Lo stiamo aspettando come il messia. Non vediamo l’ora che Luciano Spalletti ci faccia godere con la sua Italia. Noi napoletani abbiamo ancora negli occhi il suo Napoli di due anni fa. Ed è per questo che siamo desiderosi di assistere ad un grande spettacolo della nazionale azzurra. Il ct di Certaldo pagherebbe oro per farsi un altro tatuaggio sul braccio. Quello del trofeo europeo con la data della finale a Berlino. Nello stesso stadio che stasera ci sarà la partita degli ottavi con la Svizzera. Per ciò che si è visto nella fase a gironi, gli elevetici sono favoritissimi. Mentre Di Lorenzo e compagni hanno stentato e si sono qualificati con il rotto della cuffia, gli uomini di Yakin hanno mostrato un bel calcio. La colonia italiana, soprattutto quella del Bologna, ha evidenziato qualità di spessore. Solo per poco non sono arrivati davanti alla Germania. Nel secondo minuto di recupero i panzer sono riusciti a trovare il pareggio altrimenti sarebbero finiti dietro. Ma l’1-1 finale non ha tolto sicurezze ai nostri confinanti. Anzi, li ha caricati molto perché hanno capito di essere forti. Ed è per questo che mostreranno il petto al cospetto degli azzurri di Spallettone. Vogliono andare avanti loro mandando a casa i campioni in carica. Ma nel calcio nulla è scritto. Basti pensare alla Georgia di Kvatatskhelia contro il Portogallo per capire che la dea Eupalla fa brutti scherzi. Si partirà dallo 0-0. Poi non è detto che il più bravo vincerà. D’altronde contro la Croazia sembrava finita e poi Zaccagni ha cacciato il coniglio dal cilindro e ha eliminato Modric e soci. Comincerà coprendosi Luciano da Certaldo. Non vuole rischiare nulla sperando che finalmente i suoi pezzi forti possano cominciare a funzionare. Nel 3- 4-2-1 c’è ancora il nostro Di Lorenzo.Da capire chi sostituirà Calafiore. Se Mancini della Roma o Buongiorno del Torino. Che pur non avendo ancora giocato in Germania piacesempre di più ad Antonio Conte. Appena la competizione europea finirà si capirà il da farsi. Manna sta lavorando per convincere Cairo a cederlo a cifre minori. Bastoni ha avuto la febbre ma è recuperato. Dall’altra parte di Di Lorenzo c’è Dimarco, anch’egli non al top. Bisogna saper difendere bene perché prima o poi Chiesa, Frattesi e Scamacca faranno bene il loro mestiere. Comunque, non può fermarsi l’Italia nel pomeriggio berlinese. Lo stadio Olimpico ci fa tornare indietro nel tempo. A 18 anni fa quando Fabio Cannavaro alzò la Coppa del Mondo dopo che gli azzurri riuscirono a battere la Francia ai calci di rigore. Ebbene, sarebbe bello andare ai quarti anche dagli undici metri...