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LAVORO - Il ministro Calderone: "Disoccupazione più bassa di sempre nonostante la crisi"
16.12.2024 17:58 di Napoli Magazine

"Oggi noi non possiamo continuare a discutere di un mercato del lavoro in cui il punto di riferimento sia l'orario normale di lavoro giornaliero". Lo ha detto Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla presentazione della 35esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore. “Quando diciamo che abbiamo un problema di ore lavorate, dobbiamo guardare al fatto che in questo momento abbiamo più 24 milioni di persone al lavoro. Laddove ci sono interventi di ammortizzatori sociali abbiamo riduzione delle ore”, continua la ministra Marina Calderone, “Abbiamo un tasso di occupazione molto alto, abbiamo una percentuale di disoccupazione che è la più bassa di sempre in un contesto in cui abbiamo da gestire crisi di alcuni settori che sono trainanti per la nostra economia. Abbiamo un confronto aperto per il settore automotive, per il quale abbiamo domani un tavolo con i sindacati insieme al ministro Urso e Giorgetti. Abbiamo una crisi del settore della moda che si ripercuote su aziende del comparto che sono piccole e piccolissime attività”, aggiungendo: “però è un sistema che ci dice che c’è un riposizionamento e che indubbiamente l’elemento importante è consolidare il dato che ci porta ad avere oggi una contrazione del lavoro a tempo determinato e una riduzione del lavoro a tempo indeterminato. Questo vuol dire che imprese vogliono stabilità e poter investire sui lavoratori e sulle lavoratrici”. E chiarisce: “Dobbiamo consolidare questa tendenza e gestire al meglio le crisi per riqualificare i lavoratori per le nuove sfide". ha aggiunto Calderone, sottolineando che "oggi vedo anche una necessità che riguarda i vari modelli contrattuali e legali del rapporto di lavoro per comprendere meglio in che modo valorizzare soprattutto il pensiero e l'impegno personale delle persone".

Per quanto riguarda, invece, il tema delle disuguaglianze nel mondo del lavoro, per la ministra "se guardiamo a quelli che sono gli elementi che scaturiscono dalla contrattazione nazionale del lavoro, non abbiamo una discriminazione a livello di retribuzione lorda tra donne e uomini" ma "c'è un tema legato alle carriere e a tutto quello che è il percorso di incentivazione e che attiene alla produttività". Per poter colmare questi divari "certamente dobbiamo agire da un lato sul posizionamento delle donne anche all'interno di settori non tradizionalmente a forte vocazione femminile, come le professioni Stem. E contemporaneamente - ha concluso - dobbiamo investire su un sistema di welfare e servizi facendo uno sforzo prima di tutto culturale, ossia quello di non continuare a declinare il tema solo nell'accezione femminile".  "Non è solo questione femminile quella di conciliazione dei temi di lavoro, soprattutto quando questi temi si collegano alla genitorialità”. Ci siamo portati dietro dalla pandemia un insegnamento che ci deve parlare in termini di flessibilità e di cambiamento dell'approccio delle persone nei confronti del lavoro"

"Al Nord non è più possibile lavorare facilmente e abbiamo sostenuto in manovra le spese delle persone che si trasferiscono al Nord per il differenziale del costo della vita". Così Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla presentazione della 35esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore.

In questo momento "abbiamo un tasso di attività e di occupazione molto alto e abbiamo la percentuale di disoccupazione più bassa di sempre in un contesto in cui abbiamo da gestire alcune crisi di alcuni settori trainanti". Lo ha detto Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla presentazione della 35esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore. Secondo Calderone, "l'elemento importante è consolidare il dato che ci porta ad avere una contrazione del lavoro a tempo determinato e un aumento a tempo indeterminato. Questo - ha spiegato - vuol dire che le aziende vogliono stabilità e investire sui lavoratori. Dobbiamo consolidare questa tendenza e gestire al meglio le crisi per riqualificare i lavoratori per le nuove sfide".

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LAVORO - Il ministro Calderone: "Disoccupazione più bassa di sempre nonostante la crisi"

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16/12/2024 - 17:58

"Oggi noi non possiamo continuare a discutere di un mercato del lavoro in cui il punto di riferimento sia l'orario normale di lavoro giornaliero". Lo ha detto Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla presentazione della 35esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore. “Quando diciamo che abbiamo un problema di ore lavorate, dobbiamo guardare al fatto che in questo momento abbiamo più 24 milioni di persone al lavoro. Laddove ci sono interventi di ammortizzatori sociali abbiamo riduzione delle ore”, continua la ministra Marina Calderone, “Abbiamo un tasso di occupazione molto alto, abbiamo una percentuale di disoccupazione che è la più bassa di sempre in un contesto in cui abbiamo da gestire crisi di alcuni settori che sono trainanti per la nostra economia. Abbiamo un confronto aperto per il settore automotive, per il quale abbiamo domani un tavolo con i sindacati insieme al ministro Urso e Giorgetti. Abbiamo una crisi del settore della moda che si ripercuote su aziende del comparto che sono piccole e piccolissime attività”, aggiungendo: “però è un sistema che ci dice che c’è un riposizionamento e che indubbiamente l’elemento importante è consolidare il dato che ci porta ad avere oggi una contrazione del lavoro a tempo determinato e una riduzione del lavoro a tempo indeterminato. Questo vuol dire che imprese vogliono stabilità e poter investire sui lavoratori e sulle lavoratrici”. E chiarisce: “Dobbiamo consolidare questa tendenza e gestire al meglio le crisi per riqualificare i lavoratori per le nuove sfide". ha aggiunto Calderone, sottolineando che "oggi vedo anche una necessità che riguarda i vari modelli contrattuali e legali del rapporto di lavoro per comprendere meglio in che modo valorizzare soprattutto il pensiero e l'impegno personale delle persone".

Per quanto riguarda, invece, il tema delle disuguaglianze nel mondo del lavoro, per la ministra "se guardiamo a quelli che sono gli elementi che scaturiscono dalla contrattazione nazionale del lavoro, non abbiamo una discriminazione a livello di retribuzione lorda tra donne e uomini" ma "c'è un tema legato alle carriere e a tutto quello che è il percorso di incentivazione e che attiene alla produttività". Per poter colmare questi divari "certamente dobbiamo agire da un lato sul posizionamento delle donne anche all'interno di settori non tradizionalmente a forte vocazione femminile, come le professioni Stem. E contemporaneamente - ha concluso - dobbiamo investire su un sistema di welfare e servizi facendo uno sforzo prima di tutto culturale, ossia quello di non continuare a declinare il tema solo nell'accezione femminile".  "Non è solo questione femminile quella di conciliazione dei temi di lavoro, soprattutto quando questi temi si collegano alla genitorialità”. Ci siamo portati dietro dalla pandemia un insegnamento che ci deve parlare in termini di flessibilità e di cambiamento dell'approccio delle persone nei confronti del lavoro"

"Al Nord non è più possibile lavorare facilmente e abbiamo sostenuto in manovra le spese delle persone che si trasferiscono al Nord per il differenziale del costo della vita". Così Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla presentazione della 35esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore.

In questo momento "abbiamo un tasso di attività e di occupazione molto alto e abbiamo la percentuale di disoccupazione più bassa di sempre in un contesto in cui abbiamo da gestire alcune crisi di alcuni settori trainanti". Lo ha detto Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla presentazione della 35esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore. Secondo Calderone, "l'elemento importante è consolidare il dato che ci porta ad avere una contrazione del lavoro a tempo determinato e un aumento a tempo indeterminato. Questo - ha spiegato - vuol dire che le aziende vogliono stabilità e investire sui lavoratori. Dobbiamo consolidare questa tendenza e gestire al meglio le crisi per riqualificare i lavoratori per le nuove sfide".