Calcio
INTER - Bastoni: "Chiesi al club di andare via, fu Conte a spingere per la mia permanenza"
22.12.2025 21:33 di Napoli Magazine
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Il difensore dell'Inter, Alessandro Bastoni, nel suo intervento al canale YouTube di Panini Italia, ha parlato anche dei suoi primi giorni in nerazzurro, svelando anche un curioso retroscena di mercato:

Com’è stato il momento dell’arrivo all’Inter?
“Arrivo in nerazzurro nell’anno di Antonio Conte, con Skriniar, Godin, Ranocchia, D’Ambrosio, De Vrij. Il mio agente può testimoniare la mia volontà di andare via a tutti i costi in prestito perché non mi sentivo pronto a giocare a quel livello specie dopo appena 25 partite a Parma, quindi dopo non questa grande esperienza. Conte però insistette a farmi rimanere, dicendomi che mi avrebbe fatto giocare e così è stato. Da lì tutti i momenti chiave li ho saputi sfruttare; è difficile entrare in squadre così forti e sfruttare i momenti che ti vengono concessi. Io sono stato bravo e da lì è stata tutta discesa”.

Hai detto di sentirti pronto a reggere il peso di trasmettere ai giovani i valori dell’Inter. Ma a te chi ha trasmesso i valori nerazzurri?
“Dico Andrea Ranocchia, Danilo D’Ambrosio, Samir Handanovic, ma anche Marcelo Brozovic e Ivan Perisic. Potrei dire tantissima gente della quale magari al di fuori non si percepisce l’importanza nello spogliatoio ma ti fanno capire che giocare nell’Inter non è uno scherzo e devi dare sempre tutto perché rappresenti milioni di persone nel mondo il cui umore dipende dalle tue prestazioni alla domenica. Mi hanno fatto passare questa responsabilità e ora sono al settimo anno all’Inter e vicino alle 300 partite quel momento per me è arrivato”.

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INTER - Bastoni: "Chiesi al club di andare via, fu Conte a spingere per la mia permanenza"

di Napoli Magazine

22/12/2025 - 21:33

Il difensore dell'Inter, Alessandro Bastoni, nel suo intervento al canale YouTube di Panini Italia, ha parlato anche dei suoi primi giorni in nerazzurro, svelando anche un curioso retroscena di mercato:

Com’è stato il momento dell’arrivo all’Inter?
“Arrivo in nerazzurro nell’anno di Antonio Conte, con Skriniar, Godin, Ranocchia, D’Ambrosio, De Vrij. Il mio agente può testimoniare la mia volontà di andare via a tutti i costi in prestito perché non mi sentivo pronto a giocare a quel livello specie dopo appena 25 partite a Parma, quindi dopo non questa grande esperienza. Conte però insistette a farmi rimanere, dicendomi che mi avrebbe fatto giocare e così è stato. Da lì tutti i momenti chiave li ho saputi sfruttare; è difficile entrare in squadre così forti e sfruttare i momenti che ti vengono concessi. Io sono stato bravo e da lì è stata tutta discesa”.

Hai detto di sentirti pronto a reggere il peso di trasmettere ai giovani i valori dell’Inter. Ma a te chi ha trasmesso i valori nerazzurri?
“Dico Andrea Ranocchia, Danilo D’Ambrosio, Samir Handanovic, ma anche Marcelo Brozovic e Ivan Perisic. Potrei dire tantissima gente della quale magari al di fuori non si percepisce l’importanza nello spogliatoio ma ti fanno capire che giocare nell’Inter non è uno scherzo e devi dare sempre tutto perché rappresenti milioni di persone nel mondo il cui umore dipende dalle tue prestazioni alla domenica. Mi hanno fatto passare questa responsabilità e ora sono al settimo anno all’Inter e vicino alle 300 partite quel momento per me è arrivato”.