Calcio
BAYERN MONACO - Rummenigge: "La Premier mette a rischio la sostenibilità finanziaria di tutti"
30.09.2025 00:13 di Napoli Magazine
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Karl-Heinz Rummenigge, ex amministratore delegato e attuale membro del consiglio di amministrazione del Bayern Monaco, torna a puntare i riflettori sulla sostenibilità economica del calcio europeo. In un’intervista a BR24, la leggenda bavarese ha lanciato un monito contro l’escalation dei costi salariali e dei trasferimenti: "Non possiamo continuare con salari e spese di mercato in costante aumento. Non è un modo serio di lavorare", ha dichiarato, evidenziando come i club tedeschi, Bayern incluso, faticano ormai a competere con le cifre offerte dai club inglesi.

Rummenigge individua il problema principale nel capitale proveniente da investitori esterni: "In Inghilterra i club appartengono a multimiliardari o addirittura a Stati, come Arabia Saudita e Qatar. Questo ti costringe a competere con entità enormi, anche in Champions League". L’ex dirigente propone quindi un adeguamento delle regole finanziarie: "Bisogna ridurre il tetto sulle spese dal 70% al 60%, o meglio ancora al 55% degli introiti destinati a stipendi e trasferimenti. Il calcio non può essere l’unica industria al mondo a perdere denaro sistematicamente".

Rummenigge auspica un confronto condiviso tra club, giocatori e agenti: "Serve una soluzione comune. Non possiamo continuare con la logica dell’‘always more’. Tutti devono sedersi attorno a un tavolo e discutere seriamente del futuro. Se il denaro viene meno, cercano sempre nuove competizioni o ampliano il calendario, ma questo non è più sostenibile".

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BAYERN MONACO - Rummenigge: "La Premier mette a rischio la sostenibilità finanziaria di tutti"

di Napoli Magazine

30/09/2025 - 00:13

Karl-Heinz Rummenigge, ex amministratore delegato e attuale membro del consiglio di amministrazione del Bayern Monaco, torna a puntare i riflettori sulla sostenibilità economica del calcio europeo. In un’intervista a BR24, la leggenda bavarese ha lanciato un monito contro l’escalation dei costi salariali e dei trasferimenti: "Non possiamo continuare con salari e spese di mercato in costante aumento. Non è un modo serio di lavorare", ha dichiarato, evidenziando come i club tedeschi, Bayern incluso, faticano ormai a competere con le cifre offerte dai club inglesi.

Rummenigge individua il problema principale nel capitale proveniente da investitori esterni: "In Inghilterra i club appartengono a multimiliardari o addirittura a Stati, come Arabia Saudita e Qatar. Questo ti costringe a competere con entità enormi, anche in Champions League". L’ex dirigente propone quindi un adeguamento delle regole finanziarie: "Bisogna ridurre il tetto sulle spese dal 70% al 60%, o meglio ancora al 55% degli introiti destinati a stipendi e trasferimenti. Il calcio non può essere l’unica industria al mondo a perdere denaro sistematicamente".

Rummenigge auspica un confronto condiviso tra club, giocatori e agenti: "Serve una soluzione comune. Non possiamo continuare con la logica dell’‘always more’. Tutti devono sedersi attorno a un tavolo e discutere seriamente del futuro. Se il denaro viene meno, cercano sempre nuove competizioni o ampliano il calendario, ma questo non è più sostenibile".