Calcio
IL PARERE - Salvione: "Con tutti a disposizione, dopo la sosta vedremo un Napoli migliore"
17.03.2025 12:49 di Napoli Magazine

A “1 Football Club” su 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. 

Cosa è accaduto ieri al Napoli? 

"Sta accadendo un po' quello che si vede nelle ultime sette partite: otto punti raccolti non sono un bottino da squadra che vuole vincere lo scudetto. Ci sono diversi problemi, ma uno su tutti è quello del gol. Una squadra che ha venti gol in meno dell'Inter e diciotto meno dell’Atalanta difficilmente può avere l'ambizione di vincere o staccare gli avversari. Anche perché, sebbene il Napoli abbia la miglior difesa del campionato, la differenza nei gol subiti non è direttamente proporzionale a quella dei gol fatti. Quindi, già nei numeri si trova la prima spiegazione: il Napoli ha una difficoltà tremenda a segnare e, in questo sport, se non si segna, diventa difficile vincere le partite. Poi, ovviamente, ci sono problemi anche a livello di recupero degli infortunati. L'assenza di Neres ha tolto brio e imprevedibilità all'attacco, e questo è un dato oggettivo. Inoltre, la partenza di Kvara ha tolto molto anche dal punto di vista tecnico. Dopo la sosta, probabilmente vedremo un Napoli migliore, o quantomeno una squadra che assomiglia di più a quella della prima parte di stagione, con tutti a disposizione. A quel punto capiremo quali saranno le scelte di Conte per affrontare le ultime nove partite, dopo aver sperimentato diverse soluzioni e moduli." 

Possiamo dire che rispetto al passato al Napoli stiano mancando sia i gol di una prima punta che degli esterni? 

"Sì, anche. Lukaku, quando non segna, fa segnare: per partecipazione al gol è secondo in Serie A. Ma forse stanno mancando anche i gol degli altri: Politano è relegato a esterno di fascia e Kvaratskhelia è andato via a metà stagione senza essere sostituito. Non attribuisco il problema realizzativo solo a Lukaku, assolutamente. Il problema è più ampio e riguarda tutta la fase offensiva. Come dicevamo prima, l'apporto degli altri è diminuito. Probabilmente anche lo stesso Conte poteva e può ancora fare di più, ma non si può chiedere tutto a Lukaku. C’è bisogno che il Napoli trovi altri gol. Lo ha detto anche Conte in conferenza stampa: questa è una squadra a cui vanno aggiunti altri gol anche dal mercato. Se si vogliono raggiungere determinati traguardi, la produzione offensiva deve restare ad alti livelli. Se facciamo un paragone con l'anno dello scudetto, oltre a Osimhen e Kvara, segnavano anche Lozano ed Elmas. Quando hai più giocatori che danno un contributo chiave, puoi permetterti di mirare in alto. Quest’anno, invece, il problema del gol non è stato ancora risolto e basta guardare i numeri delle altre due rivali per capirlo." 

Il Napoli ha subito anche a livello mentale la possibilità di riacciuffare il primo posto? 

"No, non credo. Conte ha detto che la partita è stata giocata bene e, guardando i dati, gli do ragione. Ieri il Napoli ha chiuso il primo tempo con sei tiri nello specchio senza segnare. È successo solo un'altra volta in questa Serie A, al Milan contro il Lecce. In condizioni normali, con quel primo tempo, il Napoli sarebbe andato al riposo sul 2-0, considerando anche il palo e i miracoli del portiere avversario. Invece, non concretizzando, si è complicata la partita. Se fosse andato in vantaggio, avrebbe potuto gestire meglio e chiudere l’incontro. In questo momento, però, la squadra non riesce a concretizzare e ciò la costringe a rincorrere, con tutte le difficoltà che ne derivano.” 

Per quanto riguarda il big match di ieri sera tra Atalanta e Inter, l'Inter ha fugato ogni dubbio? È la squadra più attrezzata per vincere lo scudetto? 

"Non c'è dubbio. L'Inter è la favorita per lo scudetto, e non lo diciamo oggi, ma dall'inizio della stagione. Con quella di ieri, ha ottenuto l’ottava vittoria consecutiva contro Gasperini, un dato incredibile. L’unico punto debole dell’Inter in questo finale di stagione potrebbero essere gli impegni: dovrà affrontare due derby nelle semifinali di Coppa Italia, due sfide con il Bayern Monaco in Champions e, qualora andasse avanti, altre due semifinali europee. Il calendario può pesare, ma la squadra ha dimostrato di avere una profondità incredibile. Dal punto di vista del Napoli, invece, le prossime due partite contro Milan e Bologna saranno esami decisivi. Se riuscirà a superarli, nelle ultime sette gare potrebbe ancora tentare il miracolo. Ma l’Inter, che ora parla addirittura di triplete per bocca di Martinez, ha ambizioni enormi e punta a vincere tutto. Detto questo, il campionato non è finito: ci sono ancora 27 punti in palio e può succedere di tutto." 

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IL PARERE - Salvione: "Con tutti a disposizione, dopo la sosta vedremo un Napoli migliore"

di Napoli Magazine

17/03/2025 - 12:49

A “1 Football Club” su 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. 

Cosa è accaduto ieri al Napoli? 

"Sta accadendo un po' quello che si vede nelle ultime sette partite: otto punti raccolti non sono un bottino da squadra che vuole vincere lo scudetto. Ci sono diversi problemi, ma uno su tutti è quello del gol. Una squadra che ha venti gol in meno dell'Inter e diciotto meno dell’Atalanta difficilmente può avere l'ambizione di vincere o staccare gli avversari. Anche perché, sebbene il Napoli abbia la miglior difesa del campionato, la differenza nei gol subiti non è direttamente proporzionale a quella dei gol fatti. Quindi, già nei numeri si trova la prima spiegazione: il Napoli ha una difficoltà tremenda a segnare e, in questo sport, se non si segna, diventa difficile vincere le partite. Poi, ovviamente, ci sono problemi anche a livello di recupero degli infortunati. L'assenza di Neres ha tolto brio e imprevedibilità all'attacco, e questo è un dato oggettivo. Inoltre, la partenza di Kvara ha tolto molto anche dal punto di vista tecnico. Dopo la sosta, probabilmente vedremo un Napoli migliore, o quantomeno una squadra che assomiglia di più a quella della prima parte di stagione, con tutti a disposizione. A quel punto capiremo quali saranno le scelte di Conte per affrontare le ultime nove partite, dopo aver sperimentato diverse soluzioni e moduli." 

Possiamo dire che rispetto al passato al Napoli stiano mancando sia i gol di una prima punta che degli esterni? 

"Sì, anche. Lukaku, quando non segna, fa segnare: per partecipazione al gol è secondo in Serie A. Ma forse stanno mancando anche i gol degli altri: Politano è relegato a esterno di fascia e Kvaratskhelia è andato via a metà stagione senza essere sostituito. Non attribuisco il problema realizzativo solo a Lukaku, assolutamente. Il problema è più ampio e riguarda tutta la fase offensiva. Come dicevamo prima, l'apporto degli altri è diminuito. Probabilmente anche lo stesso Conte poteva e può ancora fare di più, ma non si può chiedere tutto a Lukaku. C’è bisogno che il Napoli trovi altri gol. Lo ha detto anche Conte in conferenza stampa: questa è una squadra a cui vanno aggiunti altri gol anche dal mercato. Se si vogliono raggiungere determinati traguardi, la produzione offensiva deve restare ad alti livelli. Se facciamo un paragone con l'anno dello scudetto, oltre a Osimhen e Kvara, segnavano anche Lozano ed Elmas. Quando hai più giocatori che danno un contributo chiave, puoi permetterti di mirare in alto. Quest’anno, invece, il problema del gol non è stato ancora risolto e basta guardare i numeri delle altre due rivali per capirlo." 

Il Napoli ha subito anche a livello mentale la possibilità di riacciuffare il primo posto? 

"No, non credo. Conte ha detto che la partita è stata giocata bene e, guardando i dati, gli do ragione. Ieri il Napoli ha chiuso il primo tempo con sei tiri nello specchio senza segnare. È successo solo un'altra volta in questa Serie A, al Milan contro il Lecce. In condizioni normali, con quel primo tempo, il Napoli sarebbe andato al riposo sul 2-0, considerando anche il palo e i miracoli del portiere avversario. Invece, non concretizzando, si è complicata la partita. Se fosse andato in vantaggio, avrebbe potuto gestire meglio e chiudere l’incontro. In questo momento, però, la squadra non riesce a concretizzare e ciò la costringe a rincorrere, con tutte le difficoltà che ne derivano.” 

Per quanto riguarda il big match di ieri sera tra Atalanta e Inter, l'Inter ha fugato ogni dubbio? È la squadra più attrezzata per vincere lo scudetto? 

"Non c'è dubbio. L'Inter è la favorita per lo scudetto, e non lo diciamo oggi, ma dall'inizio della stagione. Con quella di ieri, ha ottenuto l’ottava vittoria consecutiva contro Gasperini, un dato incredibile. L’unico punto debole dell’Inter in questo finale di stagione potrebbero essere gli impegni: dovrà affrontare due derby nelle semifinali di Coppa Italia, due sfide con il Bayern Monaco in Champions e, qualora andasse avanti, altre due semifinali europee. Il calendario può pesare, ma la squadra ha dimostrato di avere una profondità incredibile. Dal punto di vista del Napoli, invece, le prossime due partite contro Milan e Bologna saranno esami decisivi. Se riuscirà a superarli, nelle ultime sette gare potrebbe ancora tentare il miracolo. Ma l’Inter, che ora parla addirittura di triplete per bocca di Martinez, ha ambizioni enormi e punta a vincere tutto. Detto questo, il campionato non è finito: ci sono ancora 27 punti in palio e può succedere di tutto."