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NAPOLI BASKET - Coach Magro a CRC: "Prima volta al PalaBarbuto, non nascondo l'emozione, l'orgoglio di condurre questo gruppo"
11.10.2025 10:59 di Napoli Magazine
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Il coach del Napoli Basketball Alessandro Magro e il play della Pallacanestro Trieste Colbey Ross si raccontano in esclusiva nel secondo appuntamento di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme di Radio CRC.

Piene di spunti le interviste nel programma ideato da Stefano Prestisimone - storica firma de “Il Mattino” - e Davide Uccella, con le domande in studio e gli stimoli arrivati dai tifosi attraverso la linea WhatsApp di CRC, i social Facebook, Instagram e Telegram di Speak&Roll e dei partner “MemeNapoli” e “CanestroAzzurro”.

A seguire le principali dichiarazioni dei due ospiti, a poche ore dalla sfida di questa sera alle 20.30 tra azzurri e alabardati, sul parquet del PalaBarbuto ribattezzato “Alcott Arena”.

MAGRO E L'EMOZIONE DELLA PRIMA CASALINGA - "C'è grande attesa per un campionato che ci si aspetta importante da parte di Napoli. Abbiamo fatto un precampionato lontano dalle mura amiche. È la prima volta al PalaBarbuto, la prima volta che abbracciamo i nostri tifosi. Non nascondo l'emozione, l'orgoglio di condurre tecnicamente questo gruppo, essere il volto di questo nuovo corso, nuovo progetto. C'è grande ambizione, grande attesa, non vediamo l'ora".

MAGRO E IL FATTORE PALABARBUTO - "Vi dico un segreto: Simms, al primo giorno di allenamento, - e l'ha detto agli altri perché ci ha giocato da avversario - ha spiegato che non sanno cosa vuol dire giocare al PalaBarbuto. Questa è una città e questi sono dei tifosi che amano vedere la gente che vende cara la pelle e questo noi dobbiamo fare. Poi alla fine dei 40 minuti guarderemo il tabellone e cercheremo di capire se ci siamo meritati di vincere questa partita, ma noi dobbiamo lottare e provare a competere ogni volta che sia Bologna, che sia Milano o che sia una squadra di Serie B".

MAGRO, IL FOCUS SU TRIESTE - "E' una squadra di enorme talento, dovremo cercare di giocare una pallacanestro difensivamente molto maschia, molto fisica, evitando che i lunghi prendano la palla troppo vicino al ferro, sfruttando magari il nostro maggiore dinamismo, e provando a farli correre il meno possibile. Non c'è solo Markel Brown, con lui Michele Ruzzier è in una forma super, poi abbiamo Ross, Uthoff, Ramsey, poi uno come Toscano-Anderson che l'NBA l'ha giocata davvero e vinta, infilandosi qualche anello. Sissoko infine è un giocatore con un margine di miglioramento impressionante, con il suo atletismo e taglia fisica ha già un bel badge per provare a entrare in NBA o nell'alta pallacanestro europea".

MAGRO, IL BILANCIO SULLA PRIMA A BOLOGNA - "Se avete visto non siamo mai usciti del tutto dalla gara, forse potevamo davvero rientrare quando, sbagliando quel canestro con El-Amin per il -12, poi è diventato subito -18 all'intervallo. Nel secondo tempo siamo sempre stati 3-4 possessi, e loro hanno sempre respinto ogni nostro tentativo sui nostri errori banali. Penso che dobbiamo continuare a macinare gioco, farlo a prescindere da chi sia l'avversario proteggendo la nostra identità".

MAGRO E LA DIFESA DA REGISTRARE - "Siamo una squadra che vorrà correre e amerà correre, questo vuol dire che anche gli altri avranno tanti possessi a disposizione, quindi tante possibilità di fare canestro. So ovviamente che abbiamo fatto anche degli errori a metà campo, soprattutto nel secondo quarto. A Bologna abbiamo preso credo 20 punti in contropiede, quindi quella è sicuramente una cosa che dobbiamo correggere".

MAGRO E LA "QUESTIONE" CARUSO - "Penso che Willy viene da due anni dove ha fatto parte di una squadra importante ma gli manca ancora un po' il giocato. Noi siamo qui per restituirglielo, abbiamo estrema fiducia in quello che lui ci può dare e ci darà. Io credo che sia fondamentale, anche negli errori, partire da una base di fiducia reciproca, e questa fiducia lui la sente. Ovvio che durante la settimana stiamo provando a vagliare anche quintetti diversi, quindi con lui o addirittura con Croswell anche da quattro. Stiamo valutando la possibilità di giocare un pochino più lontano dal canestro, anche per fare un tiro fronte che sia da tre punti o da due punti, ma è un percorso e ci vorrà tempo".

MAGRO E LA "QUESTIONE" EL-AMIN - "L'ho detto in conferenza stampa dopo la partita con la Virtus, verrò preso per folle, ma non ci si può troppo preoccupare. Quello che ho detto a lui è che quello che mi aspetto da lui è che sia aggressivo, che provi a giocare tutte le volte che prende il pallone per creare un vantaggio per sé o per gli altri, perché ha dimostrato di avere capacità sia di finire che di leggere il gioco, ma io credo che questo sia il momento dove la gente debba avere fiducia in quello che noi stiamo costruendo".

MAGRO, LA SCELTA DEI GIOCATORI E IL SUO METODO - "Quando dico che amo i miei giocatori è perché li ho scelti, uno per uno. Nessuno era già qua, e anche Kaspar (Treier, ndr) che era qua abbiamo scelto di tenerlo. Tutti sono stati coinvolti e ingaggiati dopo una job interview molto molto approfondita con me e James (Laughlin, ndr.). Tutti sono qua perché sanno che la mia è una pallacanestro dove bisogna cercare di leggere e capire molto. Non sono un allenatore che dà comandi da eseguire, ma invita a leggere e condividere. Il processo ovviamente è un po' più lungo, però io credo che se si riuscirà a rendere i giocatori molto più autonomi in campo, poi saremo in grado di reagire a tutte quelle che potranno essere le problematiche che il campo ci metterà davanti".

MAGRO, POSSIBILE CREARE A NAPOLI UN NUOVO TANDEM DELLA VALLE-BILAN? - "Ovviamente Della Valle e Bilan sono due giocatori difficilmente replicabili, Bilan decisamente no, quindi è un po' come quando a Guardiola gli chiesero come si faceva fare il Tiki Taka. Ci vogliono quegli attori lì, però è anche il tipo di pallacanestro che voglio provare a riprodurre. Puntando tutto sulla condivisione in attacco e in difesa, giocando side to side, avendo tanti giocatori che possono attaccare e creare dei vantaggi. Quindi se vi ricordate il primo anno di Brescia era con Mitrou-Long, Petrucelli e Amedeo della Valle: proveremo a fare lo stesso con Naz (Mitrou-Long, ndr), Rasir Bolton e Flagg o addirittura El-Amin.

MAGRO, IL SUCCESSO NASCE DALLE IDEE PRIMA CHE DEI SOLDI -  "Credo che ovviamente i soldi possono aiutare, ma quando si costruisce una squadra si deve partire da delle idee. Le mie idee sono quelle che abbiamo condiviso con James Laughlin, il nostro general manager, e tutto il club. Oggettivamente siamo riusciti a prendere tutti i giocatori che volevamo, con le tipologie che volevamo".

MAGRO, IL DESIDERIO DI APRIRE UN CICLO A NAPOLI - "Uno dei motivi fondamentali per il quale ho deciso di accettare questa nuova sfida è la possibilità di provare come è stato a Brescia lasciare qui la propria firma, il proprio modello, in una città dove assolutamente vale la pena fare pallacanestro e vale la pena vivere soprattutto. Io c'ero stato solo da avversario, ma veramente siete fortunati perché la vostra città è stupenda. Io credo che la prima cosa fondamentale sia essere credibili, avere credibilità nei confronti di chi fa questo lavoro. Sto parlando di agenti, sto parlando di giocatori, dobbiamo dare testimonianza della qualità del lavoro che esprimiamo tutti i giorni, il che non vuol dire che vincere le partite sia secondario. È importante vincere le partite, ma dobbiamo dimostrare il più velocemente possibile di essere credibili e consistenti nel tempo".

COLBEY ROSS E IL MOMENTO DELLA “SUA” TRIESTE: “Veniamo da due sconfitte che sono arrivate negli ultimi minuti, che derivano principalmente da errori al tiro, soprattutto dalla linea del tiro libero dove dobbiamo sicuramente riuscire a fare meglio. Si tratta di un percorso: abbiamo un nuovo coach, nuovi giocatori, abbiamo bisogno di tempo ancora per conoscerci, ma si tratta di fare un passo alla volta, rimanere allineati, rimanere sulla stessa pagina e fare tutte quelle piccole cose che fino adesso non siamo riusciti a fare per aiutarci l'uno con l'altro in campo. Il metodo di lavoro è lo stesso e anche la ricerca del gioco è abbastanza simile, giocare in transizione, giocare molto veloci, cercare diverse palle nel pitturato e dopo cercare molte soluzioni da tre. È vero però che il gioco espresso negli Stati Uniti e in Spagna sicuramente parla una lingua diversa e dobbiamo capire queste piccole cose nuove che sta cercando di inserire di volta in volta coach González, soprattutto per chi arriva dagli Stati Uniti deve cominciare a entrare in quest'ottica, cominciare a imparare questo gioco, però dal lato nostro dei giocatori è sempre bello imparare cose nuove, ci vorrà sicuramente un po' di tempo per entrare, come abbiamo detto prima, per seguire questo processo, però siamo sicuri che potremo fare il meglio”.

COLBEY ROSS SU COACH MAGRO E IL DUELLO CON MITROU-LONG: “Sicuramente mi ricordo di coach Magro, soprattutto quando allenava a Brescia, mi ricordo il suo stile di gioco. Avevano sicuramente una difesa molto intensa e mi aspetto di trovare lo stesso sistema difensivo anche qui a Napoli. Chiaramente ho giocato contro diversi giocatori che adesso fanno parte del roster di Napoli, come Mitrou-Long e Simms. È una squadra con veramente molto talento, cerca come noi punti nel pitturato e dall'arco dei tre punti. Dobbiamo semplicemente essere preparati, attenerci a quello che è il nostro game plan e su quelli che sono i nostri punti di forza e punti di forza della squadra, cercando come sempre un attacco veloce e una difesa compatta. Mitrou-Long è sicuramente un giocatore eccezionale che si trova peraltro adesso in un momento dove è molto a suo agio. Sarà un bellissimo match-up, so che ogni sfida in LBA mi ritroverò di fronte a giocatori validissimi, per cui questa è una di queste partite. Sicuramente Mitrou-Long adesso, ancora più che a Milano dove avevo già mostrato delle cose eccezionali, è più nel suo ruolo, ha lo stesso coach che aveva a Brescia e trova soluzioni molto più nelle sue corde ed è in un momento estremamente buono della sua pallacanestro”.

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NAPOLI BASKET - Coach Magro a CRC: "Prima volta al PalaBarbuto, non nascondo l'emozione, l'orgoglio di condurre questo gruppo"

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11/10/2025 - 10:59

Il coach del Napoli Basketball Alessandro Magro e il play della Pallacanestro Trieste Colbey Ross si raccontano in esclusiva nel secondo appuntamento di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme di Radio CRC.

Piene di spunti le interviste nel programma ideato da Stefano Prestisimone - storica firma de “Il Mattino” - e Davide Uccella, con le domande in studio e gli stimoli arrivati dai tifosi attraverso la linea WhatsApp di CRC, i social Facebook, Instagram e Telegram di Speak&Roll e dei partner “MemeNapoli” e “CanestroAzzurro”.

A seguire le principali dichiarazioni dei due ospiti, a poche ore dalla sfida di questa sera alle 20.30 tra azzurri e alabardati, sul parquet del PalaBarbuto ribattezzato “Alcott Arena”.

MAGRO E L'EMOZIONE DELLA PRIMA CASALINGA - "C'è grande attesa per un campionato che ci si aspetta importante da parte di Napoli. Abbiamo fatto un precampionato lontano dalle mura amiche. È la prima volta al PalaBarbuto, la prima volta che abbracciamo i nostri tifosi. Non nascondo l'emozione, l'orgoglio di condurre tecnicamente questo gruppo, essere il volto di questo nuovo corso, nuovo progetto. C'è grande ambizione, grande attesa, non vediamo l'ora".

MAGRO E IL FATTORE PALABARBUTO - "Vi dico un segreto: Simms, al primo giorno di allenamento, - e l'ha detto agli altri perché ci ha giocato da avversario - ha spiegato che non sanno cosa vuol dire giocare al PalaBarbuto. Questa è una città e questi sono dei tifosi che amano vedere la gente che vende cara la pelle e questo noi dobbiamo fare. Poi alla fine dei 40 minuti guarderemo il tabellone e cercheremo di capire se ci siamo meritati di vincere questa partita, ma noi dobbiamo lottare e provare a competere ogni volta che sia Bologna, che sia Milano o che sia una squadra di Serie B".

MAGRO, IL FOCUS SU TRIESTE - "E' una squadra di enorme talento, dovremo cercare di giocare una pallacanestro difensivamente molto maschia, molto fisica, evitando che i lunghi prendano la palla troppo vicino al ferro, sfruttando magari il nostro maggiore dinamismo, e provando a farli correre il meno possibile. Non c'è solo Markel Brown, con lui Michele Ruzzier è in una forma super, poi abbiamo Ross, Uthoff, Ramsey, poi uno come Toscano-Anderson che l'NBA l'ha giocata davvero e vinta, infilandosi qualche anello. Sissoko infine è un giocatore con un margine di miglioramento impressionante, con il suo atletismo e taglia fisica ha già un bel badge per provare a entrare in NBA o nell'alta pallacanestro europea".

MAGRO, IL BILANCIO SULLA PRIMA A BOLOGNA - "Se avete visto non siamo mai usciti del tutto dalla gara, forse potevamo davvero rientrare quando, sbagliando quel canestro con El-Amin per il -12, poi è diventato subito -18 all'intervallo. Nel secondo tempo siamo sempre stati 3-4 possessi, e loro hanno sempre respinto ogni nostro tentativo sui nostri errori banali. Penso che dobbiamo continuare a macinare gioco, farlo a prescindere da chi sia l'avversario proteggendo la nostra identità".

MAGRO E LA DIFESA DA REGISTRARE - "Siamo una squadra che vorrà correre e amerà correre, questo vuol dire che anche gli altri avranno tanti possessi a disposizione, quindi tante possibilità di fare canestro. So ovviamente che abbiamo fatto anche degli errori a metà campo, soprattutto nel secondo quarto. A Bologna abbiamo preso credo 20 punti in contropiede, quindi quella è sicuramente una cosa che dobbiamo correggere".

MAGRO E LA "QUESTIONE" CARUSO - "Penso che Willy viene da due anni dove ha fatto parte di una squadra importante ma gli manca ancora un po' il giocato. Noi siamo qui per restituirglielo, abbiamo estrema fiducia in quello che lui ci può dare e ci darà. Io credo che sia fondamentale, anche negli errori, partire da una base di fiducia reciproca, e questa fiducia lui la sente. Ovvio che durante la settimana stiamo provando a vagliare anche quintetti diversi, quindi con lui o addirittura con Croswell anche da quattro. Stiamo valutando la possibilità di giocare un pochino più lontano dal canestro, anche per fare un tiro fronte che sia da tre punti o da due punti, ma è un percorso e ci vorrà tempo".

MAGRO E LA "QUESTIONE" EL-AMIN - "L'ho detto in conferenza stampa dopo la partita con la Virtus, verrò preso per folle, ma non ci si può troppo preoccupare. Quello che ho detto a lui è che quello che mi aspetto da lui è che sia aggressivo, che provi a giocare tutte le volte che prende il pallone per creare un vantaggio per sé o per gli altri, perché ha dimostrato di avere capacità sia di finire che di leggere il gioco, ma io credo che questo sia il momento dove la gente debba avere fiducia in quello che noi stiamo costruendo".

MAGRO, LA SCELTA DEI GIOCATORI E IL SUO METODO - "Quando dico che amo i miei giocatori è perché li ho scelti, uno per uno. Nessuno era già qua, e anche Kaspar (Treier, ndr) che era qua abbiamo scelto di tenerlo. Tutti sono stati coinvolti e ingaggiati dopo una job interview molto molto approfondita con me e James (Laughlin, ndr.). Tutti sono qua perché sanno che la mia è una pallacanestro dove bisogna cercare di leggere e capire molto. Non sono un allenatore che dà comandi da eseguire, ma invita a leggere e condividere. Il processo ovviamente è un po' più lungo, però io credo che se si riuscirà a rendere i giocatori molto più autonomi in campo, poi saremo in grado di reagire a tutte quelle che potranno essere le problematiche che il campo ci metterà davanti".

MAGRO, POSSIBILE CREARE A NAPOLI UN NUOVO TANDEM DELLA VALLE-BILAN? - "Ovviamente Della Valle e Bilan sono due giocatori difficilmente replicabili, Bilan decisamente no, quindi è un po' come quando a Guardiola gli chiesero come si faceva fare il Tiki Taka. Ci vogliono quegli attori lì, però è anche il tipo di pallacanestro che voglio provare a riprodurre. Puntando tutto sulla condivisione in attacco e in difesa, giocando side to side, avendo tanti giocatori che possono attaccare e creare dei vantaggi. Quindi se vi ricordate il primo anno di Brescia era con Mitrou-Long, Petrucelli e Amedeo della Valle: proveremo a fare lo stesso con Naz (Mitrou-Long, ndr), Rasir Bolton e Flagg o addirittura El-Amin.

MAGRO, IL SUCCESSO NASCE DALLE IDEE PRIMA CHE DEI SOLDI -  "Credo che ovviamente i soldi possono aiutare, ma quando si costruisce una squadra si deve partire da delle idee. Le mie idee sono quelle che abbiamo condiviso con James Laughlin, il nostro general manager, e tutto il club. Oggettivamente siamo riusciti a prendere tutti i giocatori che volevamo, con le tipologie che volevamo".

MAGRO, IL DESIDERIO DI APRIRE UN CICLO A NAPOLI - "Uno dei motivi fondamentali per il quale ho deciso di accettare questa nuova sfida è la possibilità di provare come è stato a Brescia lasciare qui la propria firma, il proprio modello, in una città dove assolutamente vale la pena fare pallacanestro e vale la pena vivere soprattutto. Io c'ero stato solo da avversario, ma veramente siete fortunati perché la vostra città è stupenda. Io credo che la prima cosa fondamentale sia essere credibili, avere credibilità nei confronti di chi fa questo lavoro. Sto parlando di agenti, sto parlando di giocatori, dobbiamo dare testimonianza della qualità del lavoro che esprimiamo tutti i giorni, il che non vuol dire che vincere le partite sia secondario. È importante vincere le partite, ma dobbiamo dimostrare il più velocemente possibile di essere credibili e consistenti nel tempo".

COLBEY ROSS E IL MOMENTO DELLA “SUA” TRIESTE: “Veniamo da due sconfitte che sono arrivate negli ultimi minuti, che derivano principalmente da errori al tiro, soprattutto dalla linea del tiro libero dove dobbiamo sicuramente riuscire a fare meglio. Si tratta di un percorso: abbiamo un nuovo coach, nuovi giocatori, abbiamo bisogno di tempo ancora per conoscerci, ma si tratta di fare un passo alla volta, rimanere allineati, rimanere sulla stessa pagina e fare tutte quelle piccole cose che fino adesso non siamo riusciti a fare per aiutarci l'uno con l'altro in campo. Il metodo di lavoro è lo stesso e anche la ricerca del gioco è abbastanza simile, giocare in transizione, giocare molto veloci, cercare diverse palle nel pitturato e dopo cercare molte soluzioni da tre. È vero però che il gioco espresso negli Stati Uniti e in Spagna sicuramente parla una lingua diversa e dobbiamo capire queste piccole cose nuove che sta cercando di inserire di volta in volta coach González, soprattutto per chi arriva dagli Stati Uniti deve cominciare a entrare in quest'ottica, cominciare a imparare questo gioco, però dal lato nostro dei giocatori è sempre bello imparare cose nuove, ci vorrà sicuramente un po' di tempo per entrare, come abbiamo detto prima, per seguire questo processo, però siamo sicuri che potremo fare il meglio”.

COLBEY ROSS SU COACH MAGRO E IL DUELLO CON MITROU-LONG: “Sicuramente mi ricordo di coach Magro, soprattutto quando allenava a Brescia, mi ricordo il suo stile di gioco. Avevano sicuramente una difesa molto intensa e mi aspetto di trovare lo stesso sistema difensivo anche qui a Napoli. Chiaramente ho giocato contro diversi giocatori che adesso fanno parte del roster di Napoli, come Mitrou-Long e Simms. È una squadra con veramente molto talento, cerca come noi punti nel pitturato e dall'arco dei tre punti. Dobbiamo semplicemente essere preparati, attenerci a quello che è il nostro game plan e su quelli che sono i nostri punti di forza e punti di forza della squadra, cercando come sempre un attacco veloce e una difesa compatta. Mitrou-Long è sicuramente un giocatore eccezionale che si trova peraltro adesso in un momento dove è molto a suo agio. Sarà un bellissimo match-up, so che ogni sfida in LBA mi ritroverò di fronte a giocatori validissimi, per cui questa è una di queste partite. Sicuramente Mitrou-Long adesso, ancora più che a Milano dove avevo già mostrato delle cose eccezionali, è più nel suo ruolo, ha lo stesso coach che aveva a Brescia e trova soluzioni molto più nelle sue corde ed è in un momento estremamente buono della sua pallacanestro”.