Calcio
INTER - Zanetti: "Non voglio essere un dirigente legato solo all’area sportiva, ma una risorsa per la società”
18.03.2025 18:16 di Napoli Magazine

Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, ha parlato a margine di un evento dove ha raccontato il suo ruolo in sella al club nerazzurro.

Queste le sue parole: “Il calcio è cambiato, ed è cambiata anche la gestione di una società. Se da un lato sono mutate le visioni di questo sport, l’unica cosa che non può e non deve cambiare sono i valori di un club. Questo è fondamentale. Non volevo e non voglio essere un dirigente soltanto legato alla parte sportiva, ma una risorsa per la società”, le parole raccolte da pordenonetoday.it.

Il ricordo del Triplete: “Ho sofferto quando mi sono trovato Leo come avversario. Ricordo ancora adesso le due semifinali di Champions League contro il Barcellona. Jose Mourinho ha avuto la brillante idea di mettermi come terzino sinistro per marcarlo. Gli ho detto – con tono ironico – “Grazie, bel compito mi hai dato”, ma alla fine è andata bene. Questa squadra prima di essere dei grandi campioni sono stati dei grandi uomini. Siamo riusciti a vincere tutto grazie alla collaborazione di ogni calciatore, e lo abbiamo dimostrato in tutti i campi. Siamo rimasti in 10 a Barcellona (dopo l’espulsione di Thiago Motta) contro la migliore squadra in quel momento. Ma lì si è visto il vero spirito di squadra e la compattezza del gruppo che voleva a tutti i costi arrivare in finale e conquistare la Champions”.

Su Mourinho: “Mourinho è un grande condottiero. È arrivato nel momento giusto per noi perché ha saputo convincere la squadra a vincere anche in Europa. Abbiamo ancora la chat del Triplete e ci sentiamo ancora”.

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INTER - Zanetti: "Non voglio essere un dirigente legato solo all’area sportiva, ma una risorsa per la società”

di Napoli Magazine

18/03/2025 - 18:16

Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, ha parlato a margine di un evento dove ha raccontato il suo ruolo in sella al club nerazzurro.

Queste le sue parole: “Il calcio è cambiato, ed è cambiata anche la gestione di una società. Se da un lato sono mutate le visioni di questo sport, l’unica cosa che non può e non deve cambiare sono i valori di un club. Questo è fondamentale. Non volevo e non voglio essere un dirigente soltanto legato alla parte sportiva, ma una risorsa per la società”, le parole raccolte da pordenonetoday.it.

Il ricordo del Triplete: “Ho sofferto quando mi sono trovato Leo come avversario. Ricordo ancora adesso le due semifinali di Champions League contro il Barcellona. Jose Mourinho ha avuto la brillante idea di mettermi come terzino sinistro per marcarlo. Gli ho detto – con tono ironico – “Grazie, bel compito mi hai dato”, ma alla fine è andata bene. Questa squadra prima di essere dei grandi campioni sono stati dei grandi uomini. Siamo riusciti a vincere tutto grazie alla collaborazione di ogni calciatore, e lo abbiamo dimostrato in tutti i campi. Siamo rimasti in 10 a Barcellona (dopo l’espulsione di Thiago Motta) contro la migliore squadra in quel momento. Ma lì si è visto il vero spirito di squadra e la compattezza del gruppo che voleva a tutti i costi arrivare in finale e conquistare la Champions”.

Su Mourinho: “Mourinho è un grande condottiero. È arrivato nel momento giusto per noi perché ha saputo convincere la squadra a vincere anche in Europa. Abbiamo ancora la chat del Triplete e ci sentiamo ancora”.