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MOIGE - Affinita: "Gli applausi alla scena della morte di Giancarlo Siani sono un fallimento educativo che deve fare riflettere"
22.04.2024 17:59 di Napoli Magazine

Alcuni studenti di una classe di scuola del Vomero hanno applaudito durante la scena dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani nel film Fortapasc. Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di Cosa nostra. “Una scena inaudita sentire gli applausi alla scena della morte di Siani, un professionista di valore che cercava la verità sui fatti di cronaca che insanguinavano il Sud, scena che rappresenta un fallimento didattico ed educativo. - Commenta con sconforto Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE - Un episodio avvilente che ci auguriamo sia un caso isolato, ma del quale è bene andare a ricercare le cause scatenanti. Quale leggerezza ha portato questi ragazzi a manifestare apertamente un simile disprezzo per la vita di quell’uomo? Mi auguro che docenti e genitori insieme cercheranno di capirne i motivi e affronteranno questo episodio di indicibile squallore con i protagonisti della vicenda. Dobbiamo sensibilizzare maggiormente i ragazzi contro tutte le violenze. Purtroppo, ogni giorno i nostri figli, sono esposti a contenuti mediatici che arrivano ad inneggiare a droghe e crimine. Anche film e serie TV con criminali come protagonisti, presentati quasi come eroi, non aiutano il processo educativo”.

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MOIGE - Affinita: "Gli applausi alla scena della morte di Giancarlo Siani sono un fallimento educativo che deve fare riflettere"

di Napoli Magazine

22/04/2024 - 17:59

Alcuni studenti di una classe di scuola del Vomero hanno applaudito durante la scena dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani nel film Fortapasc. Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di Cosa nostra. “Una scena inaudita sentire gli applausi alla scena della morte di Siani, un professionista di valore che cercava la verità sui fatti di cronaca che insanguinavano il Sud, scena che rappresenta un fallimento didattico ed educativo. - Commenta con sconforto Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE - Un episodio avvilente che ci auguriamo sia un caso isolato, ma del quale è bene andare a ricercare le cause scatenanti. Quale leggerezza ha portato questi ragazzi a manifestare apertamente un simile disprezzo per la vita di quell’uomo? Mi auguro che docenti e genitori insieme cercheranno di capirne i motivi e affronteranno questo episodio di indicibile squallore con i protagonisti della vicenda. Dobbiamo sensibilizzare maggiormente i ragazzi contro tutte le violenze. Purtroppo, ogni giorno i nostri figli, sono esposti a contenuti mediatici che arrivano ad inneggiare a droghe e crimine. Anche film e serie TV con criminali come protagonisti, presentati quasi come eroi, non aiutano il processo educativo”.