europea si concentrerà anche sui negoziati sui contingenti tariffari. Resta forte l'attenzione sulle misure di salvaguardia per l'acciaio. E andranno ancora approfondite le aree di collaborazione con Washington su vino e alcolici, molto sensibili per alcuni produttori europei.