“L’arresto di un uomo da parte della questura di Brescia per violazione delle norme sulla tutela della fauna selvatica e sull’esercizio della caccia, oltre che per altri reati, getta ancora luce sul triste fenomeno dell’illegalità nel mondo venatorio, che va contrastato senza se e senza ma, intensificando i controlli nelle aree a rischio e applicando, con rigore, la legge Brambilla”.
Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, commentando la notizia dell’arresto di un 45enne per vari reati: nello specifico, a seguito di una perquisizione, all’uomo sono state trovate varie armi detenute illegalmente, richiami sonori ed elettromagnetici vietati per l’avifauna, trappole a scatto collocate sui rami per cattura di piccoli uccelli, 38 carcasse di uccellini di specie protetta e un pettirosso vivo in gabbia, poi liberato.
“Il bracconaggio - prosegue l’on. Brambilla - è una condotta molto grave che danneggia l’ambiente e la biodiversità ancor più della caccia legale, pratica comunque barbara e anacronistica che mi batto per abolire. Plaudo all’attività delle forze dell’ordine in questa vicenda e chiedo che siano intensificati i controlli su tutti coloro che contravvengono le norme sulla caccia: criminali che, se fanno del male agli animali, devono essere giudicati sulla base della lege Brambilla, la riforma legislativa, in vigore dal primi luglio scorso. Non possono esserci zone franche”.
di Napoli Magazine
07/10/2025 - 18:35
“L’arresto di un uomo da parte della questura di Brescia per violazione delle norme sulla tutela della fauna selvatica e sull’esercizio della caccia, oltre che per altri reati, getta ancora luce sul triste fenomeno dell’illegalità nel mondo venatorio, che va contrastato senza se e senza ma, intensificando i controlli nelle aree a rischio e applicando, con rigore, la legge Brambilla”.
Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, commentando la notizia dell’arresto di un 45enne per vari reati: nello specifico, a seguito di una perquisizione, all’uomo sono state trovate varie armi detenute illegalmente, richiami sonori ed elettromagnetici vietati per l’avifauna, trappole a scatto collocate sui rami per cattura di piccoli uccelli, 38 carcasse di uccellini di specie protetta e un pettirosso vivo in gabbia, poi liberato.
“Il bracconaggio - prosegue l’on. Brambilla - è una condotta molto grave che danneggia l’ambiente e la biodiversità ancor più della caccia legale, pratica comunque barbara e anacronistica che mi batto per abolire. Plaudo all’attività delle forze dell’ordine in questa vicenda e chiedo che siano intensificati i controlli su tutti coloro che contravvengono le norme sulla caccia: criminali che, se fanno del male agli animali, devono essere giudicati sulla base della lege Brambilla, la riforma legislativa, in vigore dal primi luglio scorso. Non possono esserci zone franche”.