Calcio
FIORENTINA - Commisso: "Se non arriviamo in Champions non è un fallimento, Kean? Lo vogliamo qui"
04.04.2025 12:46 di Napoli Magazine Fonte: gianlucadimarzio.com

“Questa è la mia Fiorentina più forte” ha detto Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, nella sua intervista ai microfoni di Sky Sport. Parole che hanno ripercorso tutta la stagione dei viola, dall’ottimo inizio alle difficoltà incontrate a metà stagione, con la conseguente ripresa. Difatti la Fiorentina è ancora in corsa in Conference League ma anche in campionato, dove puà ancora ambire a un posto nella prossima Champions League. Di questo e di tanti altri argomenti, tra cui la situazione legata a Moise Kean, ha parlato Rocco Commisso.

“Mancavo a Firenze da ottobre, è stata la mia assenza più lunga. Ma sono sempre stato in contatto con la squadra, soprattutto quando le cose non stavano andando bene. Ogni volta che li chiamavo vincevamo, quindi abbiamo preso questo rito. Siamo stati a cena con i ragazzi e le loro famiglie, sono tutti bravi. La Fiorentina è una famiglia, e col Viola Park lo è ancora di più“, ha esordito Commisso.

Per poi parlare di mercato: “Il no al Napoli per Comuzzo? Nessuno può venire qui dicendo di essere più importante e quindi di prendere chi vuole. Se vendo qualcuno lo faccio a molto, come per Vlahovic, Chiesa o Nico Gonzalez”. 

Che ha poi aggiunto: “Mercato importante? Vogliamo fare meglio della stagione prima. Nei miei cinque anni abbiamo fatto massimo 62 punti, quest’anno siamo a 51 e mancano ancora 8 partite. Conference League? Dal mio arrivo non abbiamo ancora vinto niente e questo ci dispiace, sarebbe un regalo bellissimo per Firenze“. E sulla squadra: “È la mia Fiorentina più forte? Credo di sì: abbiamo un attaccante fenomenale e abbiamo avuto innesti importanti. Vorrei far rimanere De Gea e Fagioli. Ci sono tanti giocatori importanti e se vorranno restare, su di loro costruiremo una squadra ancora più forte“.

“La Champions è un obiettivo? No, se arriva arriva, in caso contrario non è un fallimento. Palladino? Mai pensato all’esonero, io tengo a Palladino. È un ragazzo giovane, ha perso la mamma e poi c’è stato il problema di Bove: non è un caso che in quei giorni abbiamo avuto difficoltà. Ora vogliamo tornare al livello dell’andata. La clausola di Kean? Io voglio vederlo qui a Firenze. Se qualcuno lo vorrà parleremo, ma lo vogliamo qua. Tanti giovani stanno emergendo, come Comuzzo, Kayode, Sottil, anche grazie al Viola Park. Spero che queste strutture ci portino ragazzi da aggregare in prima squadra, ripagherebbe tutti gli sforzi”, ha aggiunto Commisso.

E della questione stadio: “Lo dico da 5 anni, avremmo potuto avere un Franchi nuovo senza buttare giù niente ma la Sovrintendenza ha detto no. Queste cose non succedono nel resto d’Europa o in America. Il Comune è padrone del Franchi, non so cosa succederà”. Il presidente dei viola ha poi concluso: “Un sogno? Non lo posso dire, ma spero che con un po’ di fortuna ci si arrivi in futuro, è il più grande sogno possibile. Credo che Firenze riconosca gli sforzi fatti a livello economico e spero che questi ci possano portare da qualche parte“.

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FIORENTINA - Commisso: "Se non arriviamo in Champions non è un fallimento, Kean? Lo vogliamo qui"

di Napoli Magazine

04/04/2025 - 12:46

“Questa è la mia Fiorentina più forte” ha detto Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, nella sua intervista ai microfoni di Sky Sport. Parole che hanno ripercorso tutta la stagione dei viola, dall’ottimo inizio alle difficoltà incontrate a metà stagione, con la conseguente ripresa. Difatti la Fiorentina è ancora in corsa in Conference League ma anche in campionato, dove puà ancora ambire a un posto nella prossima Champions League. Di questo e di tanti altri argomenti, tra cui la situazione legata a Moise Kean, ha parlato Rocco Commisso.

“Mancavo a Firenze da ottobre, è stata la mia assenza più lunga. Ma sono sempre stato in contatto con la squadra, soprattutto quando le cose non stavano andando bene. Ogni volta che li chiamavo vincevamo, quindi abbiamo preso questo rito. Siamo stati a cena con i ragazzi e le loro famiglie, sono tutti bravi. La Fiorentina è una famiglia, e col Viola Park lo è ancora di più“, ha esordito Commisso.

Per poi parlare di mercato: “Il no al Napoli per Comuzzo? Nessuno può venire qui dicendo di essere più importante e quindi di prendere chi vuole. Se vendo qualcuno lo faccio a molto, come per Vlahovic, Chiesa o Nico Gonzalez”. 

Che ha poi aggiunto: “Mercato importante? Vogliamo fare meglio della stagione prima. Nei miei cinque anni abbiamo fatto massimo 62 punti, quest’anno siamo a 51 e mancano ancora 8 partite. Conference League? Dal mio arrivo non abbiamo ancora vinto niente e questo ci dispiace, sarebbe un regalo bellissimo per Firenze“. E sulla squadra: “È la mia Fiorentina più forte? Credo di sì: abbiamo un attaccante fenomenale e abbiamo avuto innesti importanti. Vorrei far rimanere De Gea e Fagioli. Ci sono tanti giocatori importanti e se vorranno restare, su di loro costruiremo una squadra ancora più forte“.

“La Champions è un obiettivo? No, se arriva arriva, in caso contrario non è un fallimento. Palladino? Mai pensato all’esonero, io tengo a Palladino. È un ragazzo giovane, ha perso la mamma e poi c’è stato il problema di Bove: non è un caso che in quei giorni abbiamo avuto difficoltà. Ora vogliamo tornare al livello dell’andata. La clausola di Kean? Io voglio vederlo qui a Firenze. Se qualcuno lo vorrà parleremo, ma lo vogliamo qua. Tanti giovani stanno emergendo, come Comuzzo, Kayode, Sottil, anche grazie al Viola Park. Spero che queste strutture ci portino ragazzi da aggregare in prima squadra, ripagherebbe tutti gli sforzi”, ha aggiunto Commisso.

E della questione stadio: “Lo dico da 5 anni, avremmo potuto avere un Franchi nuovo senza buttare giù niente ma la Sovrintendenza ha detto no. Queste cose non succedono nel resto d’Europa o in America. Il Comune è padrone del Franchi, non so cosa succederà”. Il presidente dei viola ha poi concluso: “Un sogno? Non lo posso dire, ma spero che con un po’ di fortuna ci si arrivi in futuro, è il più grande sogno possibile. Credo che Firenze riconosca gli sforzi fatti a livello economico e spero che questi ci possano portare da qualche parte“.

Fonte: gianlucadimarzio.com