"Siamo più che vicini ad un accordo di pace su Gaza": lo ha detto Donald Trump iniziando la conferenza stampa con Benjamin Netanyahu, sottolineando che "L'Europa è stata molto coinvolta nell'elaborazione del piano per Gaza" e ringraziando anche i "Paesi arabi e musulmani per il loro contributo". Trump ha quindi ringraziato Netanyahu per avere "accettato il piano di pace".
"Ho sentito che Hamas intende accettare il piano per Gaza", ha aggiunto Trump avvertendo che Israele avrà il diritto" e il pieno appoggio degli Stati Uniti di "completare il lavoro di annientamento della minaccia di Hamas", se il gruppo rifiuta il piano. Il piano di pace Usa prevede inoltre un ritiro graduale delle forze israeliane da Gaza e che le parti si accorderanno sulla tempistica.
Donald Trump ha quindi bacchettato i Paesi, anche europei, "che hanno stupidamente riconosciuto la Palestina" ed ha lodato Netanyahu: "Bibi è un 'guerriero'" ma "capisce che è tempo di mettere fine alla guerra a Gaza":
Netanyahu ha confermato: "Accetto il tuo piano per mettere fine alla guerra a Gaza", elencando alcune delle principali condizioni previste.
La Casa Bianca ha pubblicato il piano di Donald Trump per Gaza in 20 punti. Nei primi due si legge che la Striscia "sarà una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo che non rappresenterà una minaccia per i suoi vicini" che "sarà riqualificata a beneficio della popolazione di Gaza, che ha sofferto più che abbastanza".
Se le parti accetteranno la proposta di Trump gli ostaggi nelle mani di Hamas saranno liberati entro 72 ore, vivi o morti. In cambio, Israele libererà 250 prigionieri palestinesi condannati all'ergastolo più 1700 cittadini di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
Il piano prevede inoltre che "Gaza sarà governata sotto l'amministrazione transitoria temporanea di un comitato palestinese tecnocratico e apolitico, responsabile della gestione quotidiana dei servizi pubblici e delle municipalità per la popolazione di Gaza. Questo comitato sarà composto da palestinesi qualificati e da esperti internazionali, con la supervisione e il controllo di un nuovo organismo transitorio internazionale, il "Board of Peace", che sarà presieduto e guidato dal Presidente Donald J. Trump, insieme ad altri membri e capi di Stato che saranno annunciati, incluso l'ex Primo Ministro Tony Blair".
Il notiziario di Channel 12 riferisce che il team del presidente degli Stati Uniti ha apportato "cambiamenti radicali" alla sua proposta di pace per Gaza, al fine di renderla più "realistica" per essere accettata da Israele, dopo un incontro con il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer e Netanyahu.
Il funzionario vicino al primo ministro israeliano che ha parlato con Channel 12 ha aggiunto: "Sappiamo che Hamas non accetterà di disarmarsi. Inoltre, non sono pronti a rilasciare gli ostaggi in un'unica fase, e non sono disposti a liberare tutti se non c'è una garanzia assoluta che la vicenda sia conclusa e che non ci sarà la guerra. E anche in quel caso, c'è il dubbio che manterranno la parola data".
Un alto funzionario di Hamas, Taher al-Nunu, ha dichiarato però all'emittente qatariota Al-Arabi che "finora non ci sono state discussioni dirette o indirette sul piano promosso dagli Stati Uniti, e che Hamas ne è a conoscenza solo attraverso indiscrezioni sui media. Hamas non ha preso parte ai negoziati sul piano americano". Secondo lui, "Hamas è pronto al rilascio degli ostaggi come parte di un accordo globale che porrà fine alla guerra e porterà al ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza".
Un veicolo del Secret Service ha preso fuoco all'esterno della Casa Bianca, causando la chiusura delle strade in vista della visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo scrive il sito Justthenews.com. Il Suv ha preso fuoco sul sedile posteriore e non sembrano esserci state feriti. La corrispondente della Casa Bianca per Just the News, Amanda Head, ha confermato l'accaduto in qualità di testimone oculare. Il veicolo si trovava all'angolo tra la 18th Street e Pennsylvania Avenue.
"Gli Stati Uniti e Israele sono molto vicini a raggiungere un accordo sul piano di Trump per porre fine alla guerra", aveva dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca al termine dell'incontro di ieri sera tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'inviato speciale americano Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner. Lo ha riferito la testata israeliana N12, sostenendo che sarebbe risolta "la maggior parte delle questioni riguardanti la proposta di accordo sugli ostaggi".
L'alto funzionario della Casa Bianca ha osservato che, in ogni caso, affinché si raggiunga un accordo, è necessario anche il consenso di Hamas, che non è ancora arrivato ufficialmente. All'incontro, a cui ha partecipato anche il ministro per gli Affari strategici israeliano Ron Dermer, è stato discusso il "piano in 21 punti" per porre fine alla guerra a Gaza e restituire gli ostaggi. Durante l'incontro, sono state delineate quasi tutte le complesse questioni per Israele, ha appreso N12.
Questo in preparazione dell'incontro tra Netanyahu e Trump. Le nuove formulazioni proposte da Witkoff e Kushner sarebbero state accettate da Netanyahu e Dermer. Al centro due questioni centrali: il coinvolgimento dell'Autorità Nazionale Palestinese nelle questioni di Gaza e il disarmo di Hamas. Il disaccordo tra Stati Uniti e Israele sarebbe sul percorso e il ritmo con cui verranno condotte le azioni. Secondo la testata israeliana ci sarebbe preoccupazione che, nella battaglia per conquistare l'attenzione di Trump, i paesi arabi siano riusciti a influenzarlo e a oscurare la richiesta israeliana di stroncare Hamas. Si prevede che Netanyahu incontrerà i membri della sua coalizione, in particolare il ministro Bezalel Smotrich, che sta facendo pressioni sul premier. Netanyahu cercherà di calmare i suoi alleati. Non è certo che Netanyahu abbia attualmente tutte le risposte per loro, ma cercherà di dire loro di non preoccuparsi, perché la situazione è sotto controllo.
di Napoli Magazine
29/09/2025 - 21:07
"Siamo più che vicini ad un accordo di pace su Gaza": lo ha detto Donald Trump iniziando la conferenza stampa con Benjamin Netanyahu, sottolineando che "L'Europa è stata molto coinvolta nell'elaborazione del piano per Gaza" e ringraziando anche i "Paesi arabi e musulmani per il loro contributo". Trump ha quindi ringraziato Netanyahu per avere "accettato il piano di pace".
"Ho sentito che Hamas intende accettare il piano per Gaza", ha aggiunto Trump avvertendo che Israele avrà il diritto" e il pieno appoggio degli Stati Uniti di "completare il lavoro di annientamento della minaccia di Hamas", se il gruppo rifiuta il piano. Il piano di pace Usa prevede inoltre un ritiro graduale delle forze israeliane da Gaza e che le parti si accorderanno sulla tempistica.
Donald Trump ha quindi bacchettato i Paesi, anche europei, "che hanno stupidamente riconosciuto la Palestina" ed ha lodato Netanyahu: "Bibi è un 'guerriero'" ma "capisce che è tempo di mettere fine alla guerra a Gaza":
Netanyahu ha confermato: "Accetto il tuo piano per mettere fine alla guerra a Gaza", elencando alcune delle principali condizioni previste.
La Casa Bianca ha pubblicato il piano di Donald Trump per Gaza in 20 punti. Nei primi due si legge che la Striscia "sarà una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo che non rappresenterà una minaccia per i suoi vicini" che "sarà riqualificata a beneficio della popolazione di Gaza, che ha sofferto più che abbastanza".
Se le parti accetteranno la proposta di Trump gli ostaggi nelle mani di Hamas saranno liberati entro 72 ore, vivi o morti. In cambio, Israele libererà 250 prigionieri palestinesi condannati all'ergastolo più 1700 cittadini di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
Il piano prevede inoltre che "Gaza sarà governata sotto l'amministrazione transitoria temporanea di un comitato palestinese tecnocratico e apolitico, responsabile della gestione quotidiana dei servizi pubblici e delle municipalità per la popolazione di Gaza. Questo comitato sarà composto da palestinesi qualificati e da esperti internazionali, con la supervisione e il controllo di un nuovo organismo transitorio internazionale, il "Board of Peace", che sarà presieduto e guidato dal Presidente Donald J. Trump, insieme ad altri membri e capi di Stato che saranno annunciati, incluso l'ex Primo Ministro Tony Blair".
Il notiziario di Channel 12 riferisce che il team del presidente degli Stati Uniti ha apportato "cambiamenti radicali" alla sua proposta di pace per Gaza, al fine di renderla più "realistica" per essere accettata da Israele, dopo un incontro con il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer e Netanyahu.
Il funzionario vicino al primo ministro israeliano che ha parlato con Channel 12 ha aggiunto: "Sappiamo che Hamas non accetterà di disarmarsi. Inoltre, non sono pronti a rilasciare gli ostaggi in un'unica fase, e non sono disposti a liberare tutti se non c'è una garanzia assoluta che la vicenda sia conclusa e che non ci sarà la guerra. E anche in quel caso, c'è il dubbio che manterranno la parola data".
Un alto funzionario di Hamas, Taher al-Nunu, ha dichiarato però all'emittente qatariota Al-Arabi che "finora non ci sono state discussioni dirette o indirette sul piano promosso dagli Stati Uniti, e che Hamas ne è a conoscenza solo attraverso indiscrezioni sui media. Hamas non ha preso parte ai negoziati sul piano americano". Secondo lui, "Hamas è pronto al rilascio degli ostaggi come parte di un accordo globale che porrà fine alla guerra e porterà al ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza".
Un veicolo del Secret Service ha preso fuoco all'esterno della Casa Bianca, causando la chiusura delle strade in vista della visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo scrive il sito Justthenews.com. Il Suv ha preso fuoco sul sedile posteriore e non sembrano esserci state feriti. La corrispondente della Casa Bianca per Just the News, Amanda Head, ha confermato l'accaduto in qualità di testimone oculare. Il veicolo si trovava all'angolo tra la 18th Street e Pennsylvania Avenue.
"Gli Stati Uniti e Israele sono molto vicini a raggiungere un accordo sul piano di Trump per porre fine alla guerra", aveva dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca al termine dell'incontro di ieri sera tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'inviato speciale americano Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner. Lo ha riferito la testata israeliana N12, sostenendo che sarebbe risolta "la maggior parte delle questioni riguardanti la proposta di accordo sugli ostaggi".
L'alto funzionario della Casa Bianca ha osservato che, in ogni caso, affinché si raggiunga un accordo, è necessario anche il consenso di Hamas, che non è ancora arrivato ufficialmente. All'incontro, a cui ha partecipato anche il ministro per gli Affari strategici israeliano Ron Dermer, è stato discusso il "piano in 21 punti" per porre fine alla guerra a Gaza e restituire gli ostaggi. Durante l'incontro, sono state delineate quasi tutte le complesse questioni per Israele, ha appreso N12.
Questo in preparazione dell'incontro tra Netanyahu e Trump. Le nuove formulazioni proposte da Witkoff e Kushner sarebbero state accettate da Netanyahu e Dermer. Al centro due questioni centrali: il coinvolgimento dell'Autorità Nazionale Palestinese nelle questioni di Gaza e il disarmo di Hamas. Il disaccordo tra Stati Uniti e Israele sarebbe sul percorso e il ritmo con cui verranno condotte le azioni. Secondo la testata israeliana ci sarebbe preoccupazione che, nella battaglia per conquistare l'attenzione di Trump, i paesi arabi siano riusciti a influenzarlo e a oscurare la richiesta israeliana di stroncare Hamas. Si prevede che Netanyahu incontrerà i membri della sua coalizione, in particolare il ministro Bezalel Smotrich, che sta facendo pressioni sul premier. Netanyahu cercherà di calmare i suoi alleati. Non è certo che Netanyahu abbia attualmente tutte le risposte per loro, ma cercherà di dire loro di non preoccuparsi, perché la situazione è sotto controllo.