Attualità
PFAS - Arriva in Campania la spedizione di Greenpeace "Acque senza veleni": "Faremo prelievi di acqua potabile in diverse città"
18.10.2024 12:41 di Napoli Magazine

Arriva anche in Campania la spedizione “Acque senza veleni” di Greenpeace Italia che, per cinque settimane, toccherà 220 città in tutte le Regioni italiane per raccogliere campioni di acqua potabile alla ricerca di PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche), un gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come “inquinanti eterni”. L’obiettivo dell’organizzazione ambientalista è realizzare la prima mappatura indipendente della contaminazione dell’acqua potabile a livello nazionale. I dati relativi ai campionamenti saranno diffusi a inizio 2025. 


In Campania, Greenpeace Italia sta effettuando campionamenti a Salerno, Cava de’ Tirreni, Benevento, Montesarchio, Avellino, Montoro, Aversa, Giugliano in Campania, Napoli, Caserta.


Una volta dispersi nell’ambiente, i PFAS si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare le fonti d’acqua, l’aria e le coltivazioni. Attraverso l’acqua e gli alimenti, queste molecole possono quindi diffondersi nel nostro sangue, con gravi rischi per la salute. Una di queste sostanze, il PFOA, è stato ad esempio classificato come cancerogeno per le persone, mentre l’esposizione a diverse molecole PFAS può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.


Secondo i dati più recenti in possesso di Greenpeace Italia, richiesti dall’organizzazione ambientalista alla locale ARPA, i dati della contaminazione ambientale in Campania rilevano una percentuale di campioni contaminati pari all’11% del totale. Sebbene gli enti preposti non abbiano effettuato un’estesa campagna di monitoraggio i PFAS sono stati trovati in varie zone nelle province di Caserta, Avellino e Napoli. 


«Nelle prossime settimane concluderemo la raccolta di campioni in tutte le Regioni italiane, inclusa la Campania, per valutare se la contaminazione da PFAS si estenda anche alle acque potabili», spiega Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia. «Chiediamo che anche la Campania avvii quanto prima analisi approfondite sulle acque potabili e renda pubblici in modo trasparente i risultati alla collettività. Le istituzioni locali e nazionali devono garantire acqua pubblica sicura per tutti: vogliamo bere acqua pulita, libera da veleni».

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PFAS - Arriva in Campania la spedizione di Greenpeace "Acque senza veleni": "Faremo prelievi di acqua potabile in diverse città"

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18/10/2024 - 12:41

Arriva anche in Campania la spedizione “Acque senza veleni” di Greenpeace Italia che, per cinque settimane, toccherà 220 città in tutte le Regioni italiane per raccogliere campioni di acqua potabile alla ricerca di PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche), un gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come “inquinanti eterni”. L’obiettivo dell’organizzazione ambientalista è realizzare la prima mappatura indipendente della contaminazione dell’acqua potabile a livello nazionale. I dati relativi ai campionamenti saranno diffusi a inizio 2025. 


In Campania, Greenpeace Italia sta effettuando campionamenti a Salerno, Cava de’ Tirreni, Benevento, Montesarchio, Avellino, Montoro, Aversa, Giugliano in Campania, Napoli, Caserta.


Una volta dispersi nell’ambiente, i PFAS si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare le fonti d’acqua, l’aria e le coltivazioni. Attraverso l’acqua e gli alimenti, queste molecole possono quindi diffondersi nel nostro sangue, con gravi rischi per la salute. Una di queste sostanze, il PFOA, è stato ad esempio classificato come cancerogeno per le persone, mentre l’esposizione a diverse molecole PFAS può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.


Secondo i dati più recenti in possesso di Greenpeace Italia, richiesti dall’organizzazione ambientalista alla locale ARPA, i dati della contaminazione ambientale in Campania rilevano una percentuale di campioni contaminati pari all’11% del totale. Sebbene gli enti preposti non abbiano effettuato un’estesa campagna di monitoraggio i PFAS sono stati trovati in varie zone nelle province di Caserta, Avellino e Napoli. 


«Nelle prossime settimane concluderemo la raccolta di campioni in tutte le Regioni italiane, inclusa la Campania, per valutare se la contaminazione da PFAS si estenda anche alle acque potabili», spiega Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia. «Chiediamo che anche la Campania avvii quanto prima analisi approfondite sulle acque potabili e renda pubblici in modo trasparente i risultati alla collettività. Le istituzioni locali e nazionali devono garantire acqua pubblica sicura per tutti: vogliamo bere acqua pulita, libera da veleni».