Ai microfoni di Radio Capri, durante “Bordocampo“, è intervenuto Carmine Esposito, ex attaccante dell’Empoli e attualmente allenatore dell’Imolese femminile.
Stagione del Napoli e dell’Empoli fino ad ora: entrambe ottime stagioni, ma il Napoli ha un plus in più che è un mister che fa la differenza. Che ne pensi?
“Al di fuori della differenza, il Napoli è partito malissimo, e quello ci poteva anche stare, perché assemblare un nuovo organico, un nuovo gruppo, dopo la bruttissima esperienza dell’anno scorso, non era facile. Però è arrivato Antonio Conte che sulla panchina sa farsi rispettare. E lo stiamo vedendo con i risultati che sta facendo. Io penso che, più di tutti, forse è l’Empoli la vera sorpresa di questo campionato. Perché nella sua storia non è mai arrivato a inizio stagione, così in alto, neanche quando c’ero io! Quindi penso che sia una società importante che, nel suo piccolo, sta facendo veramente bene. Quindi sarà una partita difficilissima".
Empoli è un bacino di giovani incredibile: ha lanciato una serie di giovani che, ancora oggi, sia in Italia che in Europa continuano a dire la loro. Negli anni in cui tu hai giocato c’era come allenatore un certo Luciano Spalletti, agli inizi, però vederlo oggi sulla panchina della Nazionale, che emozione ti da?
“Luciano lo sento spesso. Ci sentiamo ancora. Ci siamo visti anche un bel pò di volte. Quando è venuto qui a Bologna, ci siam visti, col Napoli. Luciano ha sempre avuto l’indole di essere un grandissimo allenatore. Lo ha dimostrato in tutti questi anni. Soprattutto, lo ha dimostrato vincendo in una delle piazze più importanti e, tra virgolette, più difficili e affascinanti come quella di Napoli. Vincere a Napoli è qualcosa di straordinario. Poi adesso con la Nazionale sta facendo anche bene. Luciano ha bisogno solo di tempo e delle situazioni che girano tutte per il verso giusto. Perché lui è un grandissimo allenatore".
Ieri abbiamo visto 3 giocatori del Napoli in campo: un capitano scatenato che segna una doppietta; un Jack Raspadori, altrettanto scatenato, che fa assist per il gol del capitano: vuol dire che i ragazzi sono in forma anche al di fuori del contesto Napoli? Il lavoro fatto rispetto all’anno scorso è di importanza fondamentale: questo tipo di lavoro era stato fatto solo da Spalletti nell’anno dello scudetto. Possiamo iniziare a crederci?
“Io lo sto dicendo da un pò di settimane: il Napoli non avendo le Coppe e non avendo niente per cui debba sprecare tante energie, può dire la sua. Però è ancora un pochino presto. Alla fine Inter, Milan e Juve usciranno sempre. Sono comunque squadre blasonate e hanno un contesto molto importante. Però penso che il Napoli stia facendo bene tassello dopo tassello. Ogni settimana il Napoli sta dimostrando di essere forte e di poter puntare a qualcosa di importante. Fare il bis di quello che successe con Luciano, sarebbe veramente incredibile!”.
Ad Empoli è passato Vicario, che conosciamo benissimo e che ieri sera ha difeso la porta della Nazionale. Poi è passato Caprile che, attualmente, sta difendendo la porta del Napoli anche se solo per l’assenza di Meret, suo comprimario. Ad oggi ha un “portierino” niente male che è questo Vazquez: ce lo racconti?
“Questo è un signor portiere. E’ giovane, ha fatto molto bene. Sicuramente giocare a Napoli non è semplice per nessuno. Si è visto quando sono arrivati grossi giocatori che hanno avuto difficoltà ad ambientarsi e a far bene. Penso che lui sia un portiere importante e che possa avere un futuro importante soprattutto al Napoli".
C’è stato qualche problema per Lobotka. Al Napoli fa paura, ma non così tanto: c’è un Gilmour pronto a entrare per sostituire Lobotka. Anche questo è un tassello in più per essere un big club: avere tutti i tasselli sostituibili. Che ne pensi?
“Certo! Penso che quest’anno il Napoli abbia una rosa competitiva al massimo. Può competere realmente per provare a rivincere lo Scudetto. Penso che anche Antonio Conte abbia fatto un gran lavoro perché ha assemblato di nuovo questa squadra. Che comunque, al di là di qualche innesto, era la squadra di Spalletti ed era la squadra dell’anno scorso. Lui ha fatto un lavoro psicologico molto importante".
Adesso sei impegnato in un altro tipo di calcio, quello femminile, che è in espansione. In continua evoluzione per quello che riguarda le società di Serie A. Che sono collegate alle società di appartenenza. Napoli non lo è ancora: quanto è lontano questo binomio di calcio maschile e femminile per essere unito in un’unica società?
“Purtroppo in Italia siamo un pochino indietro in queste cose qua. Io prima di approdare all’Imolese in Serie B, ho fatto due anni e mezzo fuori, mi sono informato. Sono stato all’Eindhoven, all’Ajax. In Olanda il calcio femminile era già ai massimi livelli: forse era anche più importante di quello maschile. In Italia, si fa ancora molta fatica. Però penso che il Napoli debba creare questo binomio con il femminile. Ripeto: ho avuto la fortuna di allenarlo e di farne parte. E’ veramente un mondo meraviglioso! Si parla di grandi professioniste. Sono giovani ragazze che ho avuto la fortuna di allenare. Non oso immaginare allenare la Juve o questa tipologia di squadre: sono davvero delle professioniste. Spero che il Napoli riesca a fare questo binomio il prima possibile!”.
Cosa deve temere questo Napoli, domenica a Empoli?
“Deve temere, forse anche lì, l’atmosfera. Sarà tutto azzurro: sia Empoli che Napoli sono azzurri. Non penso ai duelli, ma alla vivacità di due squadre. L’Empoli è una squadra molto compatta: io l’ho vista tante volte. E’ una squadra che gioca bene ed è messa bene in campo. Non penso che il Napoli debba crearsi problemi. In una partita che è difficile. Il Napoli deve continuare questa scia importante: deve provare ad arrivare allo scontro col Milan, avendo fatto il massimo dei punti".
di Napoli Magazine
16/10/2024 - 00:45
Ai microfoni di Radio Capri, durante “Bordocampo“, è intervenuto Carmine Esposito, ex attaccante dell’Empoli e attualmente allenatore dell’Imolese femminile.
Stagione del Napoli e dell’Empoli fino ad ora: entrambe ottime stagioni, ma il Napoli ha un plus in più che è un mister che fa la differenza. Che ne pensi?
“Al di fuori della differenza, il Napoli è partito malissimo, e quello ci poteva anche stare, perché assemblare un nuovo organico, un nuovo gruppo, dopo la bruttissima esperienza dell’anno scorso, non era facile. Però è arrivato Antonio Conte che sulla panchina sa farsi rispettare. E lo stiamo vedendo con i risultati che sta facendo. Io penso che, più di tutti, forse è l’Empoli la vera sorpresa di questo campionato. Perché nella sua storia non è mai arrivato a inizio stagione, così in alto, neanche quando c’ero io! Quindi penso che sia una società importante che, nel suo piccolo, sta facendo veramente bene. Quindi sarà una partita difficilissima".
Empoli è un bacino di giovani incredibile: ha lanciato una serie di giovani che, ancora oggi, sia in Italia che in Europa continuano a dire la loro. Negli anni in cui tu hai giocato c’era come allenatore un certo Luciano Spalletti, agli inizi, però vederlo oggi sulla panchina della Nazionale, che emozione ti da?
“Luciano lo sento spesso. Ci sentiamo ancora. Ci siamo visti anche un bel pò di volte. Quando è venuto qui a Bologna, ci siam visti, col Napoli. Luciano ha sempre avuto l’indole di essere un grandissimo allenatore. Lo ha dimostrato in tutti questi anni. Soprattutto, lo ha dimostrato vincendo in una delle piazze più importanti e, tra virgolette, più difficili e affascinanti come quella di Napoli. Vincere a Napoli è qualcosa di straordinario. Poi adesso con la Nazionale sta facendo anche bene. Luciano ha bisogno solo di tempo e delle situazioni che girano tutte per il verso giusto. Perché lui è un grandissimo allenatore".
Ieri abbiamo visto 3 giocatori del Napoli in campo: un capitano scatenato che segna una doppietta; un Jack Raspadori, altrettanto scatenato, che fa assist per il gol del capitano: vuol dire che i ragazzi sono in forma anche al di fuori del contesto Napoli? Il lavoro fatto rispetto all’anno scorso è di importanza fondamentale: questo tipo di lavoro era stato fatto solo da Spalletti nell’anno dello scudetto. Possiamo iniziare a crederci?
“Io lo sto dicendo da un pò di settimane: il Napoli non avendo le Coppe e non avendo niente per cui debba sprecare tante energie, può dire la sua. Però è ancora un pochino presto. Alla fine Inter, Milan e Juve usciranno sempre. Sono comunque squadre blasonate e hanno un contesto molto importante. Però penso che il Napoli stia facendo bene tassello dopo tassello. Ogni settimana il Napoli sta dimostrando di essere forte e di poter puntare a qualcosa di importante. Fare il bis di quello che successe con Luciano, sarebbe veramente incredibile!”.
Ad Empoli è passato Vicario, che conosciamo benissimo e che ieri sera ha difeso la porta della Nazionale. Poi è passato Caprile che, attualmente, sta difendendo la porta del Napoli anche se solo per l’assenza di Meret, suo comprimario. Ad oggi ha un “portierino” niente male che è questo Vazquez: ce lo racconti?
“Questo è un signor portiere. E’ giovane, ha fatto molto bene. Sicuramente giocare a Napoli non è semplice per nessuno. Si è visto quando sono arrivati grossi giocatori che hanno avuto difficoltà ad ambientarsi e a far bene. Penso che lui sia un portiere importante e che possa avere un futuro importante soprattutto al Napoli".
C’è stato qualche problema per Lobotka. Al Napoli fa paura, ma non così tanto: c’è un Gilmour pronto a entrare per sostituire Lobotka. Anche questo è un tassello in più per essere un big club: avere tutti i tasselli sostituibili. Che ne pensi?
“Certo! Penso che quest’anno il Napoli abbia una rosa competitiva al massimo. Può competere realmente per provare a rivincere lo Scudetto. Penso che anche Antonio Conte abbia fatto un gran lavoro perché ha assemblato di nuovo questa squadra. Che comunque, al di là di qualche innesto, era la squadra di Spalletti ed era la squadra dell’anno scorso. Lui ha fatto un lavoro psicologico molto importante".
Adesso sei impegnato in un altro tipo di calcio, quello femminile, che è in espansione. In continua evoluzione per quello che riguarda le società di Serie A. Che sono collegate alle società di appartenenza. Napoli non lo è ancora: quanto è lontano questo binomio di calcio maschile e femminile per essere unito in un’unica società?
“Purtroppo in Italia siamo un pochino indietro in queste cose qua. Io prima di approdare all’Imolese in Serie B, ho fatto due anni e mezzo fuori, mi sono informato. Sono stato all’Eindhoven, all’Ajax. In Olanda il calcio femminile era già ai massimi livelli: forse era anche più importante di quello maschile. In Italia, si fa ancora molta fatica. Però penso che il Napoli debba creare questo binomio con il femminile. Ripeto: ho avuto la fortuna di allenarlo e di farne parte. E’ veramente un mondo meraviglioso! Si parla di grandi professioniste. Sono giovani ragazze che ho avuto la fortuna di allenare. Non oso immaginare allenare la Juve o questa tipologia di squadre: sono davvero delle professioniste. Spero che il Napoli riesca a fare questo binomio il prima possibile!”.
Cosa deve temere questo Napoli, domenica a Empoli?
“Deve temere, forse anche lì, l’atmosfera. Sarà tutto azzurro: sia Empoli che Napoli sono azzurri. Non penso ai duelli, ma alla vivacità di due squadre. L’Empoli è una squadra molto compatta: io l’ho vista tante volte. E’ una squadra che gioca bene ed è messa bene in campo. Non penso che il Napoli debba crearsi problemi. In una partita che è difficile. Il Napoli deve continuare questa scia importante: deve provare ad arrivare allo scontro col Milan, avendo fatto il massimo dei punti".