Calcio
IL PENSIERO - Mozart: "Neres? Agli ordini di Conte non potrà che migliorare"
15.10.2024 00:19 di Napoli Magazine

Mozart Santos, ex centrocampista della Reggina, del Livorno e della Lokomotiv Mosca, è intervenuto ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it.

Su Neres: “Fa parte del settore giovanile del San Paolo e già si notavano ampiamente le grandi qualità che sta mettendo in mostra. Ha avuto modo di sviluppare ancor di più le sue peculiarità in Olanda e Portogallo e penso sia nel posto giusto per consacrarsi definitivamente. Agli ordini di Conte non potrà che migliorare e divenire un calciatore importantissimo sia per il Napoli che per la Nazionale brasiliana, che necessita di questo tipo di talento e imprevedibilità”. 

Sulla Reggina, Mazzarri e il sogno di tornare ad allenare il club: “Nel 2014 ebbi l’opportunità di allenare la Reggina, ma in tutta sincerità non ero pronto per questo tipo di mansione. Ero Direttore Tecnico, ma allenare è diverso; sono passati dieci anni, ho avuto modo di maturare molte esperienze qui, in Brasile, e vorrei certamente tornare a Reggio Calabria per allenare la Reggina, società alla quale devo molto. L’allenatore che ha segnato inequivocabilmente la mia carriera è stato Walter Mazzarri, tecnico con il quale giocai 36 partite sulle 38 stagionali e mi diede la fiducia giusta per potermi mettere in mostra. L’annata col Mister fu importantissima anche dal punto di vista tecnico, perché ebbi modo di giocare davanti alla difesa e in un centrocampo a cinque. La compattezza del gruppo e lo spogliatoio hanno fatto il resto: ricordo tutto con affetto. Ho grandi ricordi”. 

Sulla possibilità di Ancelotti Commissario Tecnico del Brasile: “La Nazionale ha avuto tantissimi allenatori stranieri, soprattutto portoghesi, ma il passaporto conta poco. Ancelotti farebbe benissimo, conosce il calcio sudamericano e sarebbe la soluzione ideale per la Selecao. Poter annoverare Ancelotti sulla panchina del Brasile sarebbe un onore per tutta la nazione”. 

Sul talento emergente più in auge del calcio brasiliano: “Direi Estevao, giovanissimo attaccante classe 2007 del Palmeiras. Non a caso, il Chelsea ha già sborsato 40 milioni per assicurarsi il suo talento e credo sia il talento più emergente del calcio brasiliano. Parliamo di un calciatore diverso da tutti gli altri: personalità, carisma, reti, dribbling destro e sinistro e imprevedibilità. Gioca in più posizioni, grazie alla sua tecnica, e diventerà importante a livello internazionale”. 

Su Ederson, centrocampista dell’Atalanta: “Credo sia pronto per una big del calcio europeo: centrocampista fortissimo fisicamente, che arriva bene in avanti e che aveva già fatto benissimo in Brasile al Corinthians. Vanta già una convocazione in Copa America e credo possa stare benissimo nel contesto della Nazionale”. 

Su Bruno Guimaraes: “Mi piace come centrocampista, ma credo sia un po’ sopravvalutato perché tira pochissimo in porta e difetta nel passaggio filtrante, nell’assist. Parliamo di un ottimo giocatore, assolutamente, ma non a determinati livelli. Per tornare al discorso della Juventus, non lo vedo ai livelli di Locatelli, sinceramente”. 

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IL PENSIERO - Mozart: "Neres? Agli ordini di Conte non potrà che migliorare"

di Napoli Magazine

15/10/2024 - 00:19

Mozart Santos, ex centrocampista della Reggina, del Livorno e della Lokomotiv Mosca, è intervenuto ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it.

Su Neres: “Fa parte del settore giovanile del San Paolo e già si notavano ampiamente le grandi qualità che sta mettendo in mostra. Ha avuto modo di sviluppare ancor di più le sue peculiarità in Olanda e Portogallo e penso sia nel posto giusto per consacrarsi definitivamente. Agli ordini di Conte non potrà che migliorare e divenire un calciatore importantissimo sia per il Napoli che per la Nazionale brasiliana, che necessita di questo tipo di talento e imprevedibilità”. 

Sulla Reggina, Mazzarri e il sogno di tornare ad allenare il club: “Nel 2014 ebbi l’opportunità di allenare la Reggina, ma in tutta sincerità non ero pronto per questo tipo di mansione. Ero Direttore Tecnico, ma allenare è diverso; sono passati dieci anni, ho avuto modo di maturare molte esperienze qui, in Brasile, e vorrei certamente tornare a Reggio Calabria per allenare la Reggina, società alla quale devo molto. L’allenatore che ha segnato inequivocabilmente la mia carriera è stato Walter Mazzarri, tecnico con il quale giocai 36 partite sulle 38 stagionali e mi diede la fiducia giusta per potermi mettere in mostra. L’annata col Mister fu importantissima anche dal punto di vista tecnico, perché ebbi modo di giocare davanti alla difesa e in un centrocampo a cinque. La compattezza del gruppo e lo spogliatoio hanno fatto il resto: ricordo tutto con affetto. Ho grandi ricordi”. 

Sulla possibilità di Ancelotti Commissario Tecnico del Brasile: “La Nazionale ha avuto tantissimi allenatori stranieri, soprattutto portoghesi, ma il passaporto conta poco. Ancelotti farebbe benissimo, conosce il calcio sudamericano e sarebbe la soluzione ideale per la Selecao. Poter annoverare Ancelotti sulla panchina del Brasile sarebbe un onore per tutta la nazione”. 

Sul talento emergente più in auge del calcio brasiliano: “Direi Estevao, giovanissimo attaccante classe 2007 del Palmeiras. Non a caso, il Chelsea ha già sborsato 40 milioni per assicurarsi il suo talento e credo sia il talento più emergente del calcio brasiliano. Parliamo di un calciatore diverso da tutti gli altri: personalità, carisma, reti, dribbling destro e sinistro e imprevedibilità. Gioca in più posizioni, grazie alla sua tecnica, e diventerà importante a livello internazionale”. 

Su Ederson, centrocampista dell’Atalanta: “Credo sia pronto per una big del calcio europeo: centrocampista fortissimo fisicamente, che arriva bene in avanti e che aveva già fatto benissimo in Brasile al Corinthians. Vanta già una convocazione in Copa America e credo possa stare benissimo nel contesto della Nazionale”. 

Su Bruno Guimaraes: “Mi piace come centrocampista, ma credo sia un po’ sopravvalutato perché tira pochissimo in porta e difetta nel passaggio filtrante, nell’assist. Parliamo di un ottimo giocatore, assolutamente, ma non a determinati livelli. Per tornare al discorso della Juventus, non lo vedo ai livelli di Locatelli, sinceramente”.