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Basket: insulti all'arbitro donna, campo squalificato per una giornata in provincia di Treviso
13.03.2025 15:08 di Napoli Magazine

E'di una giornata di squalifica del campo la sanzione che il giudice sportivo ha inflitto alla squadra di Divisione regionale 1 Pallacanestro Motta per l'episodio accaduto sabato scorso al palazzetto di Motta di Livenza (Treviso) con la pronuncia di insulti di matrice sessista, da parte di una donna tra il pubblico, verso la direttrice di gara 18enne. La tifosa, in dissenso con alcune scelte arbitrali che avrebbero penalizzato la squadra di casa in cui milita suo figlio, avrebbe "invitato" la giovane a dedicarsi alla prostituzione anziché all'arbitraggio. La ragazza aveva deciso allora di sospendere la gara e di fare in riprendere il gioco 20 minuti più tardi. La società trevigiana, impegnata in una gara contro gli avversari di Feltre (Belluno), è stata inoltre sanzionata con una multa di 30 euro per il lancio di "oggetti non contundenti" sempre verso l'arbitro. Sul fatto sta conducendo accertamenti anche la Digos.

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Basket: insulti all'arbitro donna, campo squalificato per una giornata in provincia di Treviso

di Napoli Magazine

13/03/2025 - 15:08

E'di una giornata di squalifica del campo la sanzione che il giudice sportivo ha inflitto alla squadra di Divisione regionale 1 Pallacanestro Motta per l'episodio accaduto sabato scorso al palazzetto di Motta di Livenza (Treviso) con la pronuncia di insulti di matrice sessista, da parte di una donna tra il pubblico, verso la direttrice di gara 18enne. La tifosa, in dissenso con alcune scelte arbitrali che avrebbero penalizzato la squadra di casa in cui milita suo figlio, avrebbe "invitato" la giovane a dedicarsi alla prostituzione anziché all'arbitraggio. La ragazza aveva deciso allora di sospendere la gara e di fare in riprendere il gioco 20 minuti più tardi. La società trevigiana, impegnata in una gara contro gli avversari di Feltre (Belluno), è stata inoltre sanzionata con una multa di 30 euro per il lancio di "oggetti non contundenti" sempre verso l'arbitro. Sul fatto sta conducendo accertamenti anche la Digos.