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NEWS - Campi Flegrei, cambia la magnitudo della scossa dello scorso 13 marzo: 4.6 e non 4.4
18.03.2025 17:11 di Napoli Magazine

Rivisitata la magnitudo del terremoto dello scorso 13 marzo: era più alta, non 4.4 ma 4.6 per la successione di due eventi sismici nel giro di due secondi. Emerge dal bollettino settimanale dell'Ingv - Osservatorio Vesuviano, sull'attività del vulcano dei Campi Flegrei. Il terremoto dunque supera per intensità la scossa del 20 maggio scorso che aveva provocato 1500 sfollati a Pozzuoli: il sisma è il più alto mai avvertito da quando il territorio è dotato delle attuali reti di rilevazione. Superato il picco che nella crisi dell'82-84 aveva toccato la magnitudo 4. Resta di 3 centimetri al mese il sollevamento del suolo, record anche questo per l'attuale crisi, ma non in assoluto: negli anni â80 si arrivò al sollevamento di 14 cm al mese. Le emissioni gassose continuano ad essere sostenute: 5mila tonnellate in media al giorno di Co2. "Purtroppo - dice Mauro di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano - c'è da aspettarsi altra sismicità".

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NEWS - Campi Flegrei, cambia la magnitudo della scossa dello scorso 13 marzo: 4.6 e non 4.4

di Napoli Magazine

18/03/2025 - 17:11

Rivisitata la magnitudo del terremoto dello scorso 13 marzo: era più alta, non 4.4 ma 4.6 per la successione di due eventi sismici nel giro di due secondi. Emerge dal bollettino settimanale dell'Ingv - Osservatorio Vesuviano, sull'attività del vulcano dei Campi Flegrei. Il terremoto dunque supera per intensità la scossa del 20 maggio scorso che aveva provocato 1500 sfollati a Pozzuoli: il sisma è il più alto mai avvertito da quando il territorio è dotato delle attuali reti di rilevazione. Superato il picco che nella crisi dell'82-84 aveva toccato la magnitudo 4. Resta di 3 centimetri al mese il sollevamento del suolo, record anche questo per l'attuale crisi, ma non in assoluto: negli anni â80 si arrivò al sollevamento di 14 cm al mese. Le emissioni gassose continuano ad essere sostenute: 5mila tonnellate in media al giorno di Co2. "Purtroppo - dice Mauro di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano - c'è da aspettarsi altra sismicità".