A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Arturo Minervini.
Il Napoli ha reso meglio con il 3-5-2 o con il 4-3-3?
"Credo che, come in tutte le cose della vita, sia necessario fare un bilancio complessivo tra benefici e svantaggi. Il 3-5-2 ha sicuramente restituito al Napoli Giacomo Raspadori, e questo è un elemento positivo. Il problema è che, secondo me, ha tolto tanto altro. Non per colpa di Raspadori, ovviamente, ma per le dinamiche che la squadra aveva già ben assorbito con il 4-3-3, un modulo che aveva dato tante garanzie e sicurezze. Garanzie che adesso sembrano perse. Il simbolo di queste difficoltà è, secondo me, Rrahmani. Oggi tra l’altro gli facciamo gli auguri perché è il suo compleanno. La difesa è andata in difficoltà, e parliamo di un reparto che già stava avendo problemi. Ho fatto un calcolo: nel girone d’andata, su 19 partite, il Napoli ha mantenuto la porta inviolata per 12 volte. Nelle ultime sei partite, invece, ha sempre subito gol. Questo è un dato che alla fine incide".
Le seconde linee del Napoli non sono all’altezza della situazione oppure c’è stata una cattiva gestione dei sostituti?
"Conte è un estremista nelle sue scelte. Ho fatto un altro calcolo su Gilmour: è un giocatore con un pedigree già affermato, non è un giovane sconosciuto. Il Napoli lo ha pagato tanto, circa 14-15 milioni più bonus, arrivando anche a 17. Però ha giocato solo quando Lobotka è stato indisponibile. Il dato che ho recuperato è significativo: da novembre ad oggi, Gilmour ha collezionato appena cinque presenze e venti minuti complessivi. Conte lo ha scelto, eppure lo ha schierato solo in queste circostanze. Immaginiamo, quindi, la situazione degli altri giocatori che hanno ancora meno spazio...”.
Il calo del Napoli nell’ultimo mese è solo una questione fisica o c’è anche un calo mentale?
"Secondo me è più una questione mentale. Oggi i calciatori sono super tracciati, abbiamo dati su tutto, compresa la loro condizione fisica. Però se analizziamo il gol subito contro il Como, per esempio, vediamo un errore di lucidità: il Napoli complica un pallone banalissimo su una rimessa laterale e poi Rrahmani e Meret fanno un pasticcio. Questi dettagli mi fanno pensare che sia più un problema mentale che fisico".
Indipendentemente dal risultato di Napoli-Inter, tutto è ancora in gioco. Bisogna essere soddisfatti della stagione e non pretendere per forza lo Scudetto. Cosa ne pensate?
“Io credo che il Napoli abbia fatto benissimo finora. Se tornassimo indietro ad agosto, tutti avremmo firmato per arrivare a questo punto della stagione con ancora tutto aperto. Ci siamo abituati bene, siamo consapevoli che finora è stato fatto un mezzo miracolo, e a Napoli, si sa, i miracoli ci piacciono. Comunque dobbiamo anche continuare a crederci fino in fondo".
Raspadori potrebbe giocare prima punta?
"No, nel 4-3-3 di Conte non ci sta, non ce lo vedo, soprattutto in una gara come quella con l'Inter".
Crede che Antonio Conte resterà al Napoli anche nella prossima stagione?
"Beh, Conte è stato onesto. La domanda del collega in conferenza è legittima, e lo diventa ancor di più proprio in virtù della risposta. Perché Conte non ha risposto chiaramente 'ho un contratto, perché mi fai questa domanda?’. Però, non ha risposto così, ha dato una risposta articolata e complessa, che è vera. Dice: 'Vediamo se a giugno avrò quello che chiedo, se avrò la possibilità di avere ciò che chiedo, altrimenti ne parliamo'".
di Napoli Magazine
24/02/2025 - 22:54
A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Arturo Minervini.
Il Napoli ha reso meglio con il 3-5-2 o con il 4-3-3?
"Credo che, come in tutte le cose della vita, sia necessario fare un bilancio complessivo tra benefici e svantaggi. Il 3-5-2 ha sicuramente restituito al Napoli Giacomo Raspadori, e questo è un elemento positivo. Il problema è che, secondo me, ha tolto tanto altro. Non per colpa di Raspadori, ovviamente, ma per le dinamiche che la squadra aveva già ben assorbito con il 4-3-3, un modulo che aveva dato tante garanzie e sicurezze. Garanzie che adesso sembrano perse. Il simbolo di queste difficoltà è, secondo me, Rrahmani. Oggi tra l’altro gli facciamo gli auguri perché è il suo compleanno. La difesa è andata in difficoltà, e parliamo di un reparto che già stava avendo problemi. Ho fatto un calcolo: nel girone d’andata, su 19 partite, il Napoli ha mantenuto la porta inviolata per 12 volte. Nelle ultime sei partite, invece, ha sempre subito gol. Questo è un dato che alla fine incide".
Le seconde linee del Napoli non sono all’altezza della situazione oppure c’è stata una cattiva gestione dei sostituti?
"Conte è un estremista nelle sue scelte. Ho fatto un altro calcolo su Gilmour: è un giocatore con un pedigree già affermato, non è un giovane sconosciuto. Il Napoli lo ha pagato tanto, circa 14-15 milioni più bonus, arrivando anche a 17. Però ha giocato solo quando Lobotka è stato indisponibile. Il dato che ho recuperato è significativo: da novembre ad oggi, Gilmour ha collezionato appena cinque presenze e venti minuti complessivi. Conte lo ha scelto, eppure lo ha schierato solo in queste circostanze. Immaginiamo, quindi, la situazione degli altri giocatori che hanno ancora meno spazio...”.
Il calo del Napoli nell’ultimo mese è solo una questione fisica o c’è anche un calo mentale?
"Secondo me è più una questione mentale. Oggi i calciatori sono super tracciati, abbiamo dati su tutto, compresa la loro condizione fisica. Però se analizziamo il gol subito contro il Como, per esempio, vediamo un errore di lucidità: il Napoli complica un pallone banalissimo su una rimessa laterale e poi Rrahmani e Meret fanno un pasticcio. Questi dettagli mi fanno pensare che sia più un problema mentale che fisico".
Indipendentemente dal risultato di Napoli-Inter, tutto è ancora in gioco. Bisogna essere soddisfatti della stagione e non pretendere per forza lo Scudetto. Cosa ne pensate?
“Io credo che il Napoli abbia fatto benissimo finora. Se tornassimo indietro ad agosto, tutti avremmo firmato per arrivare a questo punto della stagione con ancora tutto aperto. Ci siamo abituati bene, siamo consapevoli che finora è stato fatto un mezzo miracolo, e a Napoli, si sa, i miracoli ci piacciono. Comunque dobbiamo anche continuare a crederci fino in fondo".
Raspadori potrebbe giocare prima punta?
"No, nel 4-3-3 di Conte non ci sta, non ce lo vedo, soprattutto in una gara come quella con l'Inter".
Crede che Antonio Conte resterà al Napoli anche nella prossima stagione?
"Beh, Conte è stato onesto. La domanda del collega in conferenza è legittima, e lo diventa ancor di più proprio in virtù della risposta. Perché Conte non ha risposto chiaramente 'ho un contratto, perché mi fai questa domanda?’. Però, non ha risposto così, ha dato una risposta articolata e complessa, che è vera. Dice: 'Vediamo se a giugno avrò quello che chiedo, se avrò la possibilità di avere ciò che chiedo, altrimenti ne parliamo'".