Intervistato da “Il Mattino”, parla il responsabile dell’area tecnico-sportiva del Napoli Basket, Pedro Llompart, dopo i primi tre k.o. stagionali.
La squadra ha un problema con il coach?
"Se la squadra avesse un problema, sarebbe un problema grande. Ma non è così. È un gruppo di ragazzi che provano a eseguire ciò che chiede. Io sono sicuro che il problema è quello della mentalità, dell'approccio. Abbiamo bisogno di una squadra che giochi 40 minuti con intensità massima, con il sangue agli occhi. E non che alterni momenti molto positivi a momenti di scarsa intensità. Non ce lo possiamo permettere. Se vogliamo arrivare alla salvezza, dobbiamo lottare dal primo all'ultimo secondo".
Nel dopo gara ha detto «si può perdere ma non così. Siamo stati lontani dal minimo. Dobbiamo cambiare, e cambieremo facendo quello che si deve fare». Cosa intendeva?
"Parlavo di cambio di mentalità, i giocatori devono capire che non è questa la strada. Sabato contro Cremona vogliamo vedere una squadra completamente diversa. La squadra lavora, si impegna. Ma a volte siamo bloccati, facciamo due cose buone di fila ma poi basta un errore e facciamo due passi indietro".
Hall resta sotto osservazione ma al momento non ci sono movimenti in vista.
"Pensiamo ai giocatori che abbiamo. Il campionato è difficile, il livello si è alzato, le neopromosse Trieste e Trapani sono competitive e la salvezza è un obiettivo non così facile da conquistare. A Sassari abbiamo pagato l'assenza di Pangos, che è un po' la nostra guida e che speriamo di recuperare per sabato. Ma questo non giustifica la sconfitta".
di Napoli Magazine
15/10/2024 - 18:51
Intervistato da “Il Mattino”, parla il responsabile dell’area tecnico-sportiva del Napoli Basket, Pedro Llompart, dopo i primi tre k.o. stagionali.
La squadra ha un problema con il coach?
"Se la squadra avesse un problema, sarebbe un problema grande. Ma non è così. È un gruppo di ragazzi che provano a eseguire ciò che chiede. Io sono sicuro che il problema è quello della mentalità, dell'approccio. Abbiamo bisogno di una squadra che giochi 40 minuti con intensità massima, con il sangue agli occhi. E non che alterni momenti molto positivi a momenti di scarsa intensità. Non ce lo possiamo permettere. Se vogliamo arrivare alla salvezza, dobbiamo lottare dal primo all'ultimo secondo".
Nel dopo gara ha detto «si può perdere ma non così. Siamo stati lontani dal minimo. Dobbiamo cambiare, e cambieremo facendo quello che si deve fare». Cosa intendeva?
"Parlavo di cambio di mentalità, i giocatori devono capire che non è questa la strada. Sabato contro Cremona vogliamo vedere una squadra completamente diversa. La squadra lavora, si impegna. Ma a volte siamo bloccati, facciamo due cose buone di fila ma poi basta un errore e facciamo due passi indietro".
Hall resta sotto osservazione ma al momento non ci sono movimenti in vista.
"Pensiamo ai giocatori che abbiamo. Il campionato è difficile, il livello si è alzato, le neopromosse Trieste e Trapani sono competitive e la salvezza è un obiettivo non così facile da conquistare. A Sassari abbiamo pagato l'assenza di Pangos, che è un po' la nostra guida e che speriamo di recuperare per sabato. Ma questo non giustifica la sconfitta".