In occasione del Primo Maggio, Sergio Mattarella, parla di lavoro e dell'annosa questione dei salari, ancora insufficienti, e delle morti bianche, che non accennano ad arrestarsi. In merito alle retribuzioni, il presidente della Repubblica spiega: "Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall'innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l'aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l'Italia".
Mattarella lancia anche un monito contro il caporalato. "Il trattamento dei migranti - con salari che, secondo l'Oil, risultano inferiori di un quarto rispetto a quelli dei connazionali - se non con fenomeni scandalosi come il caporalato, va contrastato con fermezza. Il carattere della nostra società è a misura della dignità della persona che lavora, anche per rispettare l'articolo 36 della nostra Costituzione. 'Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano' ci ha ricordato Papa Francesco nella benedizione pasquale, il suo ultimo messaggio".
Sulle morti sul lavoro, il Capo dello Stato sottolinea: "Sono una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È evidente che l'impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario".
Mattarella ricorda poi che "il confronto tra le parti sociali, il dialogo favorito dalle istituzioni, è stato nella nostra storia - con intese dal valore epocale - un volano di progresso civile, sociale, economico. Il dialogo tra imprese e sindacati ha molti ambiti in cui può svilupparsi. Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso, come è stato con l'invenzione, nel secolo scorso, dello Stato sociale. È questo un tema fondamentale nell'agenda pubblica".
Infine, sui possibili effetti negativi della guerra commerciale, il presidente della Repubblica dice: "Si affacciano nuovi rischi, derivanti dalle prospettive di ampio ricorso ai dazi, antica forma di prove di forza, che possono ostacolare il diritto all'accesso alle cure, alla salute, per ogni popolo del mondo, specialmente i più poveri e fragili. Prospettive che, inoltre, producono effetti negativi sull'economia globale. Effetti che possono interpellare anche il nostro Paese".
di Napoli Magazine
29/04/2025 - 14:55
In occasione del Primo Maggio, Sergio Mattarella, parla di lavoro e dell'annosa questione dei salari, ancora insufficienti, e delle morti bianche, che non accennano ad arrestarsi. In merito alle retribuzioni, il presidente della Repubblica spiega: "Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall'innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l'aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l'Italia".
Mattarella lancia anche un monito contro il caporalato. "Il trattamento dei migranti - con salari che, secondo l'Oil, risultano inferiori di un quarto rispetto a quelli dei connazionali - se non con fenomeni scandalosi come il caporalato, va contrastato con fermezza. Il carattere della nostra società è a misura della dignità della persona che lavora, anche per rispettare l'articolo 36 della nostra Costituzione. 'Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano' ci ha ricordato Papa Francesco nella benedizione pasquale, il suo ultimo messaggio".
Sulle morti sul lavoro, il Capo dello Stato sottolinea: "Sono una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È evidente che l'impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario".
Mattarella ricorda poi che "il confronto tra le parti sociali, il dialogo favorito dalle istituzioni, è stato nella nostra storia - con intese dal valore epocale - un volano di progresso civile, sociale, economico. Il dialogo tra imprese e sindacati ha molti ambiti in cui può svilupparsi. Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso, come è stato con l'invenzione, nel secolo scorso, dello Stato sociale. È questo un tema fondamentale nell'agenda pubblica".
Infine, sui possibili effetti negativi della guerra commerciale, il presidente della Repubblica dice: "Si affacciano nuovi rischi, derivanti dalle prospettive di ampio ricorso ai dazi, antica forma di prove di forza, che possono ostacolare il diritto all'accesso alle cure, alla salute, per ogni popolo del mondo, specialmente i più poveri e fragili. Prospettive che, inoltre, producono effetti negativi sull'economia globale. Effetti che possono interpellare anche il nostro Paese".