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SCAMPIA - Funerali delle vittime del crollo, presenti le autorità, l'arcivescovo Battaglia: "Scampia esempio di resilienza e riscatto"
29.07.2024 09:52 di Napoli Magazine

Si sono svolti in Piazza Giovanni Paolo II i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia, alla presenza di circa 300 persone. A officiare la cerimonia l'arcivescovo Mimmo Battaglia. Il presidente della Regione De Luca, il sindaco di Napoli Manfredi, la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, il prefetto Michele di Bari l'ex presidente della Camera Roberto Fico tra i rappresentanti delle istituzioni presenti. Nel crollo del ponte-ballatoio della Vela oltre alle tre vittime sono rimaste ferite altre dodici persone, tra cui sette bambine di età inferiore ai 10 anni. Quattro i feriti gravi tuttora ricoverati negli ospedali cittadini, due adulti e due minori. Crollo colposo e omicidio colposo le ipotesi di reato dell'indagine aperta dalla Procura di Napoli. "La nostra Scampia al di là di certe narrazioni parziali e stereotipate, ha saputo sempre rialzarsi, diventando un esempio di autentica resilienza e riscatto", ha detto don Mimmo Battaglia durante la sua omelia.

 "Gli abitanti di Scampia - ha esordito don Mimmo - che per già molto tempo hanno subito etichette mediatiche frettolose e generalizzanti, che hanno tanto lottato per scrollarsi di dosso un'opinione pubblica che legge le situazioni con una superficialità spesso più attratta dalla decadenza del male che dai tanti segni primaverili di riscatto, oggi si ritrovano qui, insieme all'intera città, per piangere Roberto, Patrizia, Margherita e per pregare per la guarigione di Carmela, Martina, Giuseppe, Luisa, Patrizia, Mya, Anna, Greta, Morena Suamy e Annunziata, vittime di un crollo che va ben oltre le macerie di cemento e ferro, assurgendo a simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato, non solo qui ma in tutte le periferie della nostra città, del nostro Sud, della nostra Italia! Periferie che possono rinascere, che possono diventare simbolo di una resurrezione possibile, come ci insegna proprio la nostra Scampia che, al di là di certe narrazioni parziali e stereotipate, ha saputo sempre rialzarsi, diventando un esempio di autentica resilienza e riscatto, grazie all'onestà e all'impegno di tanti suoi figli e figlie, Chiesa, società civile e istituzioni che, quando si alleano per il bene comune, possono compiere veri e propri miracoli".

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SCAMPIA - Funerali delle vittime del crollo, presenti le autorità, l'arcivescovo Battaglia: "Scampia esempio di resilienza e riscatto"

di Napoli Magazine

29/07/2024 - 09:52

Si sono svolti in Piazza Giovanni Paolo II i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia, alla presenza di circa 300 persone. A officiare la cerimonia l'arcivescovo Mimmo Battaglia. Il presidente della Regione De Luca, il sindaco di Napoli Manfredi, la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, il prefetto Michele di Bari l'ex presidente della Camera Roberto Fico tra i rappresentanti delle istituzioni presenti. Nel crollo del ponte-ballatoio della Vela oltre alle tre vittime sono rimaste ferite altre dodici persone, tra cui sette bambine di età inferiore ai 10 anni. Quattro i feriti gravi tuttora ricoverati negli ospedali cittadini, due adulti e due minori. Crollo colposo e omicidio colposo le ipotesi di reato dell'indagine aperta dalla Procura di Napoli. "La nostra Scampia al di là di certe narrazioni parziali e stereotipate, ha saputo sempre rialzarsi, diventando un esempio di autentica resilienza e riscatto", ha detto don Mimmo Battaglia durante la sua omelia.

 "Gli abitanti di Scampia - ha esordito don Mimmo - che per già molto tempo hanno subito etichette mediatiche frettolose e generalizzanti, che hanno tanto lottato per scrollarsi di dosso un'opinione pubblica che legge le situazioni con una superficialità spesso più attratta dalla decadenza del male che dai tanti segni primaverili di riscatto, oggi si ritrovano qui, insieme all'intera città, per piangere Roberto, Patrizia, Margherita e per pregare per la guarigione di Carmela, Martina, Giuseppe, Luisa, Patrizia, Mya, Anna, Greta, Morena Suamy e Annunziata, vittime di un crollo che va ben oltre le macerie di cemento e ferro, assurgendo a simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato, non solo qui ma in tutte le periferie della nostra città, del nostro Sud, della nostra Italia! Periferie che possono rinascere, che possono diventare simbolo di una resurrezione possibile, come ci insegna proprio la nostra Scampia che, al di là di certe narrazioni parziali e stereotipate, ha saputo sempre rialzarsi, diventando un esempio di autentica resilienza e riscatto, grazie all'onestà e all'impegno di tanti suoi figli e figlie, Chiesa, società civile e istituzioni che, quando si alleano per il bene comune, possono compiere veri e propri miracoli".