Il Corriere dello Sport ha analizzato la direzione di gara di Federico La Penna, arbitro di Inter-Fiorentina: "Serataccia per La Penna e i suoi assistenti, in particolare Scatragli. Un pallone fuori non visto, un rigore che doveva essere dato in campo. Spaventano i particolari: su due minuti di recupero nel primo tempo, il gioco è stato fermo da 45'21" a 46'40" (colpa di un fallo prima non fischiato e poi fischiato dall'altra parte che ha fatto saltare i nervi con una mezza mass) e la fine è arrivata a 46'58". Primo problema, colpa dell'assistente numero uno, Scatragli, in netto ritardo: sul cross di Bastoni, il pallone è nettamente fuori, nessun dubbio, forse su queste cose oggettive bisognerebbe cambiare il protocollo del VAR (ci avrebbe messo un secondo). Mandragora lo mette in angolo e protesta, ma per la terna è tutto buono, così nasce il gol di Lautaro. || VAR? Mani legate, col pallone in angolo inizia nuova azione. Colpo di testa di Gosens, Darmian ha il braccio staccato dal corpo, la posizione è si congrua ma troppo per poter essere considerato non punibile. Siamo davvero al limite, ma è corretto dare rigore. L’Inter ha creato tantissimo, ma è andata in vantaggio con un gol non regolare, o meglio, un gol nato da un calcio d’angolo che non c’era. E il problema è che la palla rimessa da Bastoni (e poi spedita oltre il fondo da Moreno) aveva superato la linea non di un centimetro, non di cinque, ma di una ventina almeno. Era ben visibile in tv, subito, in diretta, come non lo abbiano visto arbitro e guardalinee è un mistero. Il Var, rifugiato nel protocollo, è rimasto in silenzio, ma in silenzio non potrà rimanere Rocchi. È un momento nero per gli arbitri italiani, non si capisce più nulla. Urge chiarezza".
di Napoli Magazine
11/02/2025 - 08:07
Il Corriere dello Sport ha analizzato la direzione di gara di Federico La Penna, arbitro di Inter-Fiorentina: "Serataccia per La Penna e i suoi assistenti, in particolare Scatragli. Un pallone fuori non visto, un rigore che doveva essere dato in campo. Spaventano i particolari: su due minuti di recupero nel primo tempo, il gioco è stato fermo da 45'21" a 46'40" (colpa di un fallo prima non fischiato e poi fischiato dall'altra parte che ha fatto saltare i nervi con una mezza mass) e la fine è arrivata a 46'58". Primo problema, colpa dell'assistente numero uno, Scatragli, in netto ritardo: sul cross di Bastoni, il pallone è nettamente fuori, nessun dubbio, forse su queste cose oggettive bisognerebbe cambiare il protocollo del VAR (ci avrebbe messo un secondo). Mandragora lo mette in angolo e protesta, ma per la terna è tutto buono, così nasce il gol di Lautaro. || VAR? Mani legate, col pallone in angolo inizia nuova azione. Colpo di testa di Gosens, Darmian ha il braccio staccato dal corpo, la posizione è si congrua ma troppo per poter essere considerato non punibile. Siamo davvero al limite, ma è corretto dare rigore. L’Inter ha creato tantissimo, ma è andata in vantaggio con un gol non regolare, o meglio, un gol nato da un calcio d’angolo che non c’era. E il problema è che la palla rimessa da Bastoni (e poi spedita oltre il fondo da Moreno) aveva superato la linea non di un centimetro, non di cinque, ma di una ventina almeno. Era ben visibile in tv, subito, in diretta, come non lo abbiano visto arbitro e guardalinee è un mistero. Il Var, rifugiato nel protocollo, è rimasto in silenzio, ma in silenzio non potrà rimanere Rocchi. È un momento nero per gli arbitri italiani, non si capisce più nulla. Urge chiarezza".