Lo scandalo scommesse, con l'arresto di Terry Rozier di Miami e del coach di Portland, Chauncey Billups, è stato al centro dell'attenzione nella seconda giornata del campionato Nba, che nella notte italiana ha visto la disputa di una dozzina di partite. In particolare, gli Heats hanno vinto ampiamente, 146-114, a Memphis ma non prima di aver espresso tutta la loro vicinanza a Rozier, sospettato di aver partecipato a un giro di scommesse truccate, che è libero dopo il pagamento di una cauzione ma sospeso dalla Nba. Il capitano di Miami, Bam Adebayo, ha espresso il suo "pieno sostegno" al compagno.
"Come squadra, siamo qui per lui, col massimo supporto - ha detto Adebayo -. Preghiamo per lui, continuiamo a incoraggiarlo e vogliamo vincere le partite per andare avanti", ha aggiunto Adebayo. Rozier era già stato indagato due anni fa per una vicenda di scommesse dalla Nba, che aveva concluso che non vi erano "prove sufficienti". Ha vinto anche Portland - 139-119 in casa dei Golden State Warriors -, squadra guidata da Tiago Splitter, che è diventato il primo brasiliano a sedere in panchina in un match Nba, avendo ottenuto l'interim dopo che Billups è stato sospeso per l'inchiesta che lo vede coinvolto in un giro illegale di partite di poker. Ben otto giocatori di Portland sono andati in doppia cifra, segno che lo choc per l'arresto del coach non ha pesato. Stephen Curry ha realizzato sette triple e segnato 35 punti per i Warriors, prima di uscire a nove minuti dalla sirena finale. La sera prima ne aveva segnati 42 nella vittoria 137-131 ai supplementari a Denver. Numeri da campione qual è, ma superati da un'altra stella californiana, Luka Doncic. Lo sloveno dei Los Angeles Lakers ha messo a segno 49 punti, undici rimbalzi e otto assist nella vittoria 128-110 contro i Minnesota Timberwolves. Avendo segnato 43 punti nel match di apertura, Doncic è diventato il quarto giocatore a segnare più di 40 punti nelle prime due partite della stagione dopo Wilt Chamberlain, Michael Jordan e Anthony Davis.
di Napoli Magazine
25/10/2025 - 11:52
Lo scandalo scommesse, con l'arresto di Terry Rozier di Miami e del coach di Portland, Chauncey Billups, è stato al centro dell'attenzione nella seconda giornata del campionato Nba, che nella notte italiana ha visto la disputa di una dozzina di partite. In particolare, gli Heats hanno vinto ampiamente, 146-114, a Memphis ma non prima di aver espresso tutta la loro vicinanza a Rozier, sospettato di aver partecipato a un giro di scommesse truccate, che è libero dopo il pagamento di una cauzione ma sospeso dalla Nba. Il capitano di Miami, Bam Adebayo, ha espresso il suo "pieno sostegno" al compagno.
"Come squadra, siamo qui per lui, col massimo supporto - ha detto Adebayo -. Preghiamo per lui, continuiamo a incoraggiarlo e vogliamo vincere le partite per andare avanti", ha aggiunto Adebayo. Rozier era già stato indagato due anni fa per una vicenda di scommesse dalla Nba, che aveva concluso che non vi erano "prove sufficienti". Ha vinto anche Portland - 139-119 in casa dei Golden State Warriors -, squadra guidata da Tiago Splitter, che è diventato il primo brasiliano a sedere in panchina in un match Nba, avendo ottenuto l'interim dopo che Billups è stato sospeso per l'inchiesta che lo vede coinvolto in un giro illegale di partite di poker. Ben otto giocatori di Portland sono andati in doppia cifra, segno che lo choc per l'arresto del coach non ha pesato. Stephen Curry ha realizzato sette triple e segnato 35 punti per i Warriors, prima di uscire a nove minuti dalla sirena finale. La sera prima ne aveva segnati 42 nella vittoria 137-131 ai supplementari a Denver. Numeri da campione qual è, ma superati da un'altra stella californiana, Luka Doncic. Lo sloveno dei Los Angeles Lakers ha messo a segno 49 punti, undici rimbalzi e otto assist nella vittoria 128-110 contro i Minnesota Timberwolves. Avendo segnato 43 punti nel match di apertura, Doncic è diventato il quarto giocatore a segnare più di 40 punti nelle prime due partite della stagione dopo Wilt Chamberlain, Michael Jordan e Anthony Davis.