"È un lavoro lungo nel quale l'Italia vuole dire, ed è qui per dire, che c'è e che è pronta a fare la sua parte su tutti gli aspetti. C'è un aspetto chiaramente che riguarda il piano umanitario: noi andremo avanti con la nostra iniziativa Food for Gaza, ce n'è particolarmente bisogno oggi. Ma penso che l'Italia possa fare la differenza anche sul piano sanitario, non soltanto continuando a evacuare le persone, particolarmente bambini che hanno bisogno di essere curate nei nostri ospedali, ma anche portando strutture sanitarie sul posto: c'è da questo punto di vista la Protezione Civile, la Croce Rossa, i nostri militari che sono già pronti a muoversi". Così la premier Giorgia Meloni nel punto stampa al termine del vertice per la pace a Sharm el Sheikh. "Sul piano della sicurezza, - aggiunge - i nostri carabinieri già da anni a Gerico formano la polizia palestinese. Siamo impegnati anche nella missione Ue a Rafah. Siamo pronti a implementare questa presenza, già prevista nel decreto missioni, fino ad arrivare alla partecipazione a una forza di stabilizzazione che richiede un passaggio parlamentare. E questa volta si potrebbe anche votare all'unanimità". "E poi, ovviamente sul piano della ricostruzione, - prosegue - dove siamo pronti a fare la nostra parte, tanto con la cooperazione allo sviluppo, quanto, perché chiaramente la mole di lavoro che sarà necessario fare è enorme, coinvolgendo il nostro settore privato. E sul piano politico, ovviamente". "Tutti sanno - conclude - che la nostra è una nazione rispettata, ben voluta della regione, che riesce a dialogare con tutti, che però lo fa con con franchezza, guardando ai risultati e penso che in questa fase possa giocare un ruolo di primo piano".
di Napoli Magazine
13/10/2025 - 20:53
"È un lavoro lungo nel quale l'Italia vuole dire, ed è qui per dire, che c'è e che è pronta a fare la sua parte su tutti gli aspetti. C'è un aspetto chiaramente che riguarda il piano umanitario: noi andremo avanti con la nostra iniziativa Food for Gaza, ce n'è particolarmente bisogno oggi. Ma penso che l'Italia possa fare la differenza anche sul piano sanitario, non soltanto continuando a evacuare le persone, particolarmente bambini che hanno bisogno di essere curate nei nostri ospedali, ma anche portando strutture sanitarie sul posto: c'è da questo punto di vista la Protezione Civile, la Croce Rossa, i nostri militari che sono già pronti a muoversi". Così la premier Giorgia Meloni nel punto stampa al termine del vertice per la pace a Sharm el Sheikh. "Sul piano della sicurezza, - aggiunge - i nostri carabinieri già da anni a Gerico formano la polizia palestinese. Siamo impegnati anche nella missione Ue a Rafah. Siamo pronti a implementare questa presenza, già prevista nel decreto missioni, fino ad arrivare alla partecipazione a una forza di stabilizzazione che richiede un passaggio parlamentare. E questa volta si potrebbe anche votare all'unanimità". "E poi, ovviamente sul piano della ricostruzione, - prosegue - dove siamo pronti a fare la nostra parte, tanto con la cooperazione allo sviluppo, quanto, perché chiaramente la mole di lavoro che sarà necessario fare è enorme, coinvolgendo il nostro settore privato. E sul piano politico, ovviamente". "Tutti sanno - conclude - che la nostra è una nazione rispettata, ben voluta della regione, che riesce a dialogare con tutti, che però lo fa con con franchezza, guardando ai risultati e penso che in questa fase possa giocare un ruolo di primo piano".