Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “La pausa Nazionali serve anche per la partita col Torino per schierare quei moduli alternativi. L’anno scorso il Napoli aveva sempre lo stesso modulo, si vincevano le partite presto anche per l’abilità di difendere. Io penso che la partita di domani, pur essendo difficile, possa dare la possibilità di variare il modo di giocare. Io ho sempre detto che la città di Napoli deve apprezzare le persone che danno amore nei momenti difficili. Quando si vince è più facile, ma per arrivare alla vittoria c’è tanta gente che fa il lavoro duro nei momenti difficili per passione. I Quartieri Spagnoli hanno avuto un percorso rivoluzionario: un quartiere che prima era complicato poi è diventato quello del riscatto. C’è Maradona, il murales, la partecipazione della gente. Ma quello che è successo è che si è rotto qualcosa. L’unico modo per governare in armonia è mettere tutti i diretti interessati intorno a un tavolo. Se questo non si fa, succede questa pagina bruttissima che non deve accadere: che un simbolo della città vada sotto sequestro. Serve sinergia tra pubblico e privato, che avrebbe potuto rendere regolamentato quel luogo, per coniugare commercio, sport, Maradona, comunità, accoglienza e sicurezza. Manca il timoniere alla guida del timone. È accaduto nel luogo dove non doveva accadere. È stato il secondo sito più visitato dopo Pompei. Torino-Napoli? Mi aspetto una partita difficile, ma il Napoli è più forte. Il Torino è una squadra identitaria, non sarà semplice, però tra le due squadre c’è una differenza enorme”.
di Napoli Magazine
18/10/2025 - 00:24
Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “La pausa Nazionali serve anche per la partita col Torino per schierare quei moduli alternativi. L’anno scorso il Napoli aveva sempre lo stesso modulo, si vincevano le partite presto anche per l’abilità di difendere. Io penso che la partita di domani, pur essendo difficile, possa dare la possibilità di variare il modo di giocare. Io ho sempre detto che la città di Napoli deve apprezzare le persone che danno amore nei momenti difficili. Quando si vince è più facile, ma per arrivare alla vittoria c’è tanta gente che fa il lavoro duro nei momenti difficili per passione. I Quartieri Spagnoli hanno avuto un percorso rivoluzionario: un quartiere che prima era complicato poi è diventato quello del riscatto. C’è Maradona, il murales, la partecipazione della gente. Ma quello che è successo è che si è rotto qualcosa. L’unico modo per governare in armonia è mettere tutti i diretti interessati intorno a un tavolo. Se questo non si fa, succede questa pagina bruttissima che non deve accadere: che un simbolo della città vada sotto sequestro. Serve sinergia tra pubblico e privato, che avrebbe potuto rendere regolamentato quel luogo, per coniugare commercio, sport, Maradona, comunità, accoglienza e sicurezza. Manca il timoniere alla guida del timone. È accaduto nel luogo dove non doveva accadere. È stato il secondo sito più visitato dopo Pompei. Torino-Napoli? Mi aspetto una partita difficile, ma il Napoli è più forte. Il Torino è una squadra identitaria, non sarà semplice, però tra le due squadre c’è una differenza enorme”.