Niente ritorno in Serie A dopo l'esperienza in Arabia Saudita per Roberto Mancini, che negli ultimi giorni è stato accostato con insistenza soprattutto alla panchina della Juventus ma anche a quella del Milan. A parlarne, nel corso di un'intervista a 7Gold, è stato Alberico Evani, storico braccio destro e vice dell'ex ct nella sua avventura con la Nazionale: "Sicuramente Roberto è adatto sia al Milan che alla Juventus perché tutte e due devo dire hanno allestito delle squadre per attaccare piuttosto che per difendere e lui per mentalità e anche per voglia di comandare il gioco si sposerebbe con entrambe le squadre".
Con la Juve però non è andata in porto: "Dico che limitarsi a fare un contratto di tre mesi non è proprio il massimo quindi giustamente Mancini avrà avuto pazienza perché comunque prima o poi… è una figura che sicuramente interesserà a qualche squadra. Se avesse accettato questo incarico, se mi avesse chiamato, ci avrei pensato… ma si parla del nulla".
Sul Milan: "La difficoltà soprattutto nel Milan della prima parte è stata quella di non riuscire ad essere sempre una squadra con uno spirito, perché comunque io credo che a livello individuale il Milan possa giocarsela ancora con tutti, è che deve modificare un po’ questo atteggiamento che poi è quello che fa la differenza nelle partite".
di Napoli Magazine
26/03/2025 - 23:52
Niente ritorno in Serie A dopo l'esperienza in Arabia Saudita per Roberto Mancini, che negli ultimi giorni è stato accostato con insistenza soprattutto alla panchina della Juventus ma anche a quella del Milan. A parlarne, nel corso di un'intervista a 7Gold, è stato Alberico Evani, storico braccio destro e vice dell'ex ct nella sua avventura con la Nazionale: "Sicuramente Roberto è adatto sia al Milan che alla Juventus perché tutte e due devo dire hanno allestito delle squadre per attaccare piuttosto che per difendere e lui per mentalità e anche per voglia di comandare il gioco si sposerebbe con entrambe le squadre".
Con la Juve però non è andata in porto: "Dico che limitarsi a fare un contratto di tre mesi non è proprio il massimo quindi giustamente Mancini avrà avuto pazienza perché comunque prima o poi… è una figura che sicuramente interesserà a qualche squadra. Se avesse accettato questo incarico, se mi avesse chiamato, ci avrei pensato… ma si parla del nulla".
Sul Milan: "La difficoltà soprattutto nel Milan della prima parte è stata quella di non riuscire ad essere sempre una squadra con uno spirito, perché comunque io credo che a livello individuale il Milan possa giocarsela ancora con tutti, è che deve modificare un po’ questo atteggiamento che poi è quello che fa la differenza nelle partite".