“La morte di Fulco Pratesi e` una di quelle notizie che addolorano di piu`: ci lascia infatti una grande figura che, nel nostro paese, ha contribuito in maniera decisiva alla nascita di una cultura ambientalista e animalista e che, anche in futuro, sara` di esempio per tutti coloro che vogliono proteggere la nostra Terra, a trecentosessanta gradi. Le mie piu` sentite condoglianze alla famiglia e a tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”. A dirlo l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, nel commentare la scomparsa, all’eta` di 90 anni, del fondatore del Wwf Italia.
Nato a Roma nel 1934 Pratesi fu, per sua stessa dichiarazione, un cacciatore pentito: la sua seconda vita inizio` nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si paro` di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stesso lo ha definito che “gli fece cambiare totalmente prospettiva”. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquisto` una macchina fotografica. Da li` la conversione animalista con la fondazione, tra mille fatiche, del Wwf Italia nel 1966. Tra i suoi tantissimi successi il contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991, e la creazione oltre 100 Oasi Wwf.
“Persone come lui - conclude l’on. Brambilla - non possono che essere un esempio per chi, come me e molte altre persone di buona volonta`, si batte da una vita per proteggere i piu` deboli, gli animali, e l’habitat in cui vivono. Non solo cani e gatti, quindi, ma anche i tantissimi selvatici a cui diamo ospitalita` nel nostro Cras “Stella del Nord” di LEIDAA. Addio Fulco, mancherai a tutti ma soprattutto agli animali che hai difeso per tutta la vita”.
di Napoli Magazine
01/03/2025 - 13:02
“La morte di Fulco Pratesi e` una di quelle notizie che addolorano di piu`: ci lascia infatti una grande figura che, nel nostro paese, ha contribuito in maniera decisiva alla nascita di una cultura ambientalista e animalista e che, anche in futuro, sara` di esempio per tutti coloro che vogliono proteggere la nostra Terra, a trecentosessanta gradi. Le mie piu` sentite condoglianze alla famiglia e a tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”. A dirlo l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, nel commentare la scomparsa, all’eta` di 90 anni, del fondatore del Wwf Italia.
Nato a Roma nel 1934 Pratesi fu, per sua stessa dichiarazione, un cacciatore pentito: la sua seconda vita inizio` nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si paro` di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stesso lo ha definito che “gli fece cambiare totalmente prospettiva”. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquisto` una macchina fotografica. Da li` la conversione animalista con la fondazione, tra mille fatiche, del Wwf Italia nel 1966. Tra i suoi tantissimi successi il contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991, e la creazione oltre 100 Oasi Wwf.
“Persone come lui - conclude l’on. Brambilla - non possono che essere un esempio per chi, come me e molte altre persone di buona volonta`, si batte da una vita per proteggere i piu` deboli, gli animali, e l’habitat in cui vivono. Non solo cani e gatti, quindi, ma anche i tantissimi selvatici a cui diamo ospitalita` nel nostro Cras “Stella del Nord” di LEIDAA. Addio Fulco, mancherai a tutti ma soprattutto agli animali che hai difeso per tutta la vita”.