Umberto Chiariello, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel suo editoriale per 'Campania Sport' su Canale 21: "Uno dei miei maestri del pensiero si chiama Dino Zoff, che per me è un grande filosofo di vita. Ha scritto un libro bellissimo e il titolo mi lasciò estremamente perplesso, è in linea con quello che è Zoff: ‘Dura solo un attimo la gloria’. Uno dei più grandi portieri della storia e campione del mondo ha scritto un libro con così poco appeal. Ho pensato a lui perché Gasperini alla terza giornata di campionato disse: ‘Siamo più deboli dell’anno scorso, non abbiamo più Scalvini, Koopmeiners, Scamacca infortunato e Lookman se vuole andar via…’. Prese quattro palloni dall’Inter che lo asfaltò. Nelle prime 5 giornate l’Atalanta aveva perso 3 volte, perfino in casa col Como. Non c’era un solo commentatore che diceva che era più forte dell’anno scorso e che poteva competere per i primissimi posti. L’Atalanta, col solito lavoro di Gasperini, ha acceso il turbo: pareggia a Bologna e poi le vince tutte. Esplode Retegui, da mediocre diventa un signor centravanti, Lookman torna con la voglia di giocare e si conferma un attaccante ormai di statura internazionale, De Ketalaere è esploso come un giocatore totale, per lui Maldini ha perso il posto nel Milan. Oggi ci ha incartato con una mossa a sorpresa. De Ketalaere larghi e Pasalic ad annullare totalmente Gilmour. Hanno trovato il gol e ci hanno dominato in lungo e in largo. Ci sta, perché aveva ragione Conte, l'Atalanta è un progetto più avanti rispetto a quello del Napoli. Ci sta che oggi l’Atalanta sia più forte del Napoli, non è detto che lo sia a fine stagione, ha ribadito Conte. Quando Conte diceva che è fieno in cascina e che non avevano fatto nulla di straordinario e che sarebbero arrivati tempi magri, è un work in progress. Certo la proposta di gioca del Napoli non mi convince e non mi convinceva, vinceva con la forza e la qualità dei suoi calciatori, ma non è ancora una squadra compiuta ed oggi ne ha avuto la dimostrazione. Perché il Napoli non ha la capacità propositiva della fase offensiva per poter rimediare ad uno svantaggio. Non guardate alla partita col Parma, viene espulso Suzuki e un terzino va in porta, è solo un caso assolutamente anomalo. Il Napoli solo due volte è andato sotto in 11 partite, col Verona e con l’Atalanta, ed ha perso entrambe le volte 3-0. Il Napoli quando deve recuperare la partita si sfilaccia, si allunga, si prende l’uno contro uno in faccia e subisce. E’ questo il punto sul quale Conte deve riflettere, solo una volta si è fatto recuperare dal Como e poi ha vinto. Oggi si parla ancora di fase difensiva, ma non è vero. Se tu devi recuperare la partita e McTominay prende quel palo, è stato anche sfortunato perché la palla ha preso la deviazione e non è andata dritta dove c’era Lukaku che doveva solo appoggiare in porta. Il calcio è fatto anche di casualità ma non ci si può appigliare a quello. Oggi il Napoli ha capito come si riparte. L’Atalanta, progetto compiuto, ha spiegato al Napoli come si riparte. Ma oggi non posso non chiudere citando due giocatori che sono finiti nel mirino della critica. Di nuovo sono cominciate le cacce alle streghe su Meret. Oggi sul secondo gol poteva fare di più, ma sapete la differenza tra una papera e fare di più? Ma sul primo e sul terzo che doveva fare? Ha fatto l’uscita fuori area… ma è fuorigioco e allora? Per dieci partite è per rendimento il secondo portiere del campionato dopo De Gea, oggi non ci ha tolto gli schiaffi da faccia come ha fatto a Cagliari e a Milano. Oggi non abbiamo avuto i miracoli del portiere, è un motivo per dire che c’abbiamo un problema Meret? Per la prima partita in campionato dove il portiere non fa il fenomeno? Perché sta facendo il fenomeno, io lo trovo vergognoso. Probabilmente non vedevate l’ora, vi scendeva male che parasse bene. Diverso è invece il discorso su Lukaku, lì è il problema. Io ho paura di questa situazione, perché è la scelta di Conte che per la prima volta ha fatto spendere 30 milioni a De Laurentiis su un 31enne. E’ la vera scommessa di Conte, che però in questo momento non sta vincendo. Dopo la seconda sosta delle nazionali si aspettava l’esplosione di Lukaku, ebbene nelle ultime 3 partite su 4 è stato un fantasma, solo a Milano ha avuto quell’inizio imponente sul gol. Oggi come col Lecce e l’Empoli non ha strisciato palla, e il Napoli si affida a Lukaku per far inserire i centrocampisti e i trequartisti oltre le linee. Ma se Lukaku si fa anticipare perché è una statua di sale, il Napoli davanti ha grandi problemi offensivi. Poiché in Conte we trust, sono convinto che Conte traghetterà il Napoli bene e lontano. Oggi è solo un episodio che fa capire tante cose ma che non ferma la corsa del Napoli, perché era prevedibile che potesse accadere. La settimana scorsa vi dissi che temevo l’Atalanta come la peste bubbonica, detto e fatto. Si riparte, l’Inter c’ha l’Arsenal e poi vedremo se saprà asfaltare il Napoli come ha fatto l’Atalanta. Ogni partita fa storia a sé, ma Conte si è giocato molto della sua credibilità, che è altissima, su Romelu Lukaku. Questo è il vulnus della stagione o può diventare la scommessa vincente che però finora Conte non ha ancora vinto”.
di Napoli Magazine
04/11/2024 - 11:37
Umberto Chiariello, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel suo editoriale per 'Campania Sport' su Canale 21: "Uno dei miei maestri del pensiero si chiama Dino Zoff, che per me è un grande filosofo di vita. Ha scritto un libro bellissimo e il titolo mi lasciò estremamente perplesso, è in linea con quello che è Zoff: ‘Dura solo un attimo la gloria’. Uno dei più grandi portieri della storia e campione del mondo ha scritto un libro con così poco appeal. Ho pensato a lui perché Gasperini alla terza giornata di campionato disse: ‘Siamo più deboli dell’anno scorso, non abbiamo più Scalvini, Koopmeiners, Scamacca infortunato e Lookman se vuole andar via…’. Prese quattro palloni dall’Inter che lo asfaltò. Nelle prime 5 giornate l’Atalanta aveva perso 3 volte, perfino in casa col Como. Non c’era un solo commentatore che diceva che era più forte dell’anno scorso e che poteva competere per i primissimi posti. L’Atalanta, col solito lavoro di Gasperini, ha acceso il turbo: pareggia a Bologna e poi le vince tutte. Esplode Retegui, da mediocre diventa un signor centravanti, Lookman torna con la voglia di giocare e si conferma un attaccante ormai di statura internazionale, De Ketalaere è esploso come un giocatore totale, per lui Maldini ha perso il posto nel Milan. Oggi ci ha incartato con una mossa a sorpresa. De Ketalaere larghi e Pasalic ad annullare totalmente Gilmour. Hanno trovato il gol e ci hanno dominato in lungo e in largo. Ci sta, perché aveva ragione Conte, l'Atalanta è un progetto più avanti rispetto a quello del Napoli. Ci sta che oggi l’Atalanta sia più forte del Napoli, non è detto che lo sia a fine stagione, ha ribadito Conte. Quando Conte diceva che è fieno in cascina e che non avevano fatto nulla di straordinario e che sarebbero arrivati tempi magri, è un work in progress. Certo la proposta di gioca del Napoli non mi convince e non mi convinceva, vinceva con la forza e la qualità dei suoi calciatori, ma non è ancora una squadra compiuta ed oggi ne ha avuto la dimostrazione. Perché il Napoli non ha la capacità propositiva della fase offensiva per poter rimediare ad uno svantaggio. Non guardate alla partita col Parma, viene espulso Suzuki e un terzino va in porta, è solo un caso assolutamente anomalo. Il Napoli solo due volte è andato sotto in 11 partite, col Verona e con l’Atalanta, ed ha perso entrambe le volte 3-0. Il Napoli quando deve recuperare la partita si sfilaccia, si allunga, si prende l’uno contro uno in faccia e subisce. E’ questo il punto sul quale Conte deve riflettere, solo una volta si è fatto recuperare dal Como e poi ha vinto. Oggi si parla ancora di fase difensiva, ma non è vero. Se tu devi recuperare la partita e McTominay prende quel palo, è stato anche sfortunato perché la palla ha preso la deviazione e non è andata dritta dove c’era Lukaku che doveva solo appoggiare in porta. Il calcio è fatto anche di casualità ma non ci si può appigliare a quello. Oggi il Napoli ha capito come si riparte. L’Atalanta, progetto compiuto, ha spiegato al Napoli come si riparte. Ma oggi non posso non chiudere citando due giocatori che sono finiti nel mirino della critica. Di nuovo sono cominciate le cacce alle streghe su Meret. Oggi sul secondo gol poteva fare di più, ma sapete la differenza tra una papera e fare di più? Ma sul primo e sul terzo che doveva fare? Ha fatto l’uscita fuori area… ma è fuorigioco e allora? Per dieci partite è per rendimento il secondo portiere del campionato dopo De Gea, oggi non ci ha tolto gli schiaffi da faccia come ha fatto a Cagliari e a Milano. Oggi non abbiamo avuto i miracoli del portiere, è un motivo per dire che c’abbiamo un problema Meret? Per la prima partita in campionato dove il portiere non fa il fenomeno? Perché sta facendo il fenomeno, io lo trovo vergognoso. Probabilmente non vedevate l’ora, vi scendeva male che parasse bene. Diverso è invece il discorso su Lukaku, lì è il problema. Io ho paura di questa situazione, perché è la scelta di Conte che per la prima volta ha fatto spendere 30 milioni a De Laurentiis su un 31enne. E’ la vera scommessa di Conte, che però in questo momento non sta vincendo. Dopo la seconda sosta delle nazionali si aspettava l’esplosione di Lukaku, ebbene nelle ultime 3 partite su 4 è stato un fantasma, solo a Milano ha avuto quell’inizio imponente sul gol. Oggi come col Lecce e l’Empoli non ha strisciato palla, e il Napoli si affida a Lukaku per far inserire i centrocampisti e i trequartisti oltre le linee. Ma se Lukaku si fa anticipare perché è una statua di sale, il Napoli davanti ha grandi problemi offensivi. Poiché in Conte we trust, sono convinto che Conte traghetterà il Napoli bene e lontano. Oggi è solo un episodio che fa capire tante cose ma che non ferma la corsa del Napoli, perché era prevedibile che potesse accadere. La settimana scorsa vi dissi che temevo l’Atalanta come la peste bubbonica, detto e fatto. Si riparte, l’Inter c’ha l’Arsenal e poi vedremo se saprà asfaltare il Napoli come ha fatto l’Atalanta. Ogni partita fa storia a sé, ma Conte si è giocato molto della sua credibilità, che è altissima, su Romelu Lukaku. Questo è il vulnus della stagione o può diventare la scommessa vincente che però finora Conte non ha ancora vinto”.