Calcio
IL RACCONTO - Ilicic: "Ero in uno stato di forma mai visto, se non fosse successo ciò che è successo con l'Atalanta avremmo giocato la finale di Champions"
14.10.2025 09:36 di Napoli Magazine
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Josep Ilicic, ex attaccante dell'Atalanta, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole sul momento difficile affrontato: "In molti mi dicono: “Ma se non fosse successo ciò che è successo, il Covid, la depressione e tutto, dove saresti arrivato?”. Non lo so, ma avremmo giocato la finale di Champions. Ero in uno stato di forma mai visto e non avevamo paura di nessuno. Viene il Real? Ok, ma dimostra che sei più bravo. L’Atalanta ha cambiato la storia mentre il mondo iniziava a fermarsi, spegnendo la luce. Non sapevo se sarei tornato a giocare, e quando sei chiuso in casa inizi a pensare. Sono stato 42 giorni a Bergamo senza la famiglia. Ho sofferto. I soldi, i contratti, non mi importava più di nulla. Non stavo bene. (...) Alla fine, sono tornato a casa. In Slovenia era come se il Covid non ci fosse, mentre a Bergamo sfilavano le bare nei camion. Un’immagine tremenda. Qualche anno prima avevo vissuto il dramma Astori, con cui giocai a Firenze. Mi ha segnato”, ha raccontato il calciatore. 

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IL RACCONTO - Ilicic: "Ero in uno stato di forma mai visto, se non fosse successo ciò che è successo con l'Atalanta avremmo giocato la finale di Champions"

di Napoli Magazine

14/10/2025 - 09:36

Josep Ilicic, ex attaccante dell'Atalanta, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole sul momento difficile affrontato: "In molti mi dicono: “Ma se non fosse successo ciò che è successo, il Covid, la depressione e tutto, dove saresti arrivato?”. Non lo so, ma avremmo giocato la finale di Champions. Ero in uno stato di forma mai visto e non avevamo paura di nessuno. Viene il Real? Ok, ma dimostra che sei più bravo. L’Atalanta ha cambiato la storia mentre il mondo iniziava a fermarsi, spegnendo la luce. Non sapevo se sarei tornato a giocare, e quando sei chiuso in casa inizi a pensare. Sono stato 42 giorni a Bergamo senza la famiglia. Ho sofferto. I soldi, i contratti, non mi importava più di nulla. Non stavo bene. (...) Alla fine, sono tornato a casa. In Slovenia era come se il Covid non ci fosse, mentre a Bergamo sfilavano le bare nei camion. Un’immagine tremenda. Qualche anno prima avevo vissuto il dramma Astori, con cui giocai a Firenze. Mi ha segnato”, ha raccontato il calciatore.