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INCONTRO - Audizione del Comitato Economico Europeo in Fondazione Banco Napoli
01.10.2024 10:25 di Napoli Magazine
Audizione Comitato Economico Europeo in Fondazione Banco Napoli
 
Al centro: sfide e opportunità per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030 
 

Giovedì 3 ottobre dalle 9:30 la Fondazione Banco Napoli ospita l’audizione del Comitato Economico Sociale Europeo (CESE) dal titolo “Sfide e opportunità per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030”. L'audizione si svolge nel contesto di un parere di iniziativa che il CESE sta preparando sul tema "La revisione dell'Agenda territoriale 2030, verso un approccio più integrato e civico con legami più forti con la politica di coesione". «È da evidenziare la prestigiosa opportunità concessa a questa Fondazione da parte del Comitato Economico Sociale Europeo -commenta il Presidente Orazio Abbamonte - in quanto è la prima volta che questa tipologia di ascolto avviene al di fuori della sede istituzionale europea». L'Agenda Territoriale 2030 (AT 2030) è un documento intergovernativo degli Stati membri dell'UE creato sulla base della cooperazione con partner di altri paesi, istituzioni e organizzazioni dell'UE e gruppi di interesse europei. Il suo scopo è promuovere e sostenere la coesione territoriale, obiettivo sancito dall'articolo 3 del trattato sull'Unione europea, a beneficio di tutti i territori e di tutti gli abitanti. L'obiettivo dell'audizione è ascoltare tutti gli attori regionali, locali e della società civile delle regioni del sud e promuovere i principi dell'AT 2030 per tutti i cittadini dell'UE. Rafforzare il coinvolgimento dei rappresentanti della società civile nell'attuazione dell'AT è fondamentale per garantire una governance partecipativa e inclusiva, che tenga conto delle esigenze e delle prospettive del diversi atton territoriali e contribuisca a migliorare la qualità della vita nei diversi territori europei. Oltre agli attori locali e regionali del Mezzogiorno, all'udienza partecipano anche altre istituzioni dell'UE, think tank e rappresentanti di altre regioni dell'UE, in modo che abbia luogo un efficace scambio di opinioni ed esperienze. 

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INCONTRO - Audizione del Comitato Economico Europeo in Fondazione Banco Napoli

di Napoli Magazine

01/10/2024 - 10:25

Audizione Comitato Economico Europeo in Fondazione Banco Napoli
 
Al centro: sfide e opportunità per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030 
 

Giovedì 3 ottobre dalle 9:30 la Fondazione Banco Napoli ospita l’audizione del Comitato Economico Sociale Europeo (CESE) dal titolo “Sfide e opportunità per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030”. L'audizione si svolge nel contesto di un parere di iniziativa che il CESE sta preparando sul tema "La revisione dell'Agenda territoriale 2030, verso un approccio più integrato e civico con legami più forti con la politica di coesione". «È da evidenziare la prestigiosa opportunità concessa a questa Fondazione da parte del Comitato Economico Sociale Europeo -commenta il Presidente Orazio Abbamonte - in quanto è la prima volta che questa tipologia di ascolto avviene al di fuori della sede istituzionale europea». L'Agenda Territoriale 2030 (AT 2030) è un documento intergovernativo degli Stati membri dell'UE creato sulla base della cooperazione con partner di altri paesi, istituzioni e organizzazioni dell'UE e gruppi di interesse europei. Il suo scopo è promuovere e sostenere la coesione territoriale, obiettivo sancito dall'articolo 3 del trattato sull'Unione europea, a beneficio di tutti i territori e di tutti gli abitanti. L'obiettivo dell'audizione è ascoltare tutti gli attori regionali, locali e della società civile delle regioni del sud e promuovere i principi dell'AT 2030 per tutti i cittadini dell'UE. Rafforzare il coinvolgimento dei rappresentanti della società civile nell'attuazione dell'AT è fondamentale per garantire una governance partecipativa e inclusiva, che tenga conto delle esigenze e delle prospettive del diversi atton territoriali e contribuisca a migliorare la qualità della vita nei diversi territori europei. Oltre agli attori locali e regionali del Mezzogiorno, all'udienza partecipano anche altre istituzioni dell'UE, think tank e rappresentanti di altre regioni dell'UE, in modo che abbia luogo un efficace scambio di opinioni ed esperienze.