Roberto D'Aversa, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della paralisi facciale che lo ha colpito: "Mi stavo lavando i denti. La sera prima avevo cenato a Firenze con lo staff. La bocca non rispondeva ai comandi. Nei due giorni precedenti non sentivo i sapori, ma il tampone del Covid era negativo. Ho chiamato il dottore dell’Empoli, siamo andati al Pronto soccorso e ho aspettato quattro ore gli esami pensando a cose molto brutte. Poi il responso: paresi facciale. Io non sono mai stato bello, così però… Sto facendo le cure, cortisone, integratori per i nervi. I primi giorni sono stati davvero brutti, di notte dovevo bendarmi l’occhio sinistro perché non si chiudeva. Per un po’ è stato impossibile bere e mangiare. Adesso scherzo con mia figlia più piccola, quando provo a darle un bacio e la bocca va da un’altra parte. E ridendoci su capisco quanto siamo fortunati, quanto sia importante la prevenzione e quanto soffra chi dalla nascita convive con certi problemi e magari viene anche bullizzato".
di Napoli Magazine
16/11/2024 - 10:26
Roberto D'Aversa, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della paralisi facciale che lo ha colpito: "Mi stavo lavando i denti. La sera prima avevo cenato a Firenze con lo staff. La bocca non rispondeva ai comandi. Nei due giorni precedenti non sentivo i sapori, ma il tampone del Covid era negativo. Ho chiamato il dottore dell’Empoli, siamo andati al Pronto soccorso e ho aspettato quattro ore gli esami pensando a cose molto brutte. Poi il responso: paresi facciale. Io non sono mai stato bello, così però… Sto facendo le cure, cortisone, integratori per i nervi. I primi giorni sono stati davvero brutti, di notte dovevo bendarmi l’occhio sinistro perché non si chiudeva. Per un po’ è stato impossibile bere e mangiare. Adesso scherzo con mia figlia più piccola, quando provo a darle un bacio e la bocca va da un’altra parte. E ridendoci su capisco quanto siamo fortunati, quanto sia importante la prevenzione e quanto soffra chi dalla nascita convive con certi problemi e magari viene anche bullizzato".