Calcio
IL PENSIERO - Enrico Chiesa: "Federico sta benissimo a Liverpool, è lì per giocarsi le sue carte"
23.03.2025 13:52 di Napoli Magazine

Enrico Chiesa, ex calciatore, è stato premiato a Cortemilia nell'ambito della 23esima edizione del premio nazionale letterario "Il Gigante delle Langhe". Tra i tanti argomenti toccati, come riportato da Tuttosport, c'è anche l'andamento della stagione di suo figlio Federico al Liverpool (seguito anche dal Napoli): "Federico sta benissimo a Liverpool, è in un top club che è primo in classifica e adesso speriamo che vinca la Premier! E' lì per giocarsi le sue carte, ha una grande possibilità. Quest'estate gli ho detto quello che gli dico sin da piccolo. Perchè, in realtà, lui fino all'età di 15 anni non giocava spesso e quando mi chiedeva "Che devo fare?" ed io gli rispondevo di continuare ad allenarsi, di non mollare, di farsi trovare pronto quando sarebbe arrivato il suo momento".

Impossibile non parlare di come sia finita alla Juventus: "l rimpianti sono gli alibi degli sconfitti. No, nessun rimpianto". 

Sulla lotta scudetto, decisamente più aperta di quella in Inghilterra: "E' una bella sensazione vedere la lotta scudetto così aperta, tre squadre in sei punti preannuncia un rush finale in cui sicuramente chi starà meglio psicologicamente avrà più chance di arrivare al traguardo".

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IL PENSIERO - Enrico Chiesa: "Federico sta benissimo a Liverpool, è lì per giocarsi le sue carte"

di Napoli Magazine

23/03/2025 - 13:52

Enrico Chiesa, ex calciatore, è stato premiato a Cortemilia nell'ambito della 23esima edizione del premio nazionale letterario "Il Gigante delle Langhe". Tra i tanti argomenti toccati, come riportato da Tuttosport, c'è anche l'andamento della stagione di suo figlio Federico al Liverpool (seguito anche dal Napoli): "Federico sta benissimo a Liverpool, è in un top club che è primo in classifica e adesso speriamo che vinca la Premier! E' lì per giocarsi le sue carte, ha una grande possibilità. Quest'estate gli ho detto quello che gli dico sin da piccolo. Perchè, in realtà, lui fino all'età di 15 anni non giocava spesso e quando mi chiedeva "Che devo fare?" ed io gli rispondevo di continuare ad allenarsi, di non mollare, di farsi trovare pronto quando sarebbe arrivato il suo momento".

Impossibile non parlare di come sia finita alla Juventus: "l rimpianti sono gli alibi degli sconfitti. No, nessun rimpianto". 

Sulla lotta scudetto, decisamente più aperta di quella in Inghilterra: "E' una bella sensazione vedere la lotta scudetto così aperta, tre squadre in sei punti preannuncia un rush finale in cui sicuramente chi starà meglio psicologicamente avrà più chance di arrivare al traguardo".