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NEWS - Scoperto un nuovo virus in Cina: 35 persone contagiate in 2 province
09.08.2022 16:23 di Napoli Magazine

Almeno 35 persone sono state contagiate da un nuovo virus di origine animale nelle province cinesi dello Shandong e dell'Henan. Secondo un pool di scienziati di Cina e Singapore, che hanno pubblicato un articolo sul New England Journal of Medicine, responsabile del contagio è un henipavirus (chiamato Langya henipavirus, abbreviato in LayV) che è associato ad alcuni casi febbrili. Le persone infette hanno sintomi tra cui febbre, affaticamento, tosse, anoressia, mialgia e nausea. Al momento non esiste alcun vaccino - Gli henipavirus sono classificati dall'Oms come virus di livello 4 di biosicurezza: possono causare gravi malattie negli animali e nell'uomo con tassi di mortalità compresi tra il 40 e il 75%, quindi molto più elevati del coronavirus. Attualmente non esiste un vaccino o un trattamento per l'Henipavirus e l'unico trattamento è la terapia di supporto per gestire le complicanze. Finora non è stato trovato alcun focolaio significativo di Langya henipavirus, il che significa che la trasmissione del virus da uomo a uomo non è stata dimostrata, sebbene rapporti precedenti suggeriscano che il virus può essere trasmesso da persona a persona. Lo riporta Tgcom24.

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NEWS - Scoperto un nuovo virus in Cina: 35 persone contagiate in 2 province

di Napoli Magazine

09/08/2024 - 16:23

Almeno 35 persone sono state contagiate da un nuovo virus di origine animale nelle province cinesi dello Shandong e dell'Henan. Secondo un pool di scienziati di Cina e Singapore, che hanno pubblicato un articolo sul New England Journal of Medicine, responsabile del contagio è un henipavirus (chiamato Langya henipavirus, abbreviato in LayV) che è associato ad alcuni casi febbrili. Le persone infette hanno sintomi tra cui febbre, affaticamento, tosse, anoressia, mialgia e nausea. Al momento non esiste alcun vaccino - Gli henipavirus sono classificati dall'Oms come virus di livello 4 di biosicurezza: possono causare gravi malattie negli animali e nell'uomo con tassi di mortalità compresi tra il 40 e il 75%, quindi molto più elevati del coronavirus. Attualmente non esiste un vaccino o un trattamento per l'Henipavirus e l'unico trattamento è la terapia di supporto per gestire le complicanze. Finora non è stato trovato alcun focolaio significativo di Langya henipavirus, il che significa che la trasmissione del virus da uomo a uomo non è stata dimostrata, sebbene rapporti precedenti suggeriscano che il virus può essere trasmesso da persona a persona. Lo riporta Tgcom24.