Calcio
IL PENSIERO - Capello: "La Nazionale è una questione di responsabilità, si rappresenta un intero paese"
08.06.2025 13:10 di Napoli Magazine

Fabio Capello, giornalista, scrive nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport: "Io sono solito ripetere che dalla Serie C alla B ci sono due gradini, dalla B alla A quattro e dalla A alla Nazionale addirittura sei. La maglia azzurra è diversa da quella di un club. Dà una certa responsabilità, perché rappresenti un intero Paese. E invece io ho visto una squadra senza senso di appartenenza, senza amor proprio. Non so se i nostri giocatori sentano o meno l’orgoglio nazionale, ma di sicuro non riescono a metterlo bene in campo. E poi mi faccia aggiungere che non ho gradito certe defezioni e rifiuti…Non mi è piaciuta la vicenda Acerbi, per esempio. Ok, Spalletti ha sicuramente sbagliato a dire quelle cose in pubblico, ma un giocatore non può rifiutare la Nazionale. Il difensore dell’Inter doveva andare per dimostrare al c.t. che aveva davvero bisogno di un 'vecchietto', come l’aveva imprudentemente definito il tecnico. Invece ha detto no ed è un brutto segnale, significa che il concetto di appartenenza al gruppo non è molto forte. Così come non ho capito Calafiori…Voleva recuperare dall'infortunio? In azzurro giochi anche non al top, è questione di responsabilità".

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IL PENSIERO - Capello: "La Nazionale è una questione di responsabilità, si rappresenta un intero paese"

di Napoli Magazine

08/06/2025 - 13:10

Fabio Capello, giornalista, scrive nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport: "Io sono solito ripetere che dalla Serie C alla B ci sono due gradini, dalla B alla A quattro e dalla A alla Nazionale addirittura sei. La maglia azzurra è diversa da quella di un club. Dà una certa responsabilità, perché rappresenti un intero Paese. E invece io ho visto una squadra senza senso di appartenenza, senza amor proprio. Non so se i nostri giocatori sentano o meno l’orgoglio nazionale, ma di sicuro non riescono a metterlo bene in campo. E poi mi faccia aggiungere che non ho gradito certe defezioni e rifiuti…Non mi è piaciuta la vicenda Acerbi, per esempio. Ok, Spalletti ha sicuramente sbagliato a dire quelle cose in pubblico, ma un giocatore non può rifiutare la Nazionale. Il difensore dell’Inter doveva andare per dimostrare al c.t. che aveva davvero bisogno di un 'vecchietto', come l’aveva imprudentemente definito il tecnico. Invece ha detto no ed è un brutto segnale, significa che il concetto di appartenenza al gruppo non è molto forte. Così come non ho capito Calafiori…Voleva recuperare dall'infortunio? In azzurro giochi anche non al top, è questione di responsabilità".