Calcio
FIGC - Gravina: "Europei? Anche io potevo fare di meglio, Spalletti era pronto a dimettersi, mi ricandido alla presidenza"
29.11.2024 00:27 di Napoli Magazine

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini del Corriere della Sera:

 "Aver contribuito a dare stabilità al sistema devastato dalla pandemia attraverso la distribuzione di 162 milioni di euro alle componenti. Ciò è stato possibile grazie a una buona gestione federale. E poi, aver difeso l’autonomia della FIGC dalle ingerenze: il cambiamento dobbiamo governarlo noi",

Sul piano tecnico, ha ricordato con emozione l’Europeo del 2021: "La gioia più grande degli ultimi 18 anni. Ma non solo, sono fiero del lavoro fatto sulle Nazionali giovanili, che ci ha permesso di vincere il premio Burlaz della UEFA. La Spagna lo aveva vinto otto volte, noi mai. Siamo sulla strada giusta".

Ma cosa, invece, non rifarebbe? Gravina ha ammesso con sincerità: "Potevamo fare meglio in Germania, anche io. Nella preparazione si è generata un po’ di confusione e non siamo stati in grado di dare il giusto supporto a Spalletti. Poi c’è una macchia enorme: i Mondiali. Però i rigori non li tiro io…".

Lo shock dell’eliminazione e il ruolo di Spalletti
L’eliminazione dall’Europeo ha lasciato il segno, ma secondo Gravina ha anche contribuito a un cambiamento positivo. "Dopo la disfatta ci siamo presi una settimana di tempo per riflettere. Poi ci siamo rivisti anche con Buffon e abbiamo fatto autocritica, ognuno per le proprie competenze".

A proposito di Luciano Spalletti, Gravina ha sottolineato la serietà dell’allenatore: "Già la sera dell’eliminazione era pronto a rimettere il mandato. È una persona molto seria, lavora sette giorni su sette e lo apprezziamo sempre di più. La sua permanenza sulla panchina azzurra non è mai stata in discussione".

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FIGC - Gravina: "Europei? Anche io potevo fare di meglio, Spalletti era pronto a dimettersi, mi ricandido alla presidenza"

di Napoli Magazine

29/11/2024 - 00:27

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini del Corriere della Sera:

 "Aver contribuito a dare stabilità al sistema devastato dalla pandemia attraverso la distribuzione di 162 milioni di euro alle componenti. Ciò è stato possibile grazie a una buona gestione federale. E poi, aver difeso l’autonomia della FIGC dalle ingerenze: il cambiamento dobbiamo governarlo noi",

Sul piano tecnico, ha ricordato con emozione l’Europeo del 2021: "La gioia più grande degli ultimi 18 anni. Ma non solo, sono fiero del lavoro fatto sulle Nazionali giovanili, che ci ha permesso di vincere il premio Burlaz della UEFA. La Spagna lo aveva vinto otto volte, noi mai. Siamo sulla strada giusta".

Ma cosa, invece, non rifarebbe? Gravina ha ammesso con sincerità: "Potevamo fare meglio in Germania, anche io. Nella preparazione si è generata un po’ di confusione e non siamo stati in grado di dare il giusto supporto a Spalletti. Poi c’è una macchia enorme: i Mondiali. Però i rigori non li tiro io…".

Lo shock dell’eliminazione e il ruolo di Spalletti
L’eliminazione dall’Europeo ha lasciato il segno, ma secondo Gravina ha anche contribuito a un cambiamento positivo. "Dopo la disfatta ci siamo presi una settimana di tempo per riflettere. Poi ci siamo rivisti anche con Buffon e abbiamo fatto autocritica, ognuno per le proprie competenze".

A proposito di Luciano Spalletti, Gravina ha sottolineato la serietà dell’allenatore: "Già la sera dell’eliminazione era pronto a rimettere il mandato. È una persona molto seria, lavora sette giorni su sette e lo apprezziamo sempre di più. La sua permanenza sulla panchina azzurra non è mai stata in discussione".