Calcio
IL PARERE - Corbo: "De Laurentiis è un imprenditore di altissimo livello"
10.09.2024 00:26 di Napoli Magazine

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo  è intervenuto Antonio Corbo, giornalista: "De Laurentiis è passato come un presidente furbo, avido e taccagno: questo è lo stile di un imprenditore, ma il vero imprenditore è anche quello che quando c’è da battere il colpo e rilanciare l’azienda, non si tira indietro. De Laurentiis l’ha fatto 20 anni fa, l’ha fatto ai tempi di Benitez, ora c’era da investire di nuovo e non si è tirato indietro. Qual è l’allenatore più importante di questo ventennio? L’allenatore che ha reso di più direi sia Mazzarri. Ha creato un gioco, valorizzato dei giocatori. Per me, il peggiore è stato Spalletti perché i misteri della sua fuga hanno creato una voragine e De Laurentiis non ha saputo reagire, pensando di poter sopravvivere alla sua partenza e quella di Giuntoli, trovandosi in difficoltà. Mi ha dato molto fastidio, poi, questo dire-non dire di Spalletti, un suo classico. Non ha mai dato spiegazioni. Io sono per quelli che se ne vanno sbattendo la porta, non per quelli che fanno i neomelodici. Cosa può dare ancora De Laurentiis al Napoli? Ha capito di doversi reinventare ed ha scelto un modello del suo repertorio. Non dimenticate che De Laurentiis, che ho criticato duramente, è un imprenditore di altissimo livello. Ce ne fossero nel calcio italiano. Il Napoli non sta sotto gli strozzini dell’opaca finanza orientale, non ha debiti ed ha addirittura un tesoretto che gli ha permesso di sopravvivere agli errori di quest’anno. Adesso ha messo tutto nelle mani di Conte".

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IL PARERE - Corbo: "De Laurentiis è un imprenditore di altissimo livello"

di Napoli Magazine

10/09/2024 - 00:26

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo  è intervenuto Antonio Corbo, giornalista: "De Laurentiis è passato come un presidente furbo, avido e taccagno: questo è lo stile di un imprenditore, ma il vero imprenditore è anche quello che quando c’è da battere il colpo e rilanciare l’azienda, non si tira indietro. De Laurentiis l’ha fatto 20 anni fa, l’ha fatto ai tempi di Benitez, ora c’era da investire di nuovo e non si è tirato indietro. Qual è l’allenatore più importante di questo ventennio? L’allenatore che ha reso di più direi sia Mazzarri. Ha creato un gioco, valorizzato dei giocatori. Per me, il peggiore è stato Spalletti perché i misteri della sua fuga hanno creato una voragine e De Laurentiis non ha saputo reagire, pensando di poter sopravvivere alla sua partenza e quella di Giuntoli, trovandosi in difficoltà. Mi ha dato molto fastidio, poi, questo dire-non dire di Spalletti, un suo classico. Non ha mai dato spiegazioni. Io sono per quelli che se ne vanno sbattendo la porta, non per quelli che fanno i neomelodici. Cosa può dare ancora De Laurentiis al Napoli? Ha capito di doversi reinventare ed ha scelto un modello del suo repertorio. Non dimenticate che De Laurentiis, che ho criticato duramente, è un imprenditore di altissimo livello. Ce ne fossero nel calcio italiano. Il Napoli non sta sotto gli strozzini dell’opaca finanza orientale, non ha debiti ed ha addirittura un tesoretto che gli ha permesso di sopravvivere agli errori di quest’anno. Adesso ha messo tutto nelle mani di Conte".