«Non c'è più la necessaria condivisione del nostro progetto». Così Andrea Della Valle, in una lettera ai tifosi della Fiorentina, spiega perchè ha lasciato la presidenza del club. Sulla sua scelta, quindi, come ventilato da giorni, avrebbero pesato le contestazioni anonime subite in estate da una piccola parte della tifoseria per la campagna acquisti e trasferimenti. Contro Della Valle erano comparse alcune scritte e anche uno striscione in cui era stato scritto «Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio» e faceva riferimento proprio alle frasi pronunciate dal presidente con cui chiedeva alla tifoseria e alla città di fidarsi dei Della Valle . «Cari tifosi, oggi ho assunto la decisione di fare un passo indietro. Da alcuni mesi avverto in modo forte che non c'è più la necessaria condivisione del nostro 'Progettò che, con coerenza e serietà, ho cercato di portare avanti in questi anni di mia presidenza, grazie anche al grande e decisivo supporto di Voi tutti e della Città. Un clima ben diverso da quello che si percepiva anche quando andavamo tutti a sostenere una squadra che si chiamava »Florentia Viola« (non avendo trovato al nostro arrivo nemmeno il nome storico della Società), che giocava in serie C2 in piccoli paesi della provincia italiana. Momenti in cui si sentiva chiaro l'amore comune, e la voglia di accettare una sfida, per una squadra che aveva di fronte un percorso lungo e difficile, e da più parti ritenuto impossibile». Della Valle parla di un «clima ben diverso da quello che si percepiva anche quando andavamo tutti a sostenere una squadra che si chiamava 'Florentia Violà (non avendo trovato al nostro arrivo nemmeno il nome storico della Società), che giocava in serie C 2 in piccoli paesi della provincia italiana. Momenti in cui si sentiva chiaro l'amore comune, e la voglia di accettare una sfida, per una squadra che aveva di fronte un percorso lungo e difficile, e da più parti ritenuto impossibile». Il rilancio della Fiorentina, sottolinea Della Valle, «è stato possibile non solo perchè gli investimenti economici fatti dalla Proprietà sono stati molto importanti, ma prevalentemente perchè tutti noi, Società, dirigenti, tifosi, Città e precedente Amministrazione, abbiamo creduto fin dall'inizio che il 'Progetto Fiorentinà, se fossimo rimasti uniti, l'avremmo potuto realizzare». Il progetto va avanti: «Il futuro dovrà essere quello di avere una Società sempre meglio organizzata, che abbia, o possa generare, le risorse necessarie per autofinanziarsi e, allo stesso tempo, guardare ad importanti obiettivi sportivi, che sono poi la parte che, giustamente, è più vicina al cuore dei tifosi». Della Valle ha deciso di «prendere una pausa di riflessione nella gestione diretta della Società» perchè avverte che è venuta a mancare la fiducia intorno alla società. Poi aggiunge: «Per quanto riguarda l'indispensabile rapporto di fiducia reciproca, con grande franchezza, voglio che la Città di Firenze e tutti i tifosi sappiano che, se si ritiene che ci sia qualcun altro, più adatto di noi a portare avanti questo progetto, si faccia avanti ora e, se avrà le necessarie garanzie per attuarlo, siamo pronti a farci da parte e consegnargli in mano la Società, se questo è quello che serve». «Quello che a me sta più a cuore -continua Della Valle- è che questa Società raggiunga obiettivi sempre più alti e che tutti quelli che la sostengono con fede siano soddisfatti e sereni». Il proprietario della Fiorentina assicura «che la gestione della società è in ottime mani e sarà portata avanti da chi già la conosce bene», poi invia un «abbraccio caloroso alla Squadra e allo Staff Tecnico, un gruppo affiatato di professionisti seri e preparati che ringrazio per i grandi risultati finora ottenuti». E infine saluta «tutti quelli che vogliono veramente bene alla Fiorentina, assicurando loro che la mia passione per la 'Violà non cambierà di una virgola».
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
«Non c'è più la necessaria condivisione del nostro progetto». Così Andrea Della Valle, in una lettera ai tifosi della Fiorentina, spiega perchè ha lasciato la presidenza del club. Sulla sua scelta, quindi, come ventilato da giorni, avrebbero pesato le contestazioni anonime subite in estate da una piccola parte della tifoseria per la campagna acquisti e trasferimenti. Contro Della Valle erano comparse alcune scritte e anche uno striscione in cui era stato scritto «Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio» e faceva riferimento proprio alle frasi pronunciate dal presidente con cui chiedeva alla tifoseria e alla città di fidarsi dei Della Valle . «Cari tifosi, oggi ho assunto la decisione di fare un passo indietro. Da alcuni mesi avverto in modo forte che non c'è più la necessaria condivisione del nostro 'Progettò che, con coerenza e serietà, ho cercato di portare avanti in questi anni di mia presidenza, grazie anche al grande e decisivo supporto di Voi tutti e della Città. Un clima ben diverso da quello che si percepiva anche quando andavamo tutti a sostenere una squadra che si chiamava »Florentia Viola« (non avendo trovato al nostro arrivo nemmeno il nome storico della Società), che giocava in serie C2 in piccoli paesi della provincia italiana. Momenti in cui si sentiva chiaro l'amore comune, e la voglia di accettare una sfida, per una squadra che aveva di fronte un percorso lungo e difficile, e da più parti ritenuto impossibile». Della Valle parla di un «clima ben diverso da quello che si percepiva anche quando andavamo tutti a sostenere una squadra che si chiamava 'Florentia Violà (non avendo trovato al nostro arrivo nemmeno il nome storico della Società), che giocava in serie C 2 in piccoli paesi della provincia italiana. Momenti in cui si sentiva chiaro l'amore comune, e la voglia di accettare una sfida, per una squadra che aveva di fronte un percorso lungo e difficile, e da più parti ritenuto impossibile». Il rilancio della Fiorentina, sottolinea Della Valle, «è stato possibile non solo perchè gli investimenti economici fatti dalla Proprietà sono stati molto importanti, ma prevalentemente perchè tutti noi, Società, dirigenti, tifosi, Città e precedente Amministrazione, abbiamo creduto fin dall'inizio che il 'Progetto Fiorentinà, se fossimo rimasti uniti, l'avremmo potuto realizzare». Il progetto va avanti: «Il futuro dovrà essere quello di avere una Società sempre meglio organizzata, che abbia, o possa generare, le risorse necessarie per autofinanziarsi e, allo stesso tempo, guardare ad importanti obiettivi sportivi, che sono poi la parte che, giustamente, è più vicina al cuore dei tifosi». Della Valle ha deciso di «prendere una pausa di riflessione nella gestione diretta della Società» perchè avverte che è venuta a mancare la fiducia intorno alla società. Poi aggiunge: «Per quanto riguarda l'indispensabile rapporto di fiducia reciproca, con grande franchezza, voglio che la Città di Firenze e tutti i tifosi sappiano che, se si ritiene che ci sia qualcun altro, più adatto di noi a portare avanti questo progetto, si faccia avanti ora e, se avrà le necessarie garanzie per attuarlo, siamo pronti a farci da parte e consegnargli in mano la Società, se questo è quello che serve». «Quello che a me sta più a cuore -continua Della Valle- è che questa Società raggiunga obiettivi sempre più alti e che tutti quelli che la sostengono con fede siano soddisfatti e sereni». Il proprietario della Fiorentina assicura «che la gestione della società è in ottime mani e sarà portata avanti da chi già la conosce bene», poi invia un «abbraccio caloroso alla Squadra e allo Staff Tecnico, un gruppo affiatato di professionisti seri e preparati che ringrazio per i grandi risultati finora ottenuti». E infine saluta «tutti quelli che vogliono veramente bene alla Fiorentina, assicurando loro che la mia passione per la 'Violà non cambierà di una virgola».