Giuseppe Pecoraro, ex Procuratore FIGC, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, radio partner del SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” per commentare l’inchiesta legata ai capi ultrà di Milan e Inter: “Sanzioni Milan e Inter? Dobbiamo distinguere i casi. Se sono coinvolti personaggi appartenenti alla società, allora si potrebbe procedere con delle penalizzazioni o con delle sanzioni disciplinari dal punto di vista sportivo. Invece, se dovesse essere un caso simile a quello che ha coinvolto la Juventus all'epoca, si ricorre a sanzioni di carattere pecuniario. Mi meraviglio se Simone Inzaghi sia coinvolto nell’inchiesta e mi auguro che non lo sia. Lo conosco molto bene, è stato a Roma diversi anni. Se c’è un coinvolgimento diretto da parte della società allora si è passibili di sanzioni disciplinari. Le intercettazioni sono iniziate prima. Ho verificato se prima della morte del tifoso interista ci sia stata qualche minaccia, ma questo va valutato dall’autorità giudiziaria in primis. Ci potrebbe essere anche l'ipotesi di favoreggiamento. Mi auguro per il calcio italiano che tutto questo non ci sia stato, poiché vorrà dire che ci sia qualcuno che interferisce con le organizzazioni criminali. Problema delle curve? Dipende di quale curva stiamo parlando. Quando ero nel dipartimento della pubblica sicurezza sapevamo che alcune curve erano politicizzate. C’erano soggetti criminali collegati al mondo politico estremo, per fortuna non parlamentare. A Roma decisi di far giocare la partite tra Roma e Lazio di pomeriggio poiché avevamo notizie di situazioni delinquenziali. Nella partita tra Napoli e Fiorentina ci scappò il morto il cui omicida era anche romanista. La finale di Coppa Italia vinta dagli azzurri nel 2014 avevamo già deciso di continuare con il consenso di De Laurentiis e di Della Valle, nonostante gli avvenimenti che ci sono stati tra cui l’episodio che coinvolse Marek Hamsik nel quale andò sotto la curva per chiedere il permesso al capo ultras di giocare la partita. Fu un grave errore quel gesto. Quando il capo della Digos mi riferii che il capitano del Napoli era lì mi arrabbiai e chiesi: Chi ce lo ha mandato? L’autorità giudiziaria non ha mai valutato il fatto. Non lo so e non posso dare la colpa a nessuno. Sicuramente non siamo stati né io, né De Laurentiis e né Della Valle. Audio di Pjanic post Inter-Juve? Non l'ho ancora trovato! Il giorno dopo incontrai il procuratore Melillo a Firenze e commentavamo l'episodio. Mi chiese di fare il possibile per capire cosa fosse successo in Inter-Juventus. A distanza di anni posso solo dire che fu fatto un gravissimo danno al Napoli anche se poi il Napoli perse a Firenze”.
di Napoli Magazine
02/10/2024 - 15:50
Giuseppe Pecoraro, ex Procuratore FIGC, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, radio partner del SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” per commentare l’inchiesta legata ai capi ultrà di Milan e Inter: “Sanzioni Milan e Inter? Dobbiamo distinguere i casi. Se sono coinvolti personaggi appartenenti alla società, allora si potrebbe procedere con delle penalizzazioni o con delle sanzioni disciplinari dal punto di vista sportivo. Invece, se dovesse essere un caso simile a quello che ha coinvolto la Juventus all'epoca, si ricorre a sanzioni di carattere pecuniario. Mi meraviglio se Simone Inzaghi sia coinvolto nell’inchiesta e mi auguro che non lo sia. Lo conosco molto bene, è stato a Roma diversi anni. Se c’è un coinvolgimento diretto da parte della società allora si è passibili di sanzioni disciplinari. Le intercettazioni sono iniziate prima. Ho verificato se prima della morte del tifoso interista ci sia stata qualche minaccia, ma questo va valutato dall’autorità giudiziaria in primis. Ci potrebbe essere anche l'ipotesi di favoreggiamento. Mi auguro per il calcio italiano che tutto questo non ci sia stato, poiché vorrà dire che ci sia qualcuno che interferisce con le organizzazioni criminali. Problema delle curve? Dipende di quale curva stiamo parlando. Quando ero nel dipartimento della pubblica sicurezza sapevamo che alcune curve erano politicizzate. C’erano soggetti criminali collegati al mondo politico estremo, per fortuna non parlamentare. A Roma decisi di far giocare la partite tra Roma e Lazio di pomeriggio poiché avevamo notizie di situazioni delinquenziali. Nella partita tra Napoli e Fiorentina ci scappò il morto il cui omicida era anche romanista. La finale di Coppa Italia vinta dagli azzurri nel 2014 avevamo già deciso di continuare con il consenso di De Laurentiis e di Della Valle, nonostante gli avvenimenti che ci sono stati tra cui l’episodio che coinvolse Marek Hamsik nel quale andò sotto la curva per chiedere il permesso al capo ultras di giocare la partita. Fu un grave errore quel gesto. Quando il capo della Digos mi riferii che il capitano del Napoli era lì mi arrabbiai e chiesi: Chi ce lo ha mandato? L’autorità giudiziaria non ha mai valutato il fatto. Non lo so e non posso dare la colpa a nessuno. Sicuramente non siamo stati né io, né De Laurentiis e né Della Valle. Audio di Pjanic post Inter-Juve? Non l'ho ancora trovato! Il giorno dopo incontrai il procuratore Melillo a Firenze e commentavamo l'episodio. Mi chiese di fare il possibile per capire cosa fosse successo in Inter-Juventus. A distanza di anni posso solo dire che fu fatto un gravissimo danno al Napoli anche se poi il Napoli perse a Firenze”.