Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona: "La partita di ieri ha detto che il Napoli vince in scioltezza e lo fa con predominanza imbarazzante per l'avversario. La gara con il Verona non è stata mai in discussione e il work in progress sta terminando, perché siamo alla sublimazione del gioco. Il Napoli è qualche settimana che sta convincendo, contro il Verona abbiamo visto il migliore della stagione sia tatticamente che come proposta di gioco in campo. Il Napoli si è fatto forte degli infortuni: quello di Kvara non è venuto per nuocere, perché ha permesso alla situazione di esplodere fragorosamente e poi il Napoli ha giocato meglio. Da un punto di vista della sublimazione del gioco, direi che siamo vicini ai livelli massimi. Atalanta? Sabato ho visto dal vivo la gara con l'Udinese e i friulano hanno preso a pallate i ragazzi di Gasperini, che per tutto il primo tempo non sono entrati nell'area avversaria. Il Napoli che ho osservato il giorno dopo era tutta un'altra storia. Le parole di Conte su Kvara? Come dirigente leggo così la situazione: la conferenza dell'allenatore è stata un'emblema alla sincerità e all'onestà. Portare il problema davanti alle telecamere è stata una cosa importante e Conte l'ha fatto bene, però ha esagerato a darsi delle colpe. Davanti a 11 mln di offerta, che ha dimostrato di essere un calciatore moderno e non una bandiera. Il club non poteva accontentare le sue richieste. I calciatori bandiera non mettono in difficoltà l'allenatore o i dirigenti, non tirano i remi in barca in attesa di un rinnovo o di un'offerta. Mi viene da domandarmi da quanto tempo il georgiano o i suoi procuratori avevano in mano l'offerta del PSG. I tifosi devono applaudire chi lo vende a 75 mln di euro. Se ci fosse stata una disponibilità del calciatore a rinnovare, è chiaro che il Napoli l'avrebbe fatto. Evidentemente non c'era la voglia di prolungare dell'attaccante, questa è la verità. Se avesse continuato la sua avventura a Napoli, probabilmente a fine stagione non avrebbe avuto una valutazione di 75 mln. Sarei curioso di capire il livello delle commissioni in questo trasferimento, rinnovare era impossibile perché tutta la sua famiglia va a guadagnarci dal suo addio. Erede di Kvara? Alla lista aggiungerei il nome di Dorgu, giocatore mancino di 20 anni che ha dimostrato di saper giocare anche di destro e in più contesti tattici indifferentemente. È un fuoriclasse e, con la liquidità che ci sarebbe, potrebbe essere un'operazione simile a quelle fatte dal mio Napoli. Mi fa riflettere il fatto che Conte, dopo la partita con il Lecce, gli sussurrò qualcosa nelle orecchie".
di Napoli Magazine
14/01/2025 - 01:11
Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona: "La partita di ieri ha detto che il Napoli vince in scioltezza e lo fa con predominanza imbarazzante per l'avversario. La gara con il Verona non è stata mai in discussione e il work in progress sta terminando, perché siamo alla sublimazione del gioco. Il Napoli è qualche settimana che sta convincendo, contro il Verona abbiamo visto il migliore della stagione sia tatticamente che come proposta di gioco in campo. Il Napoli si è fatto forte degli infortuni: quello di Kvara non è venuto per nuocere, perché ha permesso alla situazione di esplodere fragorosamente e poi il Napoli ha giocato meglio. Da un punto di vista della sublimazione del gioco, direi che siamo vicini ai livelli massimi. Atalanta? Sabato ho visto dal vivo la gara con l'Udinese e i friulano hanno preso a pallate i ragazzi di Gasperini, che per tutto il primo tempo non sono entrati nell'area avversaria. Il Napoli che ho osservato il giorno dopo era tutta un'altra storia. Le parole di Conte su Kvara? Come dirigente leggo così la situazione: la conferenza dell'allenatore è stata un'emblema alla sincerità e all'onestà. Portare il problema davanti alle telecamere è stata una cosa importante e Conte l'ha fatto bene, però ha esagerato a darsi delle colpe. Davanti a 11 mln di offerta, che ha dimostrato di essere un calciatore moderno e non una bandiera. Il club non poteva accontentare le sue richieste. I calciatori bandiera non mettono in difficoltà l'allenatore o i dirigenti, non tirano i remi in barca in attesa di un rinnovo o di un'offerta. Mi viene da domandarmi da quanto tempo il georgiano o i suoi procuratori avevano in mano l'offerta del PSG. I tifosi devono applaudire chi lo vende a 75 mln di euro. Se ci fosse stata una disponibilità del calciatore a rinnovare, è chiaro che il Napoli l'avrebbe fatto. Evidentemente non c'era la voglia di prolungare dell'attaccante, questa è la verità. Se avesse continuato la sua avventura a Napoli, probabilmente a fine stagione non avrebbe avuto una valutazione di 75 mln. Sarei curioso di capire il livello delle commissioni in questo trasferimento, rinnovare era impossibile perché tutta la sua famiglia va a guadagnarci dal suo addio. Erede di Kvara? Alla lista aggiungerei il nome di Dorgu, giocatore mancino di 20 anni che ha dimostrato di saper giocare anche di destro e in più contesti tattici indifferentemente. È un fuoriclasse e, con la liquidità che ci sarebbe, potrebbe essere un'operazione simile a quelle fatte dal mio Napoli. Mi fa riflettere il fatto che Conte, dopo la partita con il Lecce, gli sussurrò qualcosa nelle orecchie".