Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport, prima del match di Europa League contro il Porto.

Quella di domani è la partita più affascinante, più bella di questa prima fase di Europa League. E' anche la più difficile?

"Sì, sicuramente. Affrontiamo un avversario di valore internazionale, una squadra forte. Sarà difficile e la squadra dovrà fare una partita di grandissimo livello perché in queste gare occorre principalmente questo".

E' la partita che vi può far dire che siete quasi arrivati al traguardo? Continuare a fare un percorso netto vi permetterebbe di mettere una seria ipoteca sulla qualificazione, sicuramente su quella ai playoff ma sarebbe molto vicina anche quella tra le prime 8. Si tratta di uno snodo importante...

"E' un test importante per la difficoltà, per la bellezza e lo spessore dell'incontro. C'è anche l'aspetto della classifica, ma quello primario è la nostra voglia di confrontarci con una gara di questo livello. Ecco perché la squadra dovrà stare dentro la prestazione".

Strada facendo stiamo scoprendo vari aspetti della sua Lazio. Nella partita di lunedì contro il Cagliari lei ha detto che avete vinto una gara che si era sporcata, anche mostrando la capacità di soffrire. E' uno degli aspetti che la rende più soddisfatto di quello che sta vedendo?

"La squadra ha fatto bene, è ripartita nel secondo tempo dopo il gol che è stato anche abbastanza causale. Il Cagliari ha tirato una volta in porta e la rete è arrivata su una deviazione. I ragazzi sono ripartiti con il piglio di chi vuole subito rimettere il risultato in vantaggio e infatti anche prima del rigore sono arrivate altre occasioni. Questo ti fa capire che non siamo mai usciti dalla partita nonostante il Cagliari ci abbia creato delle difficoltà, basta vedere i tanti ammoniti. I rossoblù hanno fatto una prova di spessore ma lo sapevamo, perché sono molto solidi".

Non vado sui nomi, immagino che ci saranno diverse novità perché lei ci ha abituato a questo. Le chiedo: ci dobbiamo aspettare novità anche dal punto di vista tattico?

"Come ho detto all'inizio, l'aspetto dei doppi esterni e della punta non cambia. In mezzo al campo possiamo avere un vertice basso o alto, un calciatore più o meno offensivo ed è questa l'unica variante che possiamo portare all'interno della partita. Ed è anche una situazione che si può leggere in base a come si evolve il match".