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INCONTRO - Incentivi alle imprese, seminario a Napoli
22.02.2025 18:06 di Napoli Magazine

Fondi ed agevolazioni fiscali per le imprese, bandi industria 5.0, ZES, Mini contratti di sviluppo e Fondo nuove competenze: sono alcune delle principali opportunità di finanziamento per le imprese previste nel 2025 a livello comunitario, nazionale e regionale presentate nel seminario organizzato da            Value consulting a Napoli presso la sede di via dei Fiorentini e al quale hanno partecipato Rosario Vecchione, dottore commercialista esperto di incentivi per le imprese e Presidente di Value consulting; Vincenzo Esposito e Chiara Pollio (It consulting), Mariano Galizia (Assoreti Pmi Campania) e Domenico Fontanella (responsabile area legale di Value consulting). Numerosi e utili sono stati i consigli alle aziende per programmare gli investimenti e orientarsi con l’aiuto dei consulenti verso la migliore opportunità legata ad ogni specifico settore. A presentare le caratteristiche distintive delle agevolazioni è stato il Presidente di Value consulting Rosario Vecchione.

 

ZES e CREDITO D’IMPOSTA 5.0

Partendo dalla ZES, la Zona economica speciale unica estesa a tutto il Sud, le domande di agevolazione potranno essere presentate dal 31 Marzo al prossimo 30 Maggio. La riforma dello strumento, che ha unificato in una sola ZES valida per tutto il Mezzogiorno le agevolazioni finanziarie, fiscali e contributive prima previste per singole zone territoriali, è operativa dallo scorso anno e sta dando ottimi risultati. Creare una cabina di regia unica in grado di gestire in maniera centralizzata tutti gli insediamenti produttivi, in modo da velocizzare i tempi di risposta ai vari enti, è stata una scelta strategica che ha consentito di accelerare l’apertura di numerose imprese. Nel 2024 è stato riconosciuto un credito d'imposta del 60% degli investimenti realizzati da un minimo di 200 mila euro fino a un massimo di 100 milioni per aprire o ampliare e ammodernare le sedi esistenti. Le aziende possono beneficiare anche di un credito d’imposta sugli investimenti immobiliari, che non devono superare il 50% dell’investimento ammissibile, e sui beni strumentali, come ad esempio macchinari, impianti e attrezzature funzionali al processo produttivo. Con la legge di bilancio 2025 è stata prevista la cumulabilità della ZES unica con il credito d'imposta 5.0, in modo che le aziende potranno beneficiare di almeno un 60% di aiuti che potrà arrivare a coprire fino al 100% dell’investimento se, realizzando un’attività produttiva nella Zes, aggiungeranno un intervento di efficientamento energetico.

 

RETI DI IMPRESA

Altro strumento di agevolazione dalle grandi potenzialità è quello delle reti di impresa, che rappresentano la spina dorsale della produttività europea e italiana. Partendo da questa consapevolezza, il legislatore comunitario prima, e quello nazionale poi, hanno investito sui contratti di rete e a partire dal 2009 hanno promosso l'istituzione di questa figura giuridica attraverso la quale le Pmi possono fare rete e mettersi assieme, realizzando un percorso comune di sviluppo nel quale tutte le aziende crescono anche individualmente, oltre che collettivamente, conservando così la propria indipendenza. In base a questo vantaggio distintivo, le reti d’impresa rappresentano uno strumento che ben si adatta alle caratteristiche del tessuto economico meridionale. Tante aziende che sul piano individuale riescono a fare la differenza in termini di creatività e talento imprenditoriale sono però ancora carenti nell'aspetto organizzativo, e questo è un problema da risolvere. “Le reti di impresa – spiega Vecchione - stanno funzionando bene ma sono ancora poco attuate nel Sud, ecco perché ci stiamo rendendo promotori di questo strumento e abbiamo aperto presso la nostra società una sede di Assoreti PMI con competenza territoriale per tutto il Centro Sud, in maniera da dare la possibilità anche fisica di un punto di riferimento per tutte le aziende che intendano associarsi. Le imprese che aderiscono a un contratto di rete possono ottenere la detassazione degli utili di esercizio fino ad un milione di euro a condizione che quegli utili vengano reinvestiti nella rete per realizzare investimenti strumentali”. Nel corso del seminario è stata annunciata l’apertura presso Value consulting di uno sportello gratuito per contratti di reti di impresa in collaborazione con Assoreti Pmi.

 

MINI IRES

Sempre in termini di agevolazioni fiscali per le imprese è stata prevista nella legge di bilancio 2025 la Mini Ires, ovvero la riduzione dell'aliquota Ires dal 24% al 20%, a condizione che l'azienda reinvesta nel 2025 gli utili conseguiti al 31 dicembre 2024 destinandoli a riserva per almeno l’80% e investendone almeno il 30% in beni industria 4.0. L’impresa potrebbe avere uno sconto ulteriore in termini di imposte sul reddito di esercizio, investendo in beni 4.0 e 5.0 in tutto il 2025 e fino al 3 ottobre 2026.

 

NUOVA SABATINI E TRANSIZIONE GREEN E DIGITALE

Altri strumenti di agevolazione presentati, oltre ai minicontratti di sviluppo e al fondo nuove competenze, sono state la “nuova Sabatini”, che ha rifinanziato fino al 2028 gli acquisti agevolati e a tasso zero di beni strumentali sia attraverso l'acquisto diretto che tramite il leasing, e gli incentivi per la transizione digitale e green, riproposti nel 2025 in maniera ancora più interessante rispetto allo scorso anno grazie all’aumento della percentuale del credito d’imposta al 35% e dell’importo degli investimenti ammissibili da 2,5 a 10 milioni di euro.

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INCONTRO - Incentivi alle imprese, seminario a Napoli

di Napoli Magazine

22/02/2025 - 18:06

Fondi ed agevolazioni fiscali per le imprese, bandi industria 5.0, ZES, Mini contratti di sviluppo e Fondo nuove competenze: sono alcune delle principali opportunità di finanziamento per le imprese previste nel 2025 a livello comunitario, nazionale e regionale presentate nel seminario organizzato da            Value consulting a Napoli presso la sede di via dei Fiorentini e al quale hanno partecipato Rosario Vecchione, dottore commercialista esperto di incentivi per le imprese e Presidente di Value consulting; Vincenzo Esposito e Chiara Pollio (It consulting), Mariano Galizia (Assoreti Pmi Campania) e Domenico Fontanella (responsabile area legale di Value consulting). Numerosi e utili sono stati i consigli alle aziende per programmare gli investimenti e orientarsi con l’aiuto dei consulenti verso la migliore opportunità legata ad ogni specifico settore. A presentare le caratteristiche distintive delle agevolazioni è stato il Presidente di Value consulting Rosario Vecchione.

 

ZES e CREDITO D’IMPOSTA 5.0

Partendo dalla ZES, la Zona economica speciale unica estesa a tutto il Sud, le domande di agevolazione potranno essere presentate dal 31 Marzo al prossimo 30 Maggio. La riforma dello strumento, che ha unificato in una sola ZES valida per tutto il Mezzogiorno le agevolazioni finanziarie, fiscali e contributive prima previste per singole zone territoriali, è operativa dallo scorso anno e sta dando ottimi risultati. Creare una cabina di regia unica in grado di gestire in maniera centralizzata tutti gli insediamenti produttivi, in modo da velocizzare i tempi di risposta ai vari enti, è stata una scelta strategica che ha consentito di accelerare l’apertura di numerose imprese. Nel 2024 è stato riconosciuto un credito d'imposta del 60% degli investimenti realizzati da un minimo di 200 mila euro fino a un massimo di 100 milioni per aprire o ampliare e ammodernare le sedi esistenti. Le aziende possono beneficiare anche di un credito d’imposta sugli investimenti immobiliari, che non devono superare il 50% dell’investimento ammissibile, e sui beni strumentali, come ad esempio macchinari, impianti e attrezzature funzionali al processo produttivo. Con la legge di bilancio 2025 è stata prevista la cumulabilità della ZES unica con il credito d'imposta 5.0, in modo che le aziende potranno beneficiare di almeno un 60% di aiuti che potrà arrivare a coprire fino al 100% dell’investimento se, realizzando un’attività produttiva nella Zes, aggiungeranno un intervento di efficientamento energetico.

 

RETI DI IMPRESA

Altro strumento di agevolazione dalle grandi potenzialità è quello delle reti di impresa, che rappresentano la spina dorsale della produttività europea e italiana. Partendo da questa consapevolezza, il legislatore comunitario prima, e quello nazionale poi, hanno investito sui contratti di rete e a partire dal 2009 hanno promosso l'istituzione di questa figura giuridica attraverso la quale le Pmi possono fare rete e mettersi assieme, realizzando un percorso comune di sviluppo nel quale tutte le aziende crescono anche individualmente, oltre che collettivamente, conservando così la propria indipendenza. In base a questo vantaggio distintivo, le reti d’impresa rappresentano uno strumento che ben si adatta alle caratteristiche del tessuto economico meridionale. Tante aziende che sul piano individuale riescono a fare la differenza in termini di creatività e talento imprenditoriale sono però ancora carenti nell'aspetto organizzativo, e questo è un problema da risolvere. “Le reti di impresa – spiega Vecchione - stanno funzionando bene ma sono ancora poco attuate nel Sud, ecco perché ci stiamo rendendo promotori di questo strumento e abbiamo aperto presso la nostra società una sede di Assoreti PMI con competenza territoriale per tutto il Centro Sud, in maniera da dare la possibilità anche fisica di un punto di riferimento per tutte le aziende che intendano associarsi. Le imprese che aderiscono a un contratto di rete possono ottenere la detassazione degli utili di esercizio fino ad un milione di euro a condizione che quegli utili vengano reinvestiti nella rete per realizzare investimenti strumentali”. Nel corso del seminario è stata annunciata l’apertura presso Value consulting di uno sportello gratuito per contratti di reti di impresa in collaborazione con Assoreti Pmi.

 

MINI IRES

Sempre in termini di agevolazioni fiscali per le imprese è stata prevista nella legge di bilancio 2025 la Mini Ires, ovvero la riduzione dell'aliquota Ires dal 24% al 20%, a condizione che l'azienda reinvesta nel 2025 gli utili conseguiti al 31 dicembre 2024 destinandoli a riserva per almeno l’80% e investendone almeno il 30% in beni industria 4.0. L’impresa potrebbe avere uno sconto ulteriore in termini di imposte sul reddito di esercizio, investendo in beni 4.0 e 5.0 in tutto il 2025 e fino al 3 ottobre 2026.

 

NUOVA SABATINI E TRANSIZIONE GREEN E DIGITALE

Altri strumenti di agevolazione presentati, oltre ai minicontratti di sviluppo e al fondo nuove competenze, sono state la “nuova Sabatini”, che ha rifinanziato fino al 2028 gli acquisti agevolati e a tasso zero di beni strumentali sia attraverso l'acquisto diretto che tramite il leasing, e gli incentivi per la transizione digitale e green, riproposti nel 2025 in maniera ancora più interessante rispetto allo scorso anno grazie all’aumento della percentuale del credito d’imposta al 35% e dell’importo degli investimenti ammissibili da 2,5 a 10 milioni di euro.