Calcio
IL PARERE - Tarallo: "Napoli, "Contismo” in purezza con l'Empoli, Buongiorno ha alzato il livello della difesa"
23.10.2024 01:14 di Napoli Magazine

Ai microfoni di Radio Capri, durante il programma “Bordocampo“, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista de “La Verità”.

Domenica alle 12.30, al Castellani, contro l’Empoli, abbiamo visto un Napoli che soffre e anche parecchio. L’Empoli cambia un pò tattica: va sul pressing e porta palla. Poi Conte capisce come cambiare la strategia e con un rigore, tanto discusso, il Napoli la porta a casa. Ti chiedo un’analisi e gli spunti che nascono da questo tipo di partite:

“Abbiamo assistito alla rappresentazione del “Contismo” in purezza: si gioca male, su un campo ostico, ad un orario sconfortante. E si vince con un rigore, diciamo così, non proprio appariscente. E’ il massimo risultato, ma non direi col minimo sforzo. Proprio perché il Napoli si è dovuto impegnare tanto. E si è dovuto impegnare tanto perché, diciamocela tutta, molti dei suoi uomini più rappresentativi non erano, certamente, in giornata. Mi riferisco a Lukaku. Mi riferisco a Kvara. Non mi riferisco, invece, a Gilmour. Se poi volete, ne parliamo. Perché sarebbe veramente ingeneroso attribuire all’assenza di Lobotka e quindi alla non perfetta prestazione di Gilmour, le difficoltà che ha incontrato il Napoli".

Non è il massimo risultato col minimo sforzo, ma guardando in giro per l’Italia, tutte le squadre che mandano i propri giocatori in Nazionale hanno stentato. Quindi le Nazionali tolgono qualcosa. Lo scorso anno o negli anni passati, il Napoli questa partita la vinceva?

“L’anno scorso sicuramente no. L’anno scorso abbiamo perso sei punti. Diciamo che l’anno scorso non abbiamo vinto proprio mai. Quindi figuriamoci una partita come questa. Due anni fa probabilmente l’avremmo vinta. Detto ciò, magari c’è stato anche un pizzico di fortuna. Perché no. Conte, poi, è un allenatore vincente. E non è detto che non sia assistito anche da un pizzico di buona sorte. L’anno scorso…beh. Vedere quest’anno il Napoli in vetta, dopo quello che è successo l’anno scorso, ti fa pensare di avere problemi alla vista".

Sono d’accordo con le tue note negative, ma c’è stata una nota positiva: Elia Caprile che dimostra, contro la sua ex squadra, di tenere botta e fare il suo. Quindi un giovane che diventa poi una risorsa fondamentale:

“Assolutamente! Caprile si è comportato bene. E c’è stata anche un’occasione per l’Empoli non proprio clamorosa, dove lui ha fatto un intervento importante. Io, però, metterei l’accento su tutto il reparto difensivo. La vera nota positiva, la nota lieta di quest’anno, è che l’innesto di Buongiorno, ha alzato il livello di tutta la difesa. Non a caso MVP della partita. A Empoli, ad esempio, avevamo uno Spinazzola che andava a sostituire Olivera, in una difesa a 4, e quello non è il suo ruolo. E il Napoli, però, ha sofferto pochissimo. Naturalmente tu se sei in grado, e siamo banali, di mantenere la porta inviolata anche quando giochi male, anche quando la squadra avversaria prende il sopravvento e prende campo… Poi, sai, con i giocatori di qualità, comunque, che hai a disposizione in attacco, l’occasione te la procuri. Però, da sottolineare, secondo me, anche l’ottimo innesto di Simeone. Un altro ragazzo che, secondo me, è stato criticato un pò troppo, probabilmente. Ma la tifoseria napoletana, a volte, è troppo emotiva. Ma quando tu gli dai mezz’ora, e gli dai modo di correre e di mettere a frutto le doti atletiche… ha avuto un impatto sicuramente importante. Poi la grande nota positiva, per me, è Neres. Chiaramente Neres va visto alla lunga. Va visto dall’inizio. Magari va visto contro difese che non gli lasciano fare quelle serpentine. Però ragazzi, questo ci ha fatto vedere qualcosa che, mi permetto di dire, è veramente difficile vedere sui campi di Serie A. C’è questo dibattito, veramente strano, tra giochisti e risultatisti. Dicono: “eh ma il Napoli gioca male.” Io le partite cerco di vederle un pò tutte: ho visto l’Inter, ho visto il Milan, ho visto la Juve e tutto questo grande spettacolo in serie A, non lo vedo".

Prima hai detto “Se volete, ne parliamo di Gilmour”, allora parliamone:

“Tu non puoi giudicare negativamente la prestazione di un calciatore che gioca per la prima volta una gara dal primo minuto, quando i tuoi compagni di reparto giocano male. E’ la regola fondamentale del calcio: il reparto si muove insieme. Se Gilmour si è trovato ad affrontare la sua prima gara da titolare, al posto di uno dei più grandi centrocampisti d’Europa al momento, che è Lobotka, con compagni di reparto che non giravano, è chiaro che diventa mille volte più complicato per lui rendere al meglio. Una cosa che gli suggerisco è di non fare dribbling a centrocampo perché si possono perdere palle sanguinose. Solo questo. Il ragazzo va rivisto. Poi ha un cognome importante: gli assoli di Gilmour avremo il tempo di gustarceli bene. Quando, però, la band suonerà al meglio".

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IL PARERE - Tarallo: "Napoli, "Contismo” in purezza con l'Empoli, Buongiorno ha alzato il livello della difesa"

di Napoli Magazine

23/10/2024 - 01:14

Ai microfoni di Radio Capri, durante il programma “Bordocampo“, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista de “La Verità”.

Domenica alle 12.30, al Castellani, contro l’Empoli, abbiamo visto un Napoli che soffre e anche parecchio. L’Empoli cambia un pò tattica: va sul pressing e porta palla. Poi Conte capisce come cambiare la strategia e con un rigore, tanto discusso, il Napoli la porta a casa. Ti chiedo un’analisi e gli spunti che nascono da questo tipo di partite:

“Abbiamo assistito alla rappresentazione del “Contismo” in purezza: si gioca male, su un campo ostico, ad un orario sconfortante. E si vince con un rigore, diciamo così, non proprio appariscente. E’ il massimo risultato, ma non direi col minimo sforzo. Proprio perché il Napoli si è dovuto impegnare tanto. E si è dovuto impegnare tanto perché, diciamocela tutta, molti dei suoi uomini più rappresentativi non erano, certamente, in giornata. Mi riferisco a Lukaku. Mi riferisco a Kvara. Non mi riferisco, invece, a Gilmour. Se poi volete, ne parliamo. Perché sarebbe veramente ingeneroso attribuire all’assenza di Lobotka e quindi alla non perfetta prestazione di Gilmour, le difficoltà che ha incontrato il Napoli".

Non è il massimo risultato col minimo sforzo, ma guardando in giro per l’Italia, tutte le squadre che mandano i propri giocatori in Nazionale hanno stentato. Quindi le Nazionali tolgono qualcosa. Lo scorso anno o negli anni passati, il Napoli questa partita la vinceva?

“L’anno scorso sicuramente no. L’anno scorso abbiamo perso sei punti. Diciamo che l’anno scorso non abbiamo vinto proprio mai. Quindi figuriamoci una partita come questa. Due anni fa probabilmente l’avremmo vinta. Detto ciò, magari c’è stato anche un pizzico di fortuna. Perché no. Conte, poi, è un allenatore vincente. E non è detto che non sia assistito anche da un pizzico di buona sorte. L’anno scorso…beh. Vedere quest’anno il Napoli in vetta, dopo quello che è successo l’anno scorso, ti fa pensare di avere problemi alla vista".

Sono d’accordo con le tue note negative, ma c’è stata una nota positiva: Elia Caprile che dimostra, contro la sua ex squadra, di tenere botta e fare il suo. Quindi un giovane che diventa poi una risorsa fondamentale:

“Assolutamente! Caprile si è comportato bene. E c’è stata anche un’occasione per l’Empoli non proprio clamorosa, dove lui ha fatto un intervento importante. Io, però, metterei l’accento su tutto il reparto difensivo. La vera nota positiva, la nota lieta di quest’anno, è che l’innesto di Buongiorno, ha alzato il livello di tutta la difesa. Non a caso MVP della partita. A Empoli, ad esempio, avevamo uno Spinazzola che andava a sostituire Olivera, in una difesa a 4, e quello non è il suo ruolo. E il Napoli, però, ha sofferto pochissimo. Naturalmente tu se sei in grado, e siamo banali, di mantenere la porta inviolata anche quando giochi male, anche quando la squadra avversaria prende il sopravvento e prende campo… Poi, sai, con i giocatori di qualità, comunque, che hai a disposizione in attacco, l’occasione te la procuri. Però, da sottolineare, secondo me, anche l’ottimo innesto di Simeone. Un altro ragazzo che, secondo me, è stato criticato un pò troppo, probabilmente. Ma la tifoseria napoletana, a volte, è troppo emotiva. Ma quando tu gli dai mezz’ora, e gli dai modo di correre e di mettere a frutto le doti atletiche… ha avuto un impatto sicuramente importante. Poi la grande nota positiva, per me, è Neres. Chiaramente Neres va visto alla lunga. Va visto dall’inizio. Magari va visto contro difese che non gli lasciano fare quelle serpentine. Però ragazzi, questo ci ha fatto vedere qualcosa che, mi permetto di dire, è veramente difficile vedere sui campi di Serie A. C’è questo dibattito, veramente strano, tra giochisti e risultatisti. Dicono: “eh ma il Napoli gioca male.” Io le partite cerco di vederle un pò tutte: ho visto l’Inter, ho visto il Milan, ho visto la Juve e tutto questo grande spettacolo in serie A, non lo vedo".

Prima hai detto “Se volete, ne parliamo di Gilmour”, allora parliamone:

“Tu non puoi giudicare negativamente la prestazione di un calciatore che gioca per la prima volta una gara dal primo minuto, quando i tuoi compagni di reparto giocano male. E’ la regola fondamentale del calcio: il reparto si muove insieme. Se Gilmour si è trovato ad affrontare la sua prima gara da titolare, al posto di uno dei più grandi centrocampisti d’Europa al momento, che è Lobotka, con compagni di reparto che non giravano, è chiaro che diventa mille volte più complicato per lui rendere al meglio. Una cosa che gli suggerisco è di non fare dribbling a centrocampo perché si possono perdere palle sanguinose. Solo questo. Il ragazzo va rivisto. Poi ha un cognome importante: gli assoli di Gilmour avremo il tempo di gustarceli bene. Quando, però, la band suonerà al meglio".