Alberto Polverosi, giornalista, si è soffermato sul gol di Arnautovic nella sfida dei quarti di Coppa Italia tra Inter e Lazio: "Ha giocato la Lazio, ha vinto l’Inter. Perché il calcio è questo, straccia la logica, sottovaluta il gioco e si inginocchia alla prodezza. Marko Arnautovic ha trentasei anni e su quella palla, respinta dalla difesa laziale, ha messo il timbro del grande giocatore, una sventola di sinistro al volo partita da fuori area finita quasi all’incrocio, con la complicità di De Vrij che, in posizione di fuorigioco, ha chiuso la visuale di Mandas. Non ha visto Fabbri, non ha visto il guardalinee, ha taciuto Chiffi al VAR. Anche questo succede nel calcio di oggi. Stavolta a Lotito non sono toccate nemmeno “le briciole”... Pure il 2-0 è stato il frutto di uno spunto individuale di Correa che ha portato al rigore di Calhanoglu. Eccoli qui, Arnautovic e Correa, la prima e la terza riserva dell’attacco nerazzurro, a conferma di quanto si sostiene da sempre, ovvero che nessuna squadra ha l’organico dello stesso livello dell’Inter. Se stanno fuori Lautaro Martinez (in panchina) e Thuram (in tribuna), c’è sempre chi risolve i problemi dei campioni d’Italia".
di Napoli Magazine
26/02/2025 - 10:02
Alberto Polverosi, giornalista, si è soffermato sul gol di Arnautovic nella sfida dei quarti di Coppa Italia tra Inter e Lazio: "Ha giocato la Lazio, ha vinto l’Inter. Perché il calcio è questo, straccia la logica, sottovaluta il gioco e si inginocchia alla prodezza. Marko Arnautovic ha trentasei anni e su quella palla, respinta dalla difesa laziale, ha messo il timbro del grande giocatore, una sventola di sinistro al volo partita da fuori area finita quasi all’incrocio, con la complicità di De Vrij che, in posizione di fuorigioco, ha chiuso la visuale di Mandas. Non ha visto Fabbri, non ha visto il guardalinee, ha taciuto Chiffi al VAR. Anche questo succede nel calcio di oggi. Stavolta a Lotito non sono toccate nemmeno “le briciole”... Pure il 2-0 è stato il frutto di uno spunto individuale di Correa che ha portato al rigore di Calhanoglu. Eccoli qui, Arnautovic e Correa, la prima e la terza riserva dell’attacco nerazzurro, a conferma di quanto si sostiene da sempre, ovvero che nessuna squadra ha l’organico dello stesso livello dell’Inter. Se stanno fuori Lautaro Martinez (in panchina) e Thuram (in tribuna), c’è sempre chi risolve i problemi dei campioni d’Italia".