Il giornalista Claudio Agave, opinionista di "Tutti al VAR", ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì su Sportitalia: "Real Madrid-Milan? Se io fossi un tifoso del Milan sarei un po' arrabbiato, perché evidentemente il Milan, se schierato in maniera compatta e con calciatori che credono nelle loro forze, può battere chiunque. Non facciamoci però buttare troppo fumo negli occhi dalle gare contro Real e Inter, perché i problemi del Milan persistono. Certamente la partita dà un boost: se batti i più forti in Europa, puoi battere gli altri. Su una cosa Fonseca ha ragione: è molto difficile contro le squadre italiane perché il nostro campionato è esasperatamente tattico e difensivista. A prescindere dalla fine della stagione, le vittorie contro Inter e Real Madrid sono più vittorie di Fonseca che del Milan. Vincendo queste due partite, Fonseca ha vinto il braccio di ferro con la società e potrà sempre dire che lui le gare più importanti le ha vinte, peraltro come diceva lui. Fonseca è un mister costretto a fare il coach ma lo sta facendo anche dignitosamente. L'impressione è che, in questa nuova Champions League, molte squadre stiano pensando che, avendo più partite a disposizione, i punti persi si possano recuperare in seguito. Ma la classifica dice che è un pensiero sbagliato. Oggi Real Madrid e Manchester City, per esempio, stanno facendo fatica. Qualificarsi subito è importante perché poi, saltando i playoff, puoi giocare senza doppio/triplo impegno. Bologna? Mi dispiace tanto: non ha ancora segnato, ha fatto un solo punto, meritava di più. Continuo ad avere delle riserve su Vincenzo Italiano: per me, non è un allenatore pronto per stare su questi livelli. Guardiamo Palladino e Baroni: sono andati in squadre smantellate e rimesse in piede. Italiano ha fatto due finali europee e le ha perse entrambe, Baroni sta dominando l'Europa League senza mai aver allenato in Europa. Nel calcio ci sono tante componenti e io sono contro il risultatismo, perché è quanto di più nocivo nella discussione calcistica. Però anche il risultato fa parte della mischia e i risultati dicono che Italiano non è un allenatore di alto livello. Il rendimento offensivo del Napoli? Negli scorsi anni la squadra era programmata per avere un'identità marcatamente offensiva, che si sta progressivamente e lentamente spegnendo. Per esempio, attacca pochissimo a sinistra, cioè la fascia di Kvaratskhelia, il giocatore più forte del Napoli. Se non valorizzi il gioco offensivo lì, stai perdendo delle potenzialità incredibili".
di Napoli Magazine
07/11/2024 - 19:12
Il giornalista Claudio Agave, opinionista di "Tutti al VAR", ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì su Sportitalia: "Real Madrid-Milan? Se io fossi un tifoso del Milan sarei un po' arrabbiato, perché evidentemente il Milan, se schierato in maniera compatta e con calciatori che credono nelle loro forze, può battere chiunque. Non facciamoci però buttare troppo fumo negli occhi dalle gare contro Real e Inter, perché i problemi del Milan persistono. Certamente la partita dà un boost: se batti i più forti in Europa, puoi battere gli altri. Su una cosa Fonseca ha ragione: è molto difficile contro le squadre italiane perché il nostro campionato è esasperatamente tattico e difensivista. A prescindere dalla fine della stagione, le vittorie contro Inter e Real Madrid sono più vittorie di Fonseca che del Milan. Vincendo queste due partite, Fonseca ha vinto il braccio di ferro con la società e potrà sempre dire che lui le gare più importanti le ha vinte, peraltro come diceva lui. Fonseca è un mister costretto a fare il coach ma lo sta facendo anche dignitosamente. L'impressione è che, in questa nuova Champions League, molte squadre stiano pensando che, avendo più partite a disposizione, i punti persi si possano recuperare in seguito. Ma la classifica dice che è un pensiero sbagliato. Oggi Real Madrid e Manchester City, per esempio, stanno facendo fatica. Qualificarsi subito è importante perché poi, saltando i playoff, puoi giocare senza doppio/triplo impegno. Bologna? Mi dispiace tanto: non ha ancora segnato, ha fatto un solo punto, meritava di più. Continuo ad avere delle riserve su Vincenzo Italiano: per me, non è un allenatore pronto per stare su questi livelli. Guardiamo Palladino e Baroni: sono andati in squadre smantellate e rimesse in piede. Italiano ha fatto due finali europee e le ha perse entrambe, Baroni sta dominando l'Europa League senza mai aver allenato in Europa. Nel calcio ci sono tante componenti e io sono contro il risultatismo, perché è quanto di più nocivo nella discussione calcistica. Però anche il risultato fa parte della mischia e i risultati dicono che Italiano non è un allenatore di alto livello. Il rendimento offensivo del Napoli? Negli scorsi anni la squadra era programmata per avere un'identità marcatamente offensiva, che si sta progressivamente e lentamente spegnendo. Per esempio, attacca pochissimo a sinistra, cioè la fascia di Kvaratskhelia, il giocatore più forte del Napoli. Se non valorizzi il gioco offensivo lì, stai perdendo delle potenzialità incredibili".